“Nella sempre più difficile fase che attraversa il turismo nel Paese, e di conseguenza in Basilicata, sarebbe un gravissimo errore considerare Maratea ed il comprensorio tirrenico come un competitor di Matera”. E’ quanto sostiene Biagio Salerno, vice presidente del Consorzio Albergatori di Maratea. “Non c’è niente di più sbagliato, a mio avviso – continua – che mettere in contrapposizione due realtà diversificate per offerta e richiamo turistici che devono piuttosto essere entrambe lo sponsor della nostra regione. Maratea da oltre 50 anni si propone come cavallo da traino per l’intero comparto turistico Lucano anche se – aggiunge Salerno – da più di mezzo secolo subisce la stessa politica regressiva che costringe noi operatori a fare leva solo sulle nostre forze, contro competitor che invece investono nel settore turistico credendo nelle proprie potenzialità. Nonostante tutto ciò che corrisponde a scarsi ed episodici investimenti pubblici specie di promozione , non ci siamo abbattuti, e solo grazie alle nostre forze siamo riusciti a svolgere una funzione estremamente rilevante di attrazione di target turistici soprattutto medio-alti ed esteri. Altre località, anche limitrofe, sono crollate sotto il peso della crisi, mentre Maratea continua a reggere. Matera, dal canto suo, negli ultimi anni ha ricevuto attenzioni, progetti e finanziamenti che ne hanno incrementato potenzialità e risultati, sulla base di statistiche che vogliono sottolineare questa egemonia sul territorio Lucano. Attenzione – avverte il giovane imprenditore alberghiero – perché se si raccolgono dati sulla base di statistiche e percentuali si può rispondere solo con statistiche e percentuali. E’ un gioco di numeri che sa fare chiunque abbia un minimo di conoscenze matematiche mentre non viene fatta alcuna considerazione sulla base del numero di strutture presenti nel materano e quelle presenti a Maratea. E’ come dire che Roma ha più turisti di Pompei. Non è un paragone fattibile, si ragiona su dati che non possono essere ridotti a numeri. Non si possono mettere a confronto realtà turistiche che hanno target così diversi e con stagionalità tanto diverse tra loro. Ma anche potendo farlo, perchè farlo? Perchè non presentare la Basilicata come un unico monolitico sistema turistico in crescita, per dare un’immagine diversa di una regione che molti in Italia non sanno nemmeno dove si trovi? In definitiva – conclude Salerno – superata nei fatti la politica turistica delle quattro M (Matera, Maratea, Metaponto, Melfi) in vista della nuova programmazione comunitaria 2014-2020 è necessario accompagnare e sostenere gli sforzi dei privati con i fondi europei ed una rinnovata attenzione della Regione per Maratea per non limitarla a qualche evento estivo”.
Apr 08