“La riduzione dell’Irpef, ovvero tra i 30 e gli 80 euro al mese in più in busta paga, è un provvedimento del Governo Renzi sul quale tutti siamo d’accordo ma che ha meno benefici al Sud dove ci sono più disoccupati che occupati. Per questo siamo ancora in attesa di conoscere dal Premier Renzi le politiche specifiche per il lavoro e lo sviluppo delle regioni meridionali”. E’ il commento di Antonio Annale, dirigente regionale dell’ASRL (Associazione Socialisti Riformisti Lucani) e consigliere comunale a Lavello. “Almeno noi socialisti riformisti non abbiamo alcuna voglia di lasciare nelle mani di Vendola-Sel o addirittura degli uomini della Confindustria Mezzogiorno la bandiera della tutela degli interessi e bisogni delle comunità del Sud perché non ci hanno detto ancora “Mezzogiorno stai sereno…», per citare il celebre hashtag con il quale il premier Renzi annunciò a Letta lo sfratto da Palazzo Chigi. Perciò continuiamo a richiamare il governo all’annunciata concretezza del «fare» attraverso un impegno concreto sul Mezzogiorno. La delega alla coesione territoriali è affidata al sottosegretario Delrio ma non sappiamo come sarà la dinamica per i prossimi anni, in una partita di fondi strutturali importantissima, in cui viene creata quella agenzia della coesione. Di qui la necessità di un pressing tra Regioni del Sud, come ha annunciato di voler fare il Presidente Pittella,, sistema imprese e forze sindacali sul governo in vista della programmazione 2014/2020 intorno a due domande essenziali su come usare i fondi strutturali: lo facciamo sprecandoli in mille rivoli oppure li impieghiamo mettendo in campo una strategia che determini salto di qualità? Li usiamo per la spesa ordinaria o per avviare stagione di un vero cambiamento?. Sono domande dalle quali – conclude Annale – dipende il futuro sviluppo delle comunità locali che hanno sempre bisogno di capire quale atteggiamento Renzi assumerà per la questione petrolio”.
Mar 14