“Il presidente della Giunta Regionale della Basilicata, Marcello Pittella, faccia di tutto per scongiurare il dissesto finanziario dell’intero comparto dei trasporti, dalle ferrovie al trasporto su gomma. Crisi derivata dai vari contratti di servizio dall’inizio 2013 fino ad oggi per un debito di +/-cento milioni di euro. Il Presidente convochi urgentemente il Co.Tra.B. e trovino soluzioni, quantomeno per pagare parte del debito e stilare un piano di rientro della debitoria, scongiurando la chiusura dei battenti dal 15 aprile p.v. per tutto il trasporto regionale”.
Lo dicono i segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano per i quali, “se la situazione è ad un passo dal default economico su larga scala e il problema starebbe nell’incertezza delle risorse disponibili e del costante ritardo nella corresponsione dei corrispettivi/investimenti inerenti i contratti di servizio e i programmi di investimenti, certamente ciò non può essere addebitato alla gestione Pittella ma di sicuro và dato atto che il servizio viene erogato, nonostante ritardi e lamentele, tutto, a carico delle aziende che fanno ricorso agli anticipi dei costi di esercizio per pagare stipendi e fornitori ed ora sono al lastrico per colpa di una politica regionale sui trasporti da anni sbagliata. Oggi l’appello dell’Ugl è quello di sforzarsi, ancora una volta, nel far prevalere il buon senso da entrambi gli interlocutori, Regione e Co.Tra.B, riconoscendo alla Regione Basilicata la centralità nella regolamentazione del sistema del Trasporto Pubblico e, in considerazione dei principi di sussidiarietà, garantire ad ogni cittadino della Basilicata i servizi minimi e quindi i collegamenti ai principali attrattori come scuole, ospedali, fabbriche ed istituzioni. Se non si accelera su tale processo, potrebbero innescarsi una serie di problemi. Il primo è che non si potranno pagare gli stipendi ai dipendenti delle aziende su vari livelli a partire proprio da questo mese e il secondo è ancora più pericoloso per le casse stesse della Regione: un’altra delle possibilità concrete – -concludono i segretari Ugl, Tancredi e Giordano -, potrebbe essere quella di diffidare la Regione e finire in tribunale. Cosa che ne pagherebbero tutti i lucani per gli enormi disagi che si andrebbero a causare. Il problema di certo non è nuovo, visto che della questione debitoria si è già parlato a più riprese e non è stata fatta mai chiarezza”.