“L’approvazione ad opera della Prefettura di Potenza del Piano di Emergenza Esterna (PEE) relativo allo Stabilimento Centro Olio Eni a Viggiano è un ulteriore importante passo avanti verso la messa in sicurezza delle comunità viggianese, grumentina e dell’intera Val d’Agri”: è il commento del consigliere provinciale di Potenza Vittorio Prinzi.
“Quanto accaduto ieri a Marsiconuovo con la contestazione al Presidente Pittella, che va censurata senza alcuna esitazione perché non ha consentito il democratico ed indispensabile confronto con i cittadini – aggiunge Prinzi – è purtroppo anche questo il frutto di una situazione che si è fatta difficile per ritardi, inadempienze ed inadeguatezze proprio in materia di tutela della salute pubblica, dell’ambiente e della sicurezza dei residenti nelle aree interessate alle attività petrolifere. Si è creata, specie nelle comunità che vivono a ridosso dei pozzi e tanto più nell’area industriale di Viggiano, una sorta di diffidenza nei confronti delle istituzioni e della politica che va rimossa con gradualità oltre che attraverso il dialogo con atti concreti come il Piano di emergenza esterna all’impianto di Viggiano che è stato aggiornato. Anzi – dice Prinzi – si pone il problema adesso di farlo conoscere nei dettagli e di rafforzare la concertazione interistituzionale che fa capo alla Prefettura di Potenza di intesa con i Comuni di Viggiano e Grumento Nova e al Gestore dello stabilimento. E’ importante sostenere l’impegno della Prefettura che al fine di garantire uno standard addestrativo soddisfacente ha in programma esercitazioni di complessità differenziata, in altre parole strutturate su livelli diversi d’attivazione delle risorse e di coinvolgimento delle strutture operative e della popolazione interessata.
In questa ottica saranno organizzate le seguenti esercitazioni in ordine di complessità crescente:
• Esercitazioni per posti di comando – (Livello A), esercitazione che prevede il solo coinvolgimento della Sala operativa della Prefettura di Potenza e degli altri enti ed istituzioni previste dal PEE, senza il coinvolgimento in campo delle risorse umane e strumentali dei soccorritori e della popolazione;
• Esercitazioni per i soccorritori – (Livello B), esercitazione che prevede, oltre alle attività previste nella precedente esercitazione, il coinvolgimento in campo delle risorse umane e strumentali dei soccorritori e delle relative sale operative, senza il coinvolgimento della popolazione;
• Esercitazioni su scala reale – (Livello C), esercitazione che prevede, oltre alle attività previste nella precedente esercitazione, il coinvolgimento della popolazione.
Poiché la riuscita di un’esercitazione, come evidenzia la Prefettura, dipende dal livello d’informazione e di addestramento dei soccorritori, nonché dall’efficacia dell’informazione effettuata su questa tematica nei riguardi della popolazione interessata all’emergenza, dovranno essere organizzati – preliminarmente – specifici seminari e corsi di formazione, cui parteciperanno, in qualità di docenti, i soggetti che a vario titolo partecipano all’attivazione ed alla gestione del PEE.
Per Prinzi “è questa la strada da seguire, quella del coinvolgimento dei cittadini, per gestire nel migliore dei modi l’impatto del petrolio sulla vita delle comunità locali interessate e ricucire lo “strappo” innanzitutto con la Regione anche dando maggiore informazione sull’attività dell’Osservatorio Ambientale di Marsiconuovo”.
Mar 18