VENERDI’ DI PASSIONE PER CATTOLICI SUL CALVARIO DEI POVERI CRISTI E DENTRO IL PALAZZO DELLA REGIONE
Peppino Potenza, segretario regionale DC-Libertas Basilicata
Mentre nell’aula del Consiglio Regionale di viale Verrastro (il primo presidente della Regione si rivolterebbe nella tomba) andava in onda l’ennesimo cattivo esempio dell’impegno politico di una parte dei cattolici del centrosinistra, in contemporanea a poche centinaia di metri, si è ripetuto “Sul Calvario dei poveri cristi”. E’ quanto sostiene Peppino Potenza, segretario regionale DC-Libertas Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Credo sia questa la più nitida fotografia del venerdì di passione 2014.
Per i cattolici impegnati in politica ci sono esempi concreti di impegno civile che ci vengono specie dai giovanissimi scout e da parroci in prima fila a dare risposte alla povertà. Il tema della riflessione di questa Pasqua, non è un caso, è l’ “Evangelii Gaudium” di Papa Francesco, l’esortazione apostolica scritta al termine dell’Anno della Fede, uno testo estremante ricco che sintetizza bene i temi testimoniati dal Papa nel suo primo anno di pontificato. Tra questi un’attenzione speciale dedica a chi ha il compito di amministrare la cosa pubblica: vi si legge, ad esempio, che “la politica – tanto denigrata – è una vocazione altissima, è una delle forme più preziose della carità, perché cerca il bene comune”. E su questa linea Papa Francesco scrive ancora, con il suo stile sorprendente: “ Prego il Signore che ci regali più politici che abbiano davvero a cuore la società, il popolo, la vita dei poveri. E’ indispensabile che i governanti e il potere finanziario alzino lo sguardo e allarghino le loro prospettive, che facciano in modo che ci sia un lavoro degno, istruzione e assistenza sanitaria per tutti i cittadini”.
E il Papa indica anche una strada da percorrere in questo servizio così complesso: “E perché non ricorrere a Dio affinché ispiri i loro piani? Sono convinto che a partire da un’apertura alla trascendenza potrebbe formarsi una nuova mentalità politica ed economica che aiuterebbe a superare la dicotomia assoluta tra l’economia e il bene comune sociale”.
Dal nostro piccolo osservatorio politico abbiamo salutato con favore l’istanza di rinnovamento che è venuta da Marcello Pittella chiamato ad interpretare i bisogni di cambiamento e di confronto con l’area cattolica moderata interpretando il nuovo modo di fare politica. Gli elettori cattolici sono stati determinanti nel successo della sua proposta e si è riaccesa la speranza del mondo cattolico per creare le condizioni di una Basilicata più solidale, più vicina al disagio sociale delle famiglie, degli anziani, dei poveri, dei giovani senza lavoro. Ma adesso non si producano concenti delusioni. I cattolici nei partiti presenti in Consiglio Regionale prendano sulle spalle la Croce dei “poveri cristi”. Vogliamo continuare a confidare nelle capacità di Marcello Pittella soprattutto per tenere sempre aperta la porta del dialogo con i cattolici e l’area moderata che sono elementi essenziali per quella svolta promessa fondata principalmente su pari opportunità e meritocrazia per le giovani generazioni.
“Siate indipendenti. Non guardate al domani, ma al dopodomani”. Sono parole di Aldo Moro in una lettera a Zaccagnini durante la sua prigionia. Quasi un monito per rafforzare l’impegno dei cattolici (in qualsiasi partito militino) contro trasformisti e giocatori di partite con destini personali sulla pelle dei “poveri cristi”.