Il 2 aprile di quest’anno per la prima volta la città di Matera ha partecipato alla VII Giornata Mondiale di Consapevolezza dell’Autismo grazie alla iniziativa promossa dall’Associazione Globus Onlus “I Disturbi dello spettro autistico: una sfida aperta”, con associazioni, musica, cultura e scienza insieme per la consapevolezza dell’autismo, che si è svolta con grande partecipazione e vicinanza a Palazzo Lanfranchi, patrocinata dalla Regione Basilicata, dal Comune di Matera e dall’ASM, con il contributo dell’Associazione Materana Amici del Cuore con cui l’Associazione Globus è gemellata.
Dal 2008, il 2 aprile di ogni anno un tutte le principali città l’Italia e del Mondo si celebra la Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo (World Autism Awareness Day), istituita dalle Nazioni Unite attraverso la risoluzione 62/139 del 18 dicembre 2007, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza dell’autismo, diffondere la solidarietà nei confronti di chi è affetto da tale patologia, di prevenire i pregiudizi culturali che circondano l’autismo e per combattere l’isolamento delle persone che ne sono affette e le loro famiglie.
L’autismo è una sindrome comportamentale causata da un disturbo del neuro-sviluppo, con esordio nei primi 3 anni di vita, e compromissioni qualitative del linguaggio fino a una totale assenza dello stesso, iperattività, disturbi di comportamento e di relazione, interessi ristretti e disturbi del comportamento. Tutti questi aspetti possono accompagnarsi anche a ritardo mentale.
La serata è stata presentata dal dott. Domenico Mangione, Neuropsichiatra Infantile della ASM, molto professionale anche in tale nuova veste, che abilmente ha condotto i lavori della giornata lanciando un ulteriore segnale con codesto suo grande gesto: la struttura di neuropsichiatria infantile di Matera lascia il camice bianco con il taschino pieno di penne, i fascicoli con le vite di centinaia di assistiti e viene fra la gente, è con noi, con la città, i cittadini, con chi ha bisogno di rassicurazioni, di un sorriso, di un braccio sulla spalla, di consigli.
E’ seguita la proiezione di un cortometraggio dal titolo “Una mail per Laura”, realizzato e con la partecipazione di Rosemary Mantovani e di suo figlio autistico Saulo, con attenzione speciale su come è vissuto in famiglia l’autismo, documentario che ha vinto tre premi.
E’ bastata la visione del filmato per avere in sala una piena consapevolezza dell’autismo.
Sentito e intenso l’intervento della dott.ssa Simonetta Guarini, Assessore alle Politiche Sociali (con altre deleghe) del Comune di Matera, con grande esperienza nel mondo delle associazioni di volontariato: il Comune di Matera sull’autismo, le altre disabilità, gli anziani c’è, il capitolo di spesa dedicato a tali persone in difficoltà non è mai diminuito negli ultimi tre anni nonostante la diminuzione dei conferimenti in denaro al Comune di Matera, che hanno comunque portato l’Amministrazione a fare delle scelte di priorità di interventi in altri settori, non in quello sociale. Le attenzioni per tali disabilità sono anche esse cultura, la cultura della disabilità, e per la Città di Matera che si candida a Città Capitale Europea della Cultura 2019, quest’ambito avrà sempre la massima attenzione.
E’ seguito l’intervento dell’Associazione Globus Onlus, che ha percorso in una decina di minuti le attività svolte sulle due sedi di Bernalda dal 2008 dal Presidente e fondatore Enzo Dell’Isola, sempre determinato e animato da una grande voglia di fare e dare di più alle persone autistiche e alla loro famiglie, inarrestabile, che con grande intuizione ha portato l’ Associazione anche a Matera dal 2013. Tra i punti principali evidenziati: le persone autistiche sono una risorsa per il territorio, non sono malati psichici,
serve per loro un progetto di vita personalizzato che prenda in carico il prima possibile la persona autistica e la sua famiglia per tutta la vita, come prevede la normativa e le più recenti indicazioni mediche, con interventi sanitari, riabilitativi, assistenziali in tutte le forme, educativi, ludico-ricreativi, laboratoriali e sportivi, e ha ricordato il ruolo della scuola; le eccellenze ci sono tutte (peraltro anche presenti all’incontro), l’ Associazione vuole valorizzare tali eccellenze, metterle in rete, portare le reali necessità note solo qui per una migliore razionalizzazione di processi e spesa. Un ultimo passaggio al volontariato, un mondo sano, con persone che mettono a disposizione in forma gratuita tempo e competenze per chi è in difficoltà.
Il dott. Francesco Ferrandina ha mostrato l’impegno profuso dall’Associazione dalla parte dell’Handicap dal 1990, che ha ripreso in continuità una attività presente che si esercita gratuitamente dal 1983, a favore di interventi odontoiatri per persone non collaboranti, come i diversamente abili, un team di una cinquantina di professionisti che in sala operatoria hanno curato oltre 600 pazienti e portato molti di loro dalla sala operatoria alla poltrona, perché anche in tale campo è necessario cercare il più possibile di stabilire una relazione con il diversamente abile, tanto che, la sala operatoria si usa solo per casi eccezionali ma sempre con l’intento di portare gli interventi successivi a completamento del lavoro iniziato in sala operatoria su poltrona. Grandioso, probabilmente unica esperienza in Italia ancora oggi, qui a Matera dal 1983.
Uno spazio di stacco musicale è dato dal Maestro Antonio di Marzio, eccellente, che ha donato a tutti i partecipanti brani di Bach, un atto di grande generosità e d’amore verso chi ha bisogno di cure, terapie, sollievo, con la musica che per le persone autistiche è una terapia.
L’architetto Tonio Acito ha presentato a seguire “Il bello che cura”, e ha abilmente dimostrato con una rassegna storica di grandi opere architettoniche “sanitarie” , che il bello può essere una cura, è una cura, che le persone autistiche o con disabilità possono trovare in strutture e spazi architettonici appositamente pensati per loro cura, sollievo, felicità, chiudendo con un fantastico progetto di un bel luogo di cura.
A seguire teatro, con l’attore Andrea Santantonio che ha letto alcuni brani del libro di Mark Addon “ Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte”. Il libro racconta la storia di Christopher, un adolescente autistico, che con il suo handicap, è l’eroe di un mondo imperfetto e banale, un mondo che, alla fine, si rivela forse il meno sbagliato.
Il dott. Rocco Di Santo, sociologo del DINPEE ha proiettato e commentato il filmato “Mon pétit frére de la lune” (il mio fratellino dalla luna). Premiato nell’ambito di molti festival in Europa e in altri Paesi, il filmato ha l’obiettivo di avvicinare all’autismo anche i bambini più piccoli. La protagonista descrive con tenerezza e al tempo stesso con chiarezza il fratellino più piccolo autistico, le sue difficoltà e i suoi comportamenti diversi rispetto a quelli degli altri bambini. Prende corpo così un racconto semplice e poetico: “ … A volte si muove in maniera curiosa, agita le braccia, sembra un uccellino che voglia spiccare il volo.
Quando fa strane mosse con il corpo, spesso la gente teme che il suo male sia contagioso, per questo lo guarda ma lo evita. Non è facile entrare in contatto con lui, ma qualche volta la sorella ci riesce mettendosi in testa un cappello da fata: lui ride e si mette a rincorrerla, e si crea quell’unione che la fa sentire in due”.
Il dott. Carlo Calzone, Direttore dell’UOC di Neuropsichiatria dell’ASM, ha concluso la prima parte dell’incontro con la presentazione “La paura dell’altro”, che ha posto diversi spunti interessanti e innovativi sulle due culture che si incontrano, quella della disabilità e quella dei normodotati, attraverso passaggi anche storici di incontri di colture diverse nelle campagne dei grandi navigatori alla scoperta di nuove terre, nuove popolazioni, incontri di diverse culture, una “più moderna” una “quasi primitiva” che comunque si sono incontrate, da qui la consapevolezza, l’abbattimento di pregiudizi, lo spirito tutto degli intenti dell’ONU.
E’ seguito un interessante e costruttivo dibattito, moderato dalla dott.ssa Lucia Serino, direttrice del Quotidiano, con la partecipazione degli intervenuti e di Padre Angelo Cipollone, direttore dei Padri Trinitari di Venosa e di Bernalda.
Ha concluso i lavori il dott. Luigi Bradascio, impegnato dal 1983 sull’handicap, rappresentazione dell’intero mondo del volontariato, più volte premiato per il suo impegno sempre forte e instancabile per le persone in difficoltà, Presidente della IV Commissione Regionale Sanità, che riprende frasi di e Don Lorenzo Milani, e assicura, anche a fronte della recente audizione sul tema proprio in IV Commissione Sanità, che qui e quindi in Regione tutti hanno compreso le grandi difficoltà delle persone autistiche e delle loro famiglie, e che i lavori e la collaborazione sul tema autismo continueranno, di questo possiamo essere certi.
A fine dibattito, si è proceduto ad accendere di luce blu la facciata di Palazzo Lanfranchi, che la dott.ssa Marta Ragozzino ci ha gentilmente concesso; Palazzo Lafranchi è quindi il primo luogo a Matera illuminato di blu, insieme agli altri monumenti e palazzi che in Italia e nel mondo nello stesso giorno sono stati illuminati di blu, come consuetudine, per la Giornata Mondiale dell’Autismo, così come di blu nello stesso giorno nella sede di Bernalda, l’Associazione Globus, con il Patrocinio del Comune, in collaborazione con la società sportiva “ AQUOS “ che nella stessa giornata ha reso operativo il primo ed unico centro per la Basilicata specializzato nel trattamento dei DPS (Disturbi Pervasivi dello Sviluppo) che si avvale della Terapia Multisistemica in Acqua, ha illuminato di blu il Castello aragonese di Bernalda.
Per l’evento di Matera è stato fondamentale il supporto dell’Associazione Materana Amici del Cuore, di Michele Buono Impianti elettrici e di Effe Gi Servizi di Francione Bruna.