Il coordinamento del Metapontino del Tavolo Verde Basilicata torna ad occuparsi del Consorzio di Bonifica Bradano e Metaponto. Di seguito la nota integrale.
Consorzio di Bonifica Bradano e Metaponto? Un disastro nel disastro.
Che il C.B.B.M fosse un carrozzone politico lo sanno tutti, persino i componenti della nuova giunta regionale. Che fosse un bacino elettorale appetibile lo sanno persino gli ultimi eletti che occupano gli scranni dell’alta istituzione potentina. Che fosse il mercato degli interessi della Confederazione Italiana Agricoltori, della Coldiretti e Confagricoltura, del P.D., di Pittella e compagnia bella è dimostrato dal fatto che tutti insieme hanno tenuto in vita il direttivo uscente dell’ente per altri 5 anni nonostante la scadenza del mandato nel 2009. Che fosse destinato, attraverso il commissariamento, a diventare sito archeologico all’interno del Parco dei consorzi di bonifica regionale con sede Potenza non l’avevamo mai pensato. In sostanza è un operazione questa tutta politica per dare l’impressione che qualcosa sta cambiando. Che cosa per gli utenti e per il territorio? Nulla! Forse qualcosa in peggio. Infatti per chi si reca ai caselli del consorzio per inoltrare domanda relativa alla stagione irrigua 2014-colture primaverile estive- troverà le seguenti imposizioni per ettaro:
A B
• Contributo fisso E.P.L.I. €150 – CONTRIBUTO FISSO E.P.L.I € 150
• EROGAZIONE ACQUA €200 – PREZZO ACQUA M3 O,05 € X 4000
• L’IMPORTO SI RIFERISCE A TERRENI € 200
NON SERVITI DA CONTATORI SE IL PRODUTTORE CONSUMA 8000 M3
TOTALE € 350 ETTARO IL COSTO DELL’IRRIGAZIONE E’ PARI A
750€ NELLE AREE SERVITE DA CONTATORI
Per interventi di soccorso, ad esempio grano, l’importo è pari a 250€.
Se alle varie ipotesi si aggiunge il canone fisso (660) il conto è presto fatto: tra canone fisso, tra contributo EPLI e canone irriguo le spese consortili che un produttore dovrà sostenere nel corso dell’anno 2014 variano da 500 a circa 1000€ per ettaro per una sola coltura irrigua stagionale. I fittavoli dei terreni dovranno poi pagare il tutto contanti al momento della domanda. In definitiva il consorzio di bonifica continua la sua politica vessatoria e continua ad imbrogliare migliaia di produttori agricoli e continua ad abbandonare il territorio: 60000 ettari circa. Politica vessatoria perché sia il servizio irriguo sia la manutenzione del territorio sono disservizi a causa di una gestione clientelare e fallimentare: la situazione debitoria è impressionante non per responsabilità degli utenti che sono chiamati a pagare anche attraverso azioni ipotecarie
Politica di imbrogli perché fa pagare agli utenti un prezzo industriale dell’acqua, pari a 0,05€ a m3 fuori da ogni logica; l’acqua è bene comune, naturale e la Basilicata ne ha tanta e non è un prodotto industriale come vuol far credere l’ente. Imbrogli perché il volume dell’acqua misurato dai contatori del consorzio è superiore a quello effettivamente erogato. Pago 4000m3 e vengono erogati da 3000 a 3500 quando e come vuole il consorzio. Per non parlare poi delle strane turnazioni, delle sospensioni improvvise, della vetustà delle condotte, delle perdite incontrollate dell’acqua lungo le condotte consortili. Che dire poi della manutenzione del territorio e dei canali di bonifica: inesistente! Insomma un disastro nel disastro. Ciò nonostante impone tributi fissi che vanno da 80 a 120€ per ettaro, a prescindere dal servizio irriguo e a prescindere dalla classe dei terreni ridotta anche in seguito agli ultimi eventi calamitosi. È un quadro a dir poco allarmante che va cambiato, ma non a spese dei produttori agricoli così come è stato sin ora. Per questo si chiede la rideterminazione dei tributi, contributo EPLI, prezzo dell’acqua al m3, nonché la programmazione sia del servizio irriguo sia della manutenzione della area servita dagli impianti irrigui collettivi consortili. Al contempo in via transitoria la sospensione delle azioni finalizzate al recupero degli importi a carico degli utenti degli ultimi 3 anni. Il Tavolo Verde Basilicata è impegnato a tutti i livelli affinché vengano recepite le aspettative del territorio e del mondo agricolo oggi più che mai piegati dalle crisi economica e dalle conseguenze del disastro alluvionale.
Il coordinamento del Metapontino del Tavolo Verde Basilicata