“Con il progetto a sostegno della candidatura di Guy Verhofstadt alla presidenza della Commissione Ue, un progetto di rottura innovativa rispetto al patto di potere tra Popolari e Socialisti egemoni a Bruxelles e Berlino, il Mezzogiorno d’Italia e con esso la Basilicata avranno un peso maggiore nel Parlamento Europeo. Un peso anche di qualità nelle proposte di sviluppo per determinare le condizioni del superamento del gap tra regioni ricche e regioni povere d’Europa”. E’ il commento del capogruppo di Centro Democratico alla Regione Basilicata Nicola Benedetto che è anche il segretario nazionale amministrativo del partito di Bruno Tabacci. Benedetto ha partecipato oggi a Roma alla conferenza stampa di presentazione della lista ‘Scelta Europea’ per le elezioni del 25 maggio che unisce Scelta Civica, Centro Democratico e il movimento Fare per fermare il declino, oltre a numerose altre associazioni e movimenti dell’area liberal-democratica che sul piano europeo fanno riferimento all’ALDE. Scelta civica per l’Europa, secondo un sondaggio condotto da Ipsos per il Corriere della Sera è accreditata del 3,8% ad un passo dunque dal 4% che è lo sbarramento per eleggere parlamentari europei. “L’obiettivo – aggiunge Benedetto – è alla nostra portata attraverso un “progetto radicalmente europeista e federale” intorno all’ex premier Belga alla guida del terzo gruppo partitico nel Parlamento europeo, forte di 85 rappresentanti, contro l’immobilismo dei finti europeisti che privilegiano i rapporti intergovernativi alla costruzione di un’autentica unione politica. E alternativo al facile gioco demagogico anti-europeo delle formazioni populiste che vogliono bloccare per sempre il percorso di integrazione comunitaria e richiuderci nel cupo e illusorio orizzonte nazionalista. L’alternativa liberale ha una proiezione profondamente italiana. L’obiettivo è costruire un progetto riformatore in grado di rompere il predominio di Pd e Forza Italia, responsabili della crisi che percorre il nostro Paese. Tra le idee programmatiche – aggiunge – puntiamo ad ottenere la facoltà, in particolare per sostenere il Mezzogiorno di introdurre forme più estese e differenziate di fiscalità di vantaggio e di utilizzare in modo più flessibile i fondi strutturali europei e di istituire ulteriori zone franche; negoziare la possibilità di escludere temporaneamente ed entro determinati limiti dalla nuova regola del debito le passività connesse alle garanzie statali accordate a banche e istituzioni finanziarie, quali ad esempio la Cassa depositi e prestiti, per la concessione di finanziamenti per l’attuazione di investimenti ambientali e macro progetti di sviluppo sostenibile, in particolare nei settori dell’energia e del ciclo delle acque e dei rifiuti. Solo nel processo di costruzione dell’Europa federale’ – conclude Benedetto – c’è possibilità di affermare la specificità lucana della produzione energetica e di risorse idriche e con essa un modello di nuova regione europea con ampia autonomia”.
Apr 05