E’ stato rinviata a data da destinarsi la conferenza stampa prevista martedì 25 marzo 2014 presso la sala giunta del Comune di Matera alle ore 12 per indicare e condividere il percorso di iscrizione delle Gravine di Gravina in Puglia in relazione ai Sassi di Matera e al Parco della Murgia Materana. L’incontro è stato rinviato per un impegno dell’arch. Pietro Laureano. All’incontro avrebbe partecipato anche l’assessore Ina Macaione.
“A 20 anni di distanza dall’iscrizione dei Sassi di Matera la città affronta, con la candidatura a capitale della cultura europea 2019 nuove sfide e obiettivi, proponendosi, ancora una volta, come esempio e appello valido per il rilancio dell’Italia intera. In quest’ottica si colloca la proposta di una nuova candidatura insieme alla città di Gravina in Puglia. La proposta ha ancora una volta elementi di alta innovazione sia per i suoi contenuti sia per la procedura individuata.
Non si tratta quindi solo di un allargamento doveroso a una città che ha le stesse caratteristiche geografiche, culturali di Matera ma di un’azione in linea con le più avanzate problematiche UNESCO, le discussioni in ambito internazionale e le necessità di risposta alle crisi e sfide globali.
Paesaggio inteso non come un panorama, o una bella cartolina, ma come la capacità delle popolazioni di lavorare insieme per realizzare, gestire e fare evolvere in modo armonico i propri luoghi realizzando benessere e identità comune. Questo è il senso della candidatura congiunta di Matera e Gravina in Puglia. L’idea forza è una proposta che contribuisca all’avanzamento teorico e pratico della tematica dimostrando come questa nostra esperienza possa essere un esempio utile al mondo intero. La stessa procedura di attuazione scelta per la candidatura va in questa direzione.” Questa nuova sfida ci permette di dare maggiore slancio ad un territorio che sta sempre più riscoprendo le proprie radici quale possibilità di rilancio economico e culturale. “Le aree della città di Matera e di Gravina in Puglia e i rispettivi Parchi naturali e archeologici potranno valersi di potenzialità e offerta turistica, territoriale, culturale e produttiva tale che il risultato sarà maggiore della somma delle singole parti con vantaggi per tutta la comunità.”