Il segretario provinciale F.I.S.I. Antonio Fedele e il segretario regionale FIALS Andrea Bengiovanni in una nota denunciano che l’Azienda Sanitaria Locale di Matera ha “liquidato” il servizio assistenza.
L’Azienda Sanitaria Locale di Matera, con delibera n. 432 del 2 aprile 2014 ha di fatto esautorato il Servizio Assistenza.
Detto servizio è stato immaginato ed attuato dalle norme nazionali e regionali al fine di migliorare le prestazioni da fornire all’utenza mediante l’elevazione delle professionalità e l’aumento dell’autonomia gestionale ed organizzativa di tutti i professionisti delle c.d. Professioni sanitarie: infermieristiche, ostetriche, riabilitative, tecnico sanitarie e tecniche della prevenzione e delle professioni sociali.
La Legge Regionale della Basilicata n. 13 del 5 febbraio 2010 ha previsto la Dirigenza per le cinque macro aree delle professioni sanitarie che a tutt’oggi è parzialmente applicata nelle Aziende Sanitarie regionali.
Infatti a parte la Direzione del servizio infermieristico, manca ancora l’istituzione della Dirigenza di tutte le altre quattro aree delle professioni sanitarie.
L’autonomia degli operatori delle professioni sanitarie è il frutto di numerose battaglie a livello nazionale e regionale che, con un colpo di spugna, l’Azienda Sanitaria Locale di Matera ha deciso unilateralmente di cancellare.
Le materie della riorganizzazione del personale e dei servizi dovrebbero formare oggetto di trattative sindacali, ma la predetta azienda ha fretta di far valere il suo pugno di ferro, ostentato da quando si è insediata l’attuale direzione strategica.
Abbiamo già segnalato all’Assessore alla Salute e al Presidente della Giunta Regionale di Basilicata le continue violazioni delle prerogative sindacali e di alcuni diritti dei lavoratori e, perciò, aspettiamo fiduciosi gli interventi dei titolari del potere di indirizzo politico tesi ad assicurare la correttezza delle relazioni sindacali, che da molto tempo è posta in discussione dalla direzione strategica dell’ASM. E’ evidente che i vertici dell’ASM preferiscono dirigenti sindacali mansueti, il cui ruolo di rappresentanza dei lavoratori dovrebbe concretizzarsi in spasmodiche ed umilianti attese presso l’uscio del potere burocratico e/o di quello politico di loro riferimento.
Per le suddette ragioni le scriventi organizzazioni sindacali, insieme ai lavoratori, stanno predisponendo le opportune forme di lotta (dichiarazione dello stato di agitazione del personale e sciopero) che saranno formalizzate nei prossimi giorni. Ciò sia al fine di ricondurre le relazioni sindacali nell’alveo del rispetto reciproco e della correttezza che per assicurare il giusto riconoscimento del ruolo della dirigenza delle professioni sanitarie.
I lavoratori sono invitati a partecipare in massa alle future azioni di lotta.
Il segretario provinciale F.I.S.I. Antonio Fedele e il segretario regionale FIALS Andrea Bengiovanni