Prospettive dell’olivicoltura lucana attraverso il basso utilizzo di fitofarmaci, nuove tecniche colturali per un prodotto di qualità e a basso costo. Questi i temi di un seminario organizzato oggi a Garaguso dal Dipartimento politiche agricole della Regione Basilicata e dall’Associazione per lo sviluppo della Frutticoltura (Asf) “Biagio Mattatelli”. La realtà olivicola lucana necessita di adeguare le tecniche di gestione con la meccanizzazione aziendale e con una gestione adeguata delle fasi produttive dell’oliveto, attraverso un corretto esercizio agronomico e grande attenzione alle fasi di trasformazione del prodotto per ottenere un olio extravergine di qualità. Nelle relazioni di oggi è stato rilevato come l’olivicoltura della Basilicata sia uno dei cinque comparti basilari per l’economia agricola e assume una notevole valenza di tutela ambientale. Inoltre è la coltivazione arborea più diffusa in Basilicata, infatti contraddistingue il paesaggio rurale, è caratterizzata da fabbisogno di manodopera e da limitate esigenze idriche. In tale contesto le azioni da promuovere dovranno essere orientate verso un consolidamento e un rilancio con la razionalizzazione delle tecniche colturali e il trasferimento delle innovazione tecnologiche. Dovranno essere applicate politiche tese all’aggregazione dei produttori per abbattere i costi di produzione e organizzare la fase di commercializzazione. Per questo motivo risulta improcrastinabile una politica finalizzata alla crescita di un associazionismo evoluto con una cultura d’impresa efficiente che guardi con capacità ai mercati. In tale direzione la programmazione regionale dovrà occuparsi dell’organizzazione della filiera a partire dai produttori ai frantoiani per arrivare ai consumatori. Si tratta di un impegno che deve coinvolgere anche gli studenti, in particolare quelli che si apprestano dopo la maturità a impegnarsi nel settore primario che ha ancora notevoli potenzialità inespresse. Per questo motivo nel corso del seminario si è infine riflettuto sull’esigenza di attuare azioni di formazione, concertate tra Istituti agrari e Regione Basilicata, finalizzate alla specializzazione nel comparto olivicolo-oleario.