“Le notizie dal Ministero del Lavoro del decreto di cigs per circa 2.400 lavoratori del gruppo Natuzzi, con copertura al 15 ottobre prossimo, e della conferma del percorso indicato dallo stesso Gruppo Natuzzi per il ritorno nel polo murgiano di produzioni trasferite all’estero, rasserenano il clima delle festività per le famiglie di lavoratori dell’importante comparto industriale appulo-lucano. Ma non dobbiamo accontentarci e tutti – istituzioni, sindacati, governo, parlamentari italiani ed europei – lavorare perché nessun operaio resti a casa e, contestualmente, per il rilancio del mobile di qualità made in Italy”. E’ quanto afferma il segretario nazionale di Italia dei Valori Ignazio Messina che aggiunge: “solo qualche giorno fa a Strasburgo abbiamo compiuto un passo importante verso la tutela della qualità e dell’eccellenza del comparto manifatturiero italiano. Si tratta dell’approvazione da parte del Parlamento Europeo del pacchetto di misure che introduce l’obbligo del “Made in” sui prodotti manifatturieri commercializzati nel mercato comunitario, un potente strumento in favore delle imprese, ma anche dei consumatori, che si avvantaggeranno di un mercato più trasparente. Non si sottovaluti che le produzioni di qualità del polo murgiano del salotto – continua Messina – sono tra quelle del made in Italy più esposte alla concorrenza illegale di altri Paesi extra Ue, mentre come testimoniano i numeri del Salone del Mobile di Milano, l’export dell’arredo italiano è cresciuto nel 2013 del 2,5%. E’ con le vendite all’estero che alcune aziende fanno la maggior parte del fatturato: in media il 60% del fatturato dipende dalle esportazioni, una quota ancora più consistente rispetto agli anni precedenti.
E’ stata dunque una battaglia serrata quella condotta dall’Italia nelle sedi europee per difendere l’obbligo di indicazione di origine e il suo inserimento nel Regolamento comunitario sulla sicurezza dei prodotti destinati ai consumatori. Il risultato di oggi è frutto di un intenso lavoro che noi dell’IdV, insieme alle altre delegazioni italiane, abbiamo portato avanti con impegno, nonostante la forte opposizione di paesi come la Germania, e questo è per l’Italia motivo di ulteriore soddisfazione. Il nostro obiettivo è garantire alle imprese manifatturiere una più equa competitività e ai consumatori la tutela del diritto a riconoscere i prodotti che acquistano. Intanto vigileremo perché il Gruppo Natuzzi – conclude Messina – mantenga gli impegni assunti al tavolo del MSE con i sindacati per il rientro quanto prima nell’area murgiana di alcune attività delocalizzate da tempo in Romania”.
Apr 19