Nelle ore in cui città di Matera viene interessata da una pioggia torrenziale nella sala conferenze della Mediateca Provinciale va in scena il convegno “Il giorno dell’acqua” per rievocare l’emergenza idrica che ha colpito in particolare la fascia jonica del Metapontino nell’estate del 1988. Per far fronte all’emergenza il 27 agosto di 26 anni fa attraverso una grande opera idraulica realizzata in tempi record dal Consorzio di Bonifica Bradano e Metaponto i tecnici riuscirono a convogliare le acque del fiume Basento, provenienti dalla diga di Camastra, negli impianti irrigui a servizio di tutto il territorio lucano della costa jonica.
La rievocazione di una grande impresa attraverso anche il documentario realizzato dal giornalista Mimì Notarangelo è stato il tema del convegno che il Lions Club Matera Host ha promosso nel tardo pomeriggio nella città dei Sassi. Dopo il saluto del sindaco di Matera Salvatore Adduce e del presidente della Provincia di Matera Franco Stella è stato l’ingegnere Michele Leone a raccontare le vicende legate a questa siccita che si prolungò così a lungo da mettere in difficoltà non solo le famiglie ma sopratutto l’intero sistema economico del Metapontino che otteneva reddito dalle terre. prevista la partecipazione dell’ing. Michele Leone, della giornalista Antonella Ciervo. All’incontro hanno partecipato anche il Commissario straordinario ai Consorzi di bonifica lucani Giuseppe Musacchio, il presidente del Consorzio di Bradano e Metaponto Angelo Carriero, il Governatore del Distretto Lions 108YA Luigi Buffardi e il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella mentre la giornalista Antonella Ciervo ha svolto il ruolo di moderatore.
“Il giorno dell’acqua” è stato utile per ricordare l’opera di emergenza eseguita nel 1988 ma soprattutto per rievocare un grande evento in cui la classe dirigente complessiva della Basilicata seppe farsi onore risolvendo un problema che era diventato un caso nazionale. Quella occasione mise in evidenza che i lucani, quando vogliono, sanno anche realizzare cose importanti, sanno fare gioco di squadra, sanno essere al passo coi tempi e, soprattutto, sanno porsi in un’ottica di proposta e sviluppo che è proprio quello che occorre in un tempo di crisi economica come quella attuale.
In quei giorni “roventi”, ci furono dimostrazioni popolari degli agricoltori che “invasero” le strade per salvare quel patrimonio che era stato realizzato con il lavoro di tutti nei decenni precedenti sui terreni agricoli della costa jonica dopo un’importante opera di bonifica delle paludi costiere, la Riforma agraria postbellica ed infine l’opera incessante, dura e intelligente dei tanti agricoltori che operarono per la trasformazione e la crescita delle produzioni agricole.
Fu un’impresa epocale, quasi mitica, perché in soli 18 giorni, dopo vari mesi di siccità che stava portando alla distruzione anche gli impianti arborei dell’intero metapontino, furono posate circa 9 chilometri di tubazioni di grandi dimensioni, fu realizzata una vasca di calma delle acque del Basento e una stazione di pompaggio in contrada S. Teodoro di Pisticci dove, tramite 4 mega pompe prelevate dalla Valtellina, si convogliarono le acque raccolte nelle condotte di adduzione verso il canale Recoleta, che distribuiva acqua ai comprensori di San Basilio, Scanzano Jonico e Policoro. Molte altre furono le opere minori realizzate, non certamente meno importanti, per consentire la ripresa dell’irrigazione in tutto il territorio agricolo del metapontino. Realizzarono “il miracolo” imprese lucane e del resto d’Italia, riunite in un raggruppamento con capogruppo l’Impresit Spa. La progettazione, la realizzazione e il coordinamento dei lavori furono eseguite molto lodevolmente dai tecnici del Consorzio di Bonifica Bradano e Metaponto di Matera sotto la magistrale conduzione dell’allora Commissario ing. Michele Leone.
La fotogallery dell’incontro “Il giorno dell’acqua” – foto www.sassilive.it