“L’afflusso di turisti a Matera per il ponte di Pasqua deve incoraggiare gli operatori del settore a continuare ogni sforzo per accrescere la qualità dell’ospitalità e dei servizi. Alle istituzioni invece spetta il compito di accompagnare le iniziative di imprenditori ed associazioni ed investire nel turismo e nella cultura in maniera più efficace specie in termini di programmazione”. E’ il commento, in una nota congiunta, di Michele Grieco dirigente regionale di IdV, nonchè assessore provinciale di Matera e Maria Luisa Cantisani, segretaria regionale IdV.
“I primi dati di presenze ed arrivi che testimoniano come la città di Matera sia stata la meta preferita di tantissimi visitatori nei giorni di Pasqua e Pasquetta, anche in rapporto agli stessi dati di altre città italiane d’arte da molti più anni tradizionali mete delle vacanze di Pasqua, è la riprova – continuano i dirigenti di IdV – che avevamo visto giusto nel proporre e sostenere il trasferimento dell’APT a Matera, così come si appresta a fare il Consiglio Regionale. La Città dei Sassi è di fatti il punto di partenza di un viaggio turistico-culturale in tutta la Basilicata, che si estende sino ai castelli del Vulture-Melfese e alle altre bellezze artistico-monumentali della regione, dotandosi, ovviamente, di servizi e strutture, che possono certamente dare lavoro e opportunità a molti lucani. E’ il turismo culturale che meglio degli altri segmenti turistici regge meglio alla crisi. Presso il DICEM dell’UNIBAS è attivo un corso di laurea specialistica in scienze del turismo. Siamo convinti – sostengono Grieco e Cantisani – che valorizzando queste potenzialità, tanti giovani possono trovare il loro futuro nel territorio in cui sono nati, senza contribuire a quella emorragia di risorse giovanili e fuga di cervelli che vede la Basilicata sempre più terra e patria abbandonata dalla risorsa principale di un territorio ovvero la risorsa umana. I prossimi passi da compiere riguardano il sostegno alle iniziative a favore di Matera Capitale Europea 2019 e per questo condividiamo la proposta di una Fondazione insieme ad un nuovo finanziamento regionale e i progetti da candidare nel nuovo FESR 2014-2020”.