Nelle sale provinciali consiliari in via Ridola a Matera il 16 aprile e in Piazza Mario Pagano a Potenza il 17 dalle 9 alle ore 16.30 si svolgeranno due importanti appuntamenti del progetto FEI S.O.C.I.A.L. S.P.R.E.A.D. Sussidiarietà Orizzontale e Cittadinanza in Ambito Locale per stimolare la Partecipazione, la Rappresentanza e l’Auto Determinazione, co-finanziato dall’Unione Europea, Fondo Europeo per l’Integrazione dei Cittadini di Paesi Terzi 2007 -2013 Azione 7 – Progetto 103781.
Le giornate sono incentrate sui GrIS, gruppi immigrazione e salute e saranno condotte da Salvatore Geraci, medico, dal 1986 impegnato presso il Poliambulatorio per immigrati della Caritas Diocesana di Roma, Presidente della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni e attualmente coordinatore delle Unità Territoriali GrIS e Maria Edoarda Trillò, pediatra e membro del direttivo del GrIS Lazio.
I GrIS nati nel 1995 a Roma, a cura della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM) sono una risposta alla mancata tutela della salute degli immigrati, in quegli anni. Sono un modello di inclusione per i migranti, perché favoriscono l’accesso alle strutture sanitarie richiamando le Istituzioni a farsi carico del diritto alla salute. Sono “spazi” di riflessione sull’evoluzione dei sistemi sanitari nel mondo globalizzato, sulla sussidiarietà, sui modelli di welfare e sulla salute di richiedenti asilo, rifugiati, vittime di tortura e di tratta. Sono occasione di incontro fra gli attori dell’azione sociale e un laboratorio di “modelli assistenziali innovativi” in cui si mette a confronto il “pubblico” e il “privato sociale”, con la condivisione del patrimonio comune di “buone pratiche”, lo sviluppo di percorsi comuni di riflessione sulle aree critiche della salute dei migranti e la elaborazione di progetti di cooperazione. L’obiettivo è che ogni Regione italiana costituisca un GrIS che diventa il nodo di una rete nazionale.
Il progetto S.O.C.I.A.L. S.P.R.E.A.D. fa risorsa di quanto già realizzato con il FEI Aesculapius e mira al rafforzamento della cooperazione fra Istituzioni e associazionismo, per un cambiamento dal basso del sistema socio sanitario della Basilicata. Attraverso azioni di formazione e sensibilizzazione degli operatori sociali e sanitari ma anche di tutta la Comunità istituzionale, dei cittadini lucani e immigrati, punta alla messa a sistema dell’accoglienza e della cura dei migranti che sempre più numerosi arrivano nella Basilicata, anche per effetto dei molti progetti finanziati per la rete Sprar a favore di richiedenti asilo e rifugiati.
Capofila di S.O.C.I.A.L. S.P.R.E.A.D. è la Provincia di Potenza e partner la Provincia di Matera, che si è avvalsa della preziosa collaborazione dell’Ageforma, l’associazione Tolbà e la cooperativa Punto & a Capo.
Il Progetto è suddiviso in quattro grandi azioni: “ospedali aperti”, negli Ospedali San Carlo di Potenza, IRCCS-CROB di Rionero in Vulture, Madonna delle Grazie di Matera, Policoro, Lagonegro e Villa d’Agri con interventi, per i primi due moduli, di Elena Spinelli accreditata dal Consiglio Nazionale OAS come Formatrice e docente di Metodi e tecniche del servizio sociale e Marcella Cavallo, psicologa e psicoterapeuta specializzata nella Scuola Interattivo-Cognitiva di Padova; “medicina transculturale“ presso l’Ageforma di Matera con Marcella Coccia, esperta in immigrazione, conduttrice di gruppi e mediatore familiare, Adela Gutierrez psicologa e mediatrice interculturale e Natale Losi, psicoterapeuta familiare, antropologo-medico e sociologo; “GrIS” e avvio delle informazione e della fattibilità de “La consulta regionale sull’immigrazione” nelle città di Matera e Potenza.
Molte azioni del progetto S.O.C.I.A.L. S.P.R.E.A.D. sono possibili grazie alla disponibilità delle Aziende ospedaliere e sanitarie.
Apr 14