I Carabinieri del Comando Stazione di Policoro, al termine di un’intensa e rapida attività investigativa hanno tratto in arresto A.C. (classe 1988), imprenditore, incensurato ed il di lui germano G.C. (classe 1990), imprenditore, incensurato, entrambi residenti in Scanzano Jonico, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Matera per il delitto di lesioni personali gravi in concorso.
I militari del dipendente Comando Stazione Carabinieri di Policoro hanno rapidamente individuato gli autori della brutale aggressione occorsa nel pomeriggio del 30 novembre 2013 in danno di un cittadino rumeno, residente in Scanzano Jonico unitamente al proprio nucleo familiare, lavoratore agricolo.
L’aggressione è scaturita quando i due germani hanno notato il dipendente dell’azienda agricola del loro padre A.C. (classe 1959), imprenditore agricolo, rifornirsi di gasolio per autotrazione da un barile della citata azienda, senza preventivo avviso. Di fatto l’uomo, rimasto senza carburante per la propria autovettura, avendo la necessità di raggiungere urgentemente la propria compagna in stato di gravidanza che lamentava telefonicamente problemi legati al suo stato, non avendo rintracciato il proprietario dell’azienda, che come documentato dagli investigatori era solito pagare il lavoratore rumeno per le sue prestazioni lavorative anche con litri di carburante, si stava rifornendo autonomamente. La vittima veniva colpita alle ripetutamente e violentemente con un bastone ed un forcone, riportando lesioni gravi guaribili in oltre quaranta giorni consistite in trauma cranico – facciale con frattura delle ossa del naso, frattura di un’ulna, nonché frattura di quattro coste e lesioni ad un dente. In particolare, oltre all’aggravante dei futili motivi, è stato riconosciuto anche quello dell’aver adoperato sevizie e crudeltà sulla persona offesa, avendo i correi infierito in due, con un bastone ed un forcone, nonostante la vittima tenesse un contegno di mera difesa ed avendola colpita con eccessivo accanimento fino a farle perdere conoscenza; una volta ripresa conoscenza, benché impossibilitata a muoversi, veniva sollevata da terra, presa per un braccio e fatto salire a bordo della sua autovettura con l’intimazione di andare via, cosa che la vittima riusciva a fare raggiungendo la propria abitazione dove lo aspettava la compagna in stato di gravidanza, lì perdendo conoscenza a causa dei forti dolori accusati. Successivamente, nello stesso pomeriggio del 30 novembre 2013, il padre degli arrestati, A.C. (classe 1959) raggiungeva quest’ultima abitazione e dopo aver minacciato di morte la compagna dell’aggredito, lanciava un sasso contro il parabrezza dell’autovettura del cittadino rumeno, ivi parcata, infrangendone il parabrezza. I militari del Comando Stazione Carabinieri di Policoro, dopo una dettagliata attività di ricostruzione del delitto, per timore di ritorsioni denunciato dalla vittima solo il giorno dopo l’aggressione, allorquando veniva trasportato all’ospedale di Policoro, ed aver effettuato escussioni di persone informate dei fatti, sopralluoghi anche con rilievi fotografici ed acquisizioni documentali, relazionavano alla Procura della Repubblica presso Tribunale di Matera che, nella persona della Dr.ssa Alessandra Susca, avanzava richiesta di misura cautelare al Tribunale di Matera. Quest’ultimo, nella persona del Giudice per le Indagini Preliminari, Dr.ssa Angela Rosa Nettis, concordando pienamente con le risultanze degli inquirenti, valutata la gravità dei fatti e la capacità a delinquere degli arrestati, emetteva in data 11 marzo 2014 ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti degli indagati per il reato in concorso di lesioni personali gravi. Nella prima mattinata del 14 marzo 2014 l’esecuzione del provvedimento restrittivo.