Un incontro istituzionale con i vertici della Casa Divina Provvidenza per affrontare le questioni del Don Uva. La Fials ieri ha preso parte al vertice con il Commissario avv. Cozzoli, direttore Generale Di Bari e tutte le organizzazioni sindacali presenti nella trattura potentina.
“Il Commissario ha prospettato una riduzione dei contratti di solidarietà parziale che riguarda alcune figure professionali. Pari a zero per gl infermieri professionali. Al 50 per cento OSS. invariate le altre figure. Una proposta che sembrebbe avere comunque effetti non positivi. Ed è per questo che La Fials – hanno detto i segretari provinciali Latronico e Sagaria – ha rigettato tale proposta perché ha ritenuto illegittimi i contratti di solidarietà perché l’attuale pianta organica della CDP di Potenza è addirittura al di sotto dei livelli essenziali minimi previsti dalla normativa vigente.Ma non è tutto. Ad oggi non vengono sostituite le figure professionali di assistenza in maternità o malattia peggiorando ulteriormente le condizioni lavorative di chi è costretto a sobbarcarsi di ulteriore aggravio lavorativo con grave ripercussione psico-fisico”.
Per la FIals ” la Regione Basilicata deve farsi carico -così come previsto dalla legge approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale -del fitto di ramo di azienda. Ed allora chiediamo gli atti ufficiali relativi ai benefici economici derivati dai pensionamenti, della mobilità e dei contratti di solidarietà ad un anno di distanza della effettuazione.
Urge, pertanto, una fotografia attuale del rapporto pazienti-personale occupato perché sembrerebbe che attualmente non siano garantiti i livelli minimi di assistenza (lea)”.