Si è svolta sabato 12 aprile, presso la Casa Cava, l’inaugurazione della mostra di opere realizzata dai ragazzi CLASSI V C-D del Liceo Artistico C. Levi di Matera che hanno affrontato il tema della violenza sulle donne.
La serata è stata occasione per affrontare il purtroppo sempre attuale tema della violenza sulle donne insieme alla Consigliera di Parità, Stefania Draicchio, le rappresentanti dell’Associazione Khalèh e tutti gli intervenuti.
Per gli stessi ragazzi è stata un’esperienza importante, che gli ha permesso, attraverso la partecipazione a conferenze sul tema della violenza sulle donne, la lettura di racconti sulla problematica della condizione femminile e le storie di maltrattamenti, apprese dai mass-media, di fare una profonda riflessione sui casi di sconvolgente violenza che, quotidianamente, nel nostro paese, si consumano ai danni delle donne e delle ragazze anche giovanissime.
“Ognuno di noi, ricorrendo all’espressione pittorica o alla creazione poetica – hanno affermato i ragazzi – ha sentito la necessità di dar voce ai propri pensieri e alla volontà di gridare basta alle sistematiche violazioni della libertà delle donne. Consapevoli che il silenzio e l’indifferenza, verso questo problema, non fa altro che radicare, impunemente, questo stato di cose, è necessario che gli atti di violenza, che a volte sfociano nel drammatico femminicidio, vengano alla luce.”
“Bisogna raccogliere testimonianze, celebrare processi, individuare le relazioni di potere che governano i rapporti di coppia e i rapporti sociali. E’ necessario che tutti i giovani concordi operino una rivoluzione culturale che giunga a sottrarre la donna al dominio maschile e permetterle così di costruire liberamente la propria identità di genere.”
L’evento rientra nel progetto MoodZone #giovani: esperienze in movimento, promosso dall’Associazione Joven di Matera.
Elenco delle opere realizzate
Rossella Tritto in “SEX APPEAL” denuncia l’incessante utilizzo della donna nel processo di mercificazione sessuale, dalle forme e contorni facilmente immaginabili.
Fabrizio Perrone in “FERITE DI DONNA” mette in risalto la violenza fisica ma anche psicologica che la donna subisce (gli stracci di plastica rappresentano le profonde ferite causate dalle percosse sul corpo).
Alessio Topputi in “LA VIOLENZA A COLORI” raffigura una donna rannicchiata la cui esistenza è stata annientata. E’ una donna che non guarda più oltre l’orizzonte e non pianifica più il suo lieto futuro. (I suoi capelli hanno i colori della violenza).
Vittoria Lorusso: “INCAPACI” manifesto di denuncia
Doriana Guida in “MI GUARDO ALLO SPECCHIO” celebra una donna che si guarda allo specchio e vede la sua interiorità scheggiata dalla falce oscura della violenza che ha devastato e umiliato il suo cuore.
Piervito Aresta in “IL LIVIDO” raffigura l’orrore dell’attimo subito dopo la violenza fisica.
Licia Montemurro in “IMPRIGIONATA” denuncia la donna vittima delle violenze subite non solo in ambito familiare ma anche nel più vasto contesto sociale.
Rosanna Mazzoccoli: manifesto di denuncia
Ferrara Ilaria in “Prigioniera” mette in evidenza una donna che ha perso la sua libertà poiché piombata nella prigionia del suo uomo carnefice che ha soffocato in Lei tutta la forza di lottare.
La mostra, nella quale sono presenti le foto di Claudia Venezia, Terry Cotugno e Brunella Digregorio dell’Ass. Khaleh, rimarrà in allestimento a Casa Cava fino al 15 maggio 2014.