Nel corso del XVI convegno internazionale sull'albicocco, ospitato a Matera, nell'auditorium Raffaele Gervasio e negli Ipogei di piazza San Francesco d'Assisi, dal 16 al 20 giugno 2008 e organizzato dall' Ishs, Società Internazionale di Ortoflorifrutticoltura, in collaborazione con l’Università degli Studi della Basilicata, Dipartimento di Scienze dei Sistemi Colturali, Forestali e dell’Ambiente, si è parlato di clima e vocazionalità. Il quadro climatico è fortemente mutato e le previsioni confermano che le ridotte precipitazioni si concentreranno in pochissimi giorni dell’anno e aumenteranno le temperature, soprattutto autunnali e primaverili. La tendenza in atto continuerà fino ad una stabilizzazione, nel primo decennio del nuovo secolo, solo se le misure adottate, sulla base della Convenzione internazionale sul clima, cominceranno ad avere successo. Intanto è necessaria un’attenta valutazione degli effetti sulle attività economiche, prima di tutto sull’agricoltura e sulle foreste. Nell’ambiente mediterraneo, per esempio, le stagioni svolgono un ruolo fondamentale; le piante, infatti, si sono adattate, nel tempo, a particolari condizioni, dalle quali dipendono in modo evidente. Le temperature elevate, la ridotta piovosità inducono scompensi che si ripercuotono negativamente sul normale ciclo di sviluppo di molte piante agrarie. Gli areali tipici delle colture tendono così a spostarsi. Per definire la vocazionalità – la capacità di una pianta di esprimere al massimo il proprio potenziale genetico in un dato ambiente- è necessario considerare complessivamente gli elementi climatici, meteorologici, geomorfologici, pedologici, idrologici, nutrizionali e colturali che influenzano il suo comportamento, in modo da costituire indici e mappe. La mutata realtà impone di definire le modalità di gestione del suolo più opportune, prendendo in considerazione le sistemazioni e le lavorazioni del terreno, l’eventuale irrigazione, la concimazione, il sistema di allevamento, la densità di piante per ettaro; di individuare portinnesti e cultivar più opportune, adatte alle nuove condizioni, orientando il miglioramento genetico. In ultima analisi, il mondo agricolo, le istituzioni e la ricerca devono puntare a massimizzare qualità e produzione, minimizzando gli input energetici e rendendo efficiente l’utilizzo delle sempre più scarse o minacciate risorse naturali.
Ad aprire i lavori, nella giornata di domani sarà il Dr. Max Shane, scienziato di fama internazionale, neozelandese, che interverrà sul tema del trasferimento delle innovazioni in ambito ortofrutticolo.
Seguiranno relazioni tecniche dedicate all'analisi della qualità della frutta e delle attività di post raccolta di Jean-Marc Audergon, di Sylvie Bureau, Attila Hegedus, David Ruiz, Guglielmo Costa, G.A. Manganaris, Erminio Monteleone, Félix Romojaro, Ganji Moghadam.
Nel corso del XIV Convegno Internazionale sull'Albicocco, ospitato a Matera, nell'auditorium Raffaele Gervasio e negli Ipogei di piazza San Francesco d'Assisi, dal 16 al 20 giugno 2008 e organizzato dall' Ishs, Società Internazionale di Ortoflorifrutticoltura, in collaborazione con l’Università degli Studi della Basilicata, Dipartimento di Scienze dei Sistemi Colturali, Forestali e dell’Ambiente, è intervenuto sul tema della nutracetica e dell'alimentazione, il Prof. Lorenzo Donini, dell’Istituto di Scienza dell’Alimentazione e docente all' Università La Sapienza di Roma,. "Aumentare il consumo di frutta – ha dichiarato Donini- significa prevenire efficacemente numerose malattie e migliorare il generale stato di benessere degli individui. La frutta fresca di stagione rappresenta la fonte di elezione per tanti preziosi nutrienti a valore energetico e non solo: zuccheri, vitamine, antiossidanti, fibra e minerali".
L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia un apporto quotidiano di almeno 500 grammi di frutta e ortaggi. Un’assunzione elevata di frutta viene raccomandata durante la crescita, la vecchiaia, la gravidanza e l’allattamento o in situazioni di tipo patologico. Come per ogni cibo, occorre evitare i consumi esagerati e seguire invece i consigli delle linee guida, in modo tale da non superare l’apporto calorico giornaliero complessivo.
"Anche se il prodotto è trasformato – ha continuato Donini – comunque costituisce una valida alternativa, che risponde alle esigenze dell’attuale stile di vita. Ma una conservazione non corretta dell’alimento fresco determina una notevole perdita di nutrienti. Attualmente lo sviluppo di tecnologie di trasformazione particolarmente delicate e l’impiego di corrette modalità di conservazione consentono di ottenere prodotti anche qualitativamente inalterati".
Domani, i partecipanti al convegno, si recheranno in alcune aziende agricole sulla costa jonica per visite tecniche sul campo alle quali parteciperanno anche studenti stranieri che hanno usufruito di una borsa di studio grazie al supporto finanziario dell'ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale di Basilicata.
Nominato il nuovo presidente della società internazionale ISHS e affidato all’Armenia il prossimo simposio internazionale sull’albicocco.
Sarà la capitale Armena, Erevan, ad ospitare, nel 2012, il XV Simposio internazionale sull’albicocco. La decisione è stata presa nel corso degli incontri che si sono tenuti durante questo pomeriggio al XIV convegno internazionale sull’albicocco nell'auditorium Raffaele Gervasio di Matera. La negoziazione è stata portata a buon fine da parte del Vice Ministro armeno dell’agricoltura, Samvel Avetisyan che ha illustrato i servizi congressuali presenti a Everan per l’organizzazione del prossimo meeting. Nel corso della manifestazione è stato anche nominato il nuovo presidente della Società Internazionale di Ortoflorifrutticoltura, Ishs, Daniele Bassi che prenderà il posto di Damiano Avanzato.
Nel corso del XIV Convegno Internazionale sull'Albicocco, ospitato a Matera, nell'auditorium Raffaele Gervasio e negli Ipogei di piazza San Francesco d'Assisi, dal 16 al 20 giugno 2008 e organizzato dall' Ishs, Società Internazionale di Ortoflorifrutticoltura, in collaborazione con l’Università degli Studi della Basilicata, Dipartimento di Scienze dei Sistemi Colturali, Forestali e dell’Ambiente, è intervenuto sul tema delle biotecnologie, il Prof. Francesco Salamini, scienziato di fama internazionale, docente dell’Università degli Studi di Milano e direttore scientifico del Parco Tecnologico Padano. Il Prof. Salamini ha dichiarato che "le biotecnologie rappresentano una realtà multidisciplinare di crescente importanza, strettamente correlata al rapidissimo progresso della ricerca". Ed ha aggiunto: "Le biotecnologie potrebbero contribuire allo sviluppo socio-economico e, verosimilmente, a migliorare la qualità della vita dei cittadini. L'incremento esponenziale delle conoscenze ha permesso l’applicazione di queste in molteplici campi e settori: farmacologia, medicina, agricoltura, silvicoltura, veterinaria, bio-industria, scienza forense, ambiente". Riguardo ai costi e agli impatti sulla salute dei cittadini, il prof. Salamini ha ribadito che negli ultimi decenni sono contemporaneamente cresciute le metodologie atte a valutare gli effetti prodotti. Le applicazioni delle biotecnologie, pongono comunque profonde riflessioni: in particolare su come governare i processi tecnologici, anche dal punto di vista etico. Malgrado la diffusione e l'amplissimo impatto, le conseguenze delle applicazione delle biotecnologie rimangono poco note a molti professionisti e alla maggior parte della popolazione.
"L'ampia domanda di conoscenza da parte dei cittadini e la necessità di scambi culturali fra professionisti – ha concluso Salamini – possono venire soddisfatte soltanto con il dialogo e la comunicazione, in occasioni ed eventi come quello organizzato in questi giorni a Matera".
Ad aprire i lavori, nella giornata di domani, il Prof. Lorenzo Donini che interverrà sul tema della nutracetica e dell'alimentazione, seguito dalla relazione del Prof. Roberto Della Casa, esperto di marketing. Seguiranno interventi dedicati all'utilizzo delle tecniche colturali e dei programmi di difesa, in particolare, interverranno: Cristos Xloyannis, Davide Neri, Balan Vlorica, Guiseppe Montanaro, Reza Fatahi, Maria Badenes, Luca Dondini,, Hristina Kutinkova, Ana Pina Sobrino, Julia Halasz, Jafar Hajilou, Carme Julian, Alessandra Gallotta, e László Szalay.
Per il pubblico locale, negli Ipogei di Piazza San Francesco d'Assisi, dalle ore 18.00 in poi, sarà possibile visitare la Mostra Pomologica ed effettuare il "consumer test", ovvero assaggiare 3 tipi diversi di albicocche ed esprimere un parere sul gradimento.