La Guardia di Finanza ha sequestrato una discarica abusiva con 340 tonnellate di rifiuti all’interno di un terreno di circa 15 mila metri quadri. Le Fiamme gialle hanno rilevato anche la presenza di una cisterna adibita al trasporto di carburante. La discarica è ubicata in località San Lorenzo di Viggiano, in provincia di Potenza e il proprietario dell’area è stato denunciato in stato di libertà alla magistratura.
CSAIL: VAL D’AGRI VULNERABILE SUL PIANO AMBIENTALE
L’importante operazione della Guardia di Finanza della Tenenza di Viggiano con il sequestrato della discarica abusiva estesa per ben 15.000 mq e contenente circa 340 tonnellate di rifiuti speciali è la prova provata della vulnerabilità della Val d’Agri sul piano ambientale non solo per effetto del petrolio.
E’ il commento di Filippo Massaro a nome del Csail per il quale non può che provocare allarme il fatto che chi avrebbe dovuto vigilare a tutela del territorio, dell’ambiente e della salute dei cittadini non l’abbia fatto. Se non fosse per le Fiamme Gialle di Viggiano, particolarmente attivi nella valle contro ogni forma di illegalità, quella discarica abusiva sarebbe ancora in funzione pronta ad accogliere altre tonnellate di rifiuti con gli immaginabili danni a causa del materiale collocato a pochi metri da aziende agricole. Una situazione che dà ragione al Csail quando continua a rivendicare un piano straordinario di tutela ambientale che parta dall’estrazione petrolifera e dal Centro Oli di Viggiano per occuparsi di ogni altro fattore reale o potenziale di inquinamento. Per Massaro il primo ed urgente atto da compiere è quello di una mappatura completa di tutti i rischi per le comunità della Val d’Agri in modo da avere idee chiare su come fronteggiarli. E’ un compito che spetta principalmente all’Arpab che presto, grazie all’impegno del Presidente Pittella, sarà “rivoluzionata” nella struttura, negli strumenti e nell’attività ma anche all’Osservatorio Ambientale di Marsiconuovo che continua a rappresentare un “corpo estraneo” alla società valligiana. Non si sottovaluti – sottolinea il presidente del Csail – la presenza di falde acquifere e sorgenti che alimentano il Pertusillo e Monte Cotugno. Come non va sottovaluto il sistema di aziende agricole e di imprese agro-alimentari di qualità. Per accrescere la vigilanza il Csail promuoverà “ronde” di cittadini a controllo del territorio come ulteriore impegno civile e di volontariato.