Nella tarda serata di mercoledì 11 giugno, a Policoro (MT), al termine di una serrata attività investigativa, seguita ad un episodio di accoltellamento, i carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato due persone, denunciandone, in stato di libertà, altre tre. I fatti: nel pomeriggio di ieri, una pattuglia della Compagnia di Policoro, su segnalazione pervenuta al 112, si reca presso una cooperativa agricola del posto, per un presunto, grave incidente sul lavoro. I militari, arrivati sul posto, notano un’ambulanza che si allontana e apprendono dal responsabile della stessa azienda che, in realtà, non si trattava di un incidente ma, bensì, di una lite fra un camionista ed una persona del posto, senza aggiungere altro. Inutile anche il tentativo di acquisire ulteriori notizie da alcune persone presenti, reticenti a fornire notizie. A questo punto, i carabinieri raggiungono l’ospedale, accertando che, poco prima, era stato ricoverato un uomo, un 36 enne pregiudicato del posto, con ferite alla testa e alle braccia, cagionategli, a dire dello stesso, da un’altra persona, proprio all’interno della citata azienda agricola. Ritornati presso la cooperativa, i militari effettuano un attento sopralluogo, verificando che pavimento e sanitari del bagno erano stati da poco puliti e rinvengono tracce di sostanza ematica (verosimilmente sangue) in alcuni locali e nel piazzale. Accertato che, di fatto, il ferimento era seguito ad un’aggressione, i carabianieri accompagnano in caserma tutti i presenti, sì da poter acquisire ulteriori elementi per chiarire la vicenda e individuare i responsabili. Emerge così, chiaramente, che, nel pomeriggio, si era verificata una violenta lite fra il citato camionista e il suo feritore, un operaio di 48 anni della stessa azienda. Conclusi tutti gli accertamenti, chiarita l’intera vicenda, i carabinieri arrestano il ferito, per favoreggiamento personale, attesa la sua evidente reticenza a fornire elementi utili agli investigatori, arrestano il feritore, rintracciato solo nella tarda nottata, per tentato omicidio, lesioni volontarie e porto illegale di coltello e denunciano, per favoreggiamento personale, altre tre persone che, benché presenti all’evento, avevano reso dichiarazioni forvianti.
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Miglionico (MT): operazione "Comfort Cheat": 4 richieste di rinvio a giudizio per associazione a delinquere finalizzata alla truffa.
A seguito di un’articolata attività d’indagine denominata “Comfort Cheat” condotta dai Carabinieri della Compagnia di Matera, la Procura di Matera ha richiesto il rinvio a giudizio di 4 imprenditori di Miglionico, tutti incensurati (tre uomini di 52, 59 e 23 anni ed una donna di 49), ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla truffa contrattuale continuata. L’indagine, avviata agli inizi del 2007 a seguito di una denuncia sporta da un’azienda della provincia vicentina e coordinata dalla d.ssa Elisa SABUSCO, Sostituto Procuratore di Matera, ha consentito di smascherare il meccanismo della truffa: gli indagati, costituita una società a responsabilità limitata con sede in Miglionico e dedita alla produzione di divani in pelle, effettuavano ordinativi di materiali necessari per la produzione e commercializzazione dei divani pagando con assegni scoperti o falsi effetti cambiari. L’ammontare delle truffe scoperte si aggira intorno ai 400.000 euro a danno di circa 25 aziende sparse su tutto il territorio nazionale. Nei mesi scorsi, nell’ambito dell’operazione “Tabula Rasa”, era già stata individuata dai Carabinieri di Matera un’ulteriore associazione a delinquere che aveva realizzato con il medesimo meccanismo truffe per 1.000.000 di euro.