Due persone sono state arrestate dagli agenti di Polizia del Commissariato di Pisticci al termine di un’operazione che ha permesso di sequestrare circa 19 chilogrammi di marijuana in un casolare ubicato nelle campagne di Bernalda. I particolari sono stati illustrati in mattinata nel corso di una conferenza stampa promossa nella sala Palatucci della Questura di Matera.
Sequestrati 19 chilogrammi di sostanza stupefacente e due giovani arrestati per produzione e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Il personale della sezione antidroga del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Pisticci, diretti dal commissario capo dr. Gianni Albano, all’esito di una complessa ed articolata attivita’ di polizia giudiziaria finalizzata al contrasto del fenomeno della produzione e dello spaccio di sostanze stupefacenti in ambito locale, estrinsecatasi in servizi di osservazione, pedinamenti e controlli, portavano ad individuare, in agro di Bernalda, zona Serramarina, una vera e propria centrale di confezionamento e spaccio di stupefacente, in un fabbricato rurale, in evidente stato di semiabbandono, all’interno del quale era stata allestita una stanza al primo piano adibita alla lavorazione e stoccaggio di “canapa indiana”.
Il personale di Polizia, dopo aver individuato la centrale dello spaccio, procedeva ad effettuare ad oltranza servizi mirati ad individuare gli autori della lavorazione ai fini di spaccio della sostanza illecita.
Dopo un appostamento durato alcuni giorni che ha coinvolto tutto il personale del commissariato di pisticci, venivano tratti in arresto due giovani, successivamente identificati per Luigi Minervini, un giovane di 31 anni residente a Metaponto e Benoni Sion, rumeno di 38 anni residente a Metaponto, giunti in quel luogo a bordo di una Ford Kuga, i quali, non accortisi della presenza degli operatori, erano intenti a prelevare, con un sacco di nylon, la canapa indiana.
Il tempestivo intervento del personale presente sul posto, in osservazione, permetteva di acclarare la responsabilita’ di entrambi, che, vistisi sorpresi, non avevano neanche la possibilità di negare che la sostanza stupefacente fosse di loro proprietà e che la coltivavano da diversi mesi in un’area confinante al podere dove era stata trovata.
L’operazione si concludeva, oltre che con l’arresto dei due giovani, disposto nella misura degli arresti domiciliari, dalla dr.ssa Annafranca Ventricelli, sostituto procuratore presso la procura della repubblica di matera, anche con l’ ingente sequestro di circa 19 chilogrammi di sostanza stupefacente. sotto sequestro finivano anche un termometro ambientale, una bilancia per la pesatura e un telo di nylon sul quale era stesa la canapa indiana per l’essicazione.
La sostanza stupefacente, già pronta per la cessione, se immessa sul mercato, avrebbe fruttato agli arrestati, circa euro 15 mila euro.
La fotogallery dell’Operazione Primavera