“La cultura è una risorsa al pari del petrolio, perché – come è convinto lo stesso Presidente Pittella – di cultura si mangia e si lavora”. E’ quanto sostiene il consigliere provinciale di Potenza Vittorio Prinzi, commentando “l’iniziativa – definita – estremamente positiva che potrebbe concretizzarsi in una gestione comprensoriale delle attività culturali finanziate attraverso il P.O. Val d’Agri. E’ significativo innanzitutto – aggiunge Prinzi – che il compito di definire progetti e programmi sui quali investire attingendo dalle royalties sia consegnato nelle mani di associazioni culturali, di impegno civile e di volontariato per evitare il rischio dell’ennesimo cartellone di eventi calato dall’alto. Oltre a mettere insieme le energie migliori di cui disponiamo nei 35 Comuni che attingono al P.O. Val d’Agri sono necessari altri due passaggi: superare la polverizzazione dei contributi in buona parte destinati ad azioni slegate tra loro e fuori da ogni logica di sistema di rete territoriale che non portano benefici all’economia e all’occupazione locale; valorizzare il turismo culturale e con esso l’intero patrimonio di beni artistici, monumentali, storici ed anche ambientali ricadenti nel Parco Nazionale Val d’Agri. La tendenza che emerge dalla Borsa del Turismo Ecotur sulla tenuta di questo genere di turismo – dice il consigliere provinciale – ci incoraggia ad intensificare ogni sforzo. Obiettivo primario è quello di superare la permanenza media nell’area Val d’Agri-Lagonegrese di 3,19 giorni e l’indice di utilizzo delle strutture ricettive pari a 17,4 presenze/giornate letto disponibili rafforzando l’offerta di itinerari culturali e naturalistici. Anche per questo va sostenuta la proposta di creare una fondazione di partecipazione per la valorizzazione del patrimonio storico culturale del territorio. A proposito di fondazione non ce ne vogliano i manager della Fondazione Enrico Mattei se di tanto in tanto li tiriamo in ballo ma – sostiene Prinzi – siamo sempre in attesa di conoscere la strategia che, al di là dell’estemporaneità di iniziative legate a singole manifestazioni per lo più di convegnista, dovrebbe produrre effetti di sviluppo duraturo in Val d’Agri ed occasioni di occupazione per i nostri giovani laureati”.