Riceviamo e pubblichiamo la nota del Comitato No Inceneritore Mento sul cemento relativa agli esiti della discussione nel consiglio comunale rispetto alla petizione popolare.
Un pavido Consiglio Comunale contro il volere della città: ignorata la petizione popolare
Il Consiglio Comunale ha deciso di non decidere, con atteggiamento pavido e sprezzante della volontà popolare. Dopo oltre quattro ore di intensa discussione, infatti, nell’assemblea di mercoledì 16 aprile il Consiglio Comunale ha disinvoltamente accantonato, senza avere il coraggio di votarla, la petizione promossa dal Comitato No Inceneritore MentoSulCemento contro la trasformazione dell’impianto Italcementi di contrada Trasanello in un vero e proprio inceneritore che bruci 60.000 tonnellate di rifiuti all’anno. È evidente quindi che la massima istituzione cittadina non è più espressione del comune sentire, se oltre 2100 firme di cittadini materani non sono bastate.
E così, con uno scontatissimo giochetto di infimo livello politico, è stato invece approvato a maggioranza un ordine del giorno elaborato e presentato dal Partito Democratico (davvero può ancora chiamarsi così?…) che non recepisce neanche una delle richieste contenute nella petizione. I consiglieri non hanno avuto neanche il coraggio di dichiarare espressamente il territorio comunale di Matera “libero dall’incenerimento dei rifiuti”, si sono limitati ad auspicarlo. Sono solo quattro i consiglieri che hanno votato contro l’odg PD: i civici Manuello, D’Andrea e Vizziello insieme a Morelli dell’IDV.
Da questa incredibile determinazione, così come dall’incredibile contenuto di alcuni interventi dei consiglieri, dell’Assessore Rivelli e del Sindaco Adduce nel corso della discussione, emerge un inquietante interrogativo: contano di più gli interessi (puramente economici) di un privato che il bene dei cittadini, in questo caso il bene primario, la salute?
Il Comitato invita i materani a verificare direttamente il comportamento dei loro eletti e dei loro amministratori guardando con pazienza ed attenzione la registrazione della seduta del Consiglio all’indirizzo http://noinceneritorematera.blogspot.it/2014/04/blog-post.html .
E poi, come ha ricordato il consigliere Manicone nel corso del dibattito – compreso lo stesso Sindaco che però deve aver subito cambiato idea – il territorio di Matera, patrimonio UNESCO dal 1993 e candidato a rappresentare la cultura europea nel 2019, assolutamente non si presta a ogni tipo di attività che metta in pericolo la sua stessa integrità e vanifichi l’impegno di tanti operatori che promuovono da anni la cultura e il turismo creando tanti veri posti di lavori nell’ambito di un’economia pulita e che ha ancora amplissimi margini di sviluppo.
Ora che è lampante ed inequivocabile l’intenzione di fare del cementificio un vero e proprio inceneritore alle porte di Matera, la battaglia civica si farà ancora più intensa. Il Comitato continuerà a raccogliere firme e ad essere presente non solo in Piazza Vittorio Veneto col suo banchetto in tutti i fine settimana, ma continuerà l’opera di informazione e sensibilizzazione rione per rione, condominio per condominio, casa per casa. E marcare così ancor di più il distacco, ormai insanabile, tra il Palazzo di città e i cittadini materani.
Che ora pretendono di NON aver PAURA, ma di respirare ARIA PURA.
L’intervento dell’ass. all’ambiente non lo ascoltato, era poi troppo,ma se è già pronto ad andare al TAR di Ferrandina? come è possibile che anche lui sia sceso dal treno e la DISCARICA!!
Forza ragazzi!