Si è svolta mercoledì 9 aprile, presso la sala giunta del Comune di Matera, la presentazione dell’ottava edizione del progetto ‘A scuola di fair-play’.
Alla presentazioni sono intervenuti il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, l’assessore alla mobilità e vice sindaco Sergio Cappella, l’assessore provinciale alle politiche giovanili Michele Grieco, il questore di Matera, Stanislao Schimera, il vice prefetto vicario, Alberico Gentile, il comandante della polizia stradale, Laura Bruno, il presidente della Fipav Basilicata, Enzo Santomassimo, il coordinatore di educazione fisica del Csa, Giuseppe Grilli e il delegato provinciale del Coni, Eustachio Tortorelli.
La manifestazione ‘A scuola di fair-play’ quest’anno ha coinvolto ben 44 classi della scuola primaria, dalla prima alla quinta, per circa mille alunni e si concluderà con il torneo fair-play, in programma a Matera per la fine di maggio.
Nel corso dell’incontro il primo cittadino di Matera, Salvatore Adduce, ha considerato il progetto ‘A scuola di fair-play’ un’iniziativa importante perché: “I bambini devono essere il nostro punto di riferimento nella vita. Nel percorso della candidatura di Matera a capitale europea della cultura 2019, anche i bambini svolgono e svolgeranno un ruolo importante. Bisognerebbe cercare di guardare attraverso il loro sguardo per capire come possono immaginare la loro città ideale tra qualche anno”.
La pallavolo come mezzo per educare i giovani alunni al rispetto delle regole e allo stare bene insieme. Il binomio sport-senso civico che si sposa bene con i principi della sana pratica sportiva.
“Sono orgoglioso di questa iniziativa – ha spiegato il presidente della Fipav Basilicata, Enzo Santomassimo. La pallavolo, in questo caso, viene utilizzata come strumento per avvicinare i ragazzi ad un modo diverso di concepire l’attività sportiva. In questo senso è importante educare i giovani alunni al fair-play in campo, quando si pratica sport, ma al tempo stesso all’pplicazione delle buone maniere anche nella vita di ogni giorno”.
La presentazione è stata chiusa dal docente, nonché ideatore del progetto, Antonio Iacovuzzi che ha spiegato: “Il progetto ha una forte valenza educativa. In questo caso, la scuola, tramite lo sport, diventa uno strumento di supporto alle famiglie per l’educazione dei propri figli. I bambini giocano senza che ci sia un arbitro e senza punti, valutando loro stessi la squadra vincitrice, cioè quella più corretta e composta”.