Saranno gli studenti i protagonisti della Festa dell’Europa in programma il 9 maggio. Il Comitato Matera 2019, infatti, ha organizzato uno straordinario momento collettivo che servirà a parlare di cultura, a riflettere sull’Europa, ma anche e soprattutto a “mettere le mani in pasta” nel percorso di candidatura come processo condiviso e aperto a tutta la comunità.
Circa mille ragazze e ragazzi provenienti dalle scuole di Matera e dal resto della regione accompagnati dai loro docenti e dalle loro famiglie arriveranno in piazza San Pietro Caveoso per partecipare all’iniziativa organizzata insieme al biscottificio Di Leo al termine della prima fase del concorso “Porta la tua scuola nel 2019” lanciato il 19 febbraio scorso.
Infatti, venerdì saranno resi noti i nomi delle scolaresche che hanno vinto i laboratori creativi durante i quali, grazie alla collaborazione di alcune associazioni, saranno realizzati alcuni lavori che, a settembre, saranno esposti in una mostra che comincerà durante la festa di “Materadio – la Festa di Rai Radiotre” e rimarrà aperta fino al 31 ottobre.
Sono state più di trenta le scuole che nei mesi di marzo e aprile hanno partecipato al concorso “Porta la tua scuola nel 2019” voluto dal Comitato Matera 2019 e dal biscottificio Di Leo. Con la collaborazione dei loro docenti hanno realizzato disegni ed elaborato temi prendendo spunto dal dossier di candidatura. Una giuria ne ha scelte 15 che ora lavoreranno insieme ad alcune associazioni del territorio per realizzare nuovi materiali, nuove idee nelle scuole e nei quartieri della città.
La mattina della festa dell’Europa inizierà alle 10.30. Gli studenti saranno accolti da un’attività di animazione. In particolare, Di Leo ha messo a loro disposizione la pasta per preparare i biscotti e i ragazzi e le ragazze si cimenteranno, aiutati da alcuni pasticcieri, con la pasta provando a realizzare il biscotto più grande del mondo. Durante la giornata sarà possibile degustare la nuova linea di biscotti che l’azienda materana ha realizzato ispirandosi alla tradizione del territorio; si chiamano ‘I Caveosi’, sono ispirati al tipico ‘sasso caveoso’ di Matera e realizzati con olio extravergine d’oliva lucano, vino bianco Igp Basilicata, gocce di cioccolato e mandorle.
La mattinata sarà guidata dal cabarettista Dino Paradiso, che intervisterà i ragazzi, i docenti e le associazioni culturali chiamate a collaborare al progetto; ci sarà spazio anche per raccontare il cammino della candidatura di Matera a Capitale europea della Cultura e ad illustrare l’importanza della “filiera corta” e di un’alimentazione sana.
Festa dell’Europa il 9 maggio, nota Silvana Arbia (L’Altra Europa con Tsipras)
“Dobbiamo renderci conto che l’Europa non è solo quella inaccettabile delle banche e del monopolio dei gruppi di potere, contro cui bisogna battersi, ma anche altro”.
La Festa dell’Europa del 9 maggio vuole rafforzare la conoscenza dei numerosi diritti, spesso trascurati o del tutto ignorati, che derivanodalla cittadinanza europea.
Il 9 maggio 1950, Robert Schuman, ministro del governo francese, presentava la proposta di creare un’Europa organizzata, indispensabile al mantenimento di relazioni pacifiche fra gli Stati che la componevano. La proposta, ricordata come “dichiarazione Schuman”, è a tutti gli effetti l’atto di nascita dell’Unione europea. Attorno a questa data simbolica ogni anno si celebra la Festa dell’Europa.
E’ una buona occasione per tutti di recuperare la consapevolezza di essere cittadini europei, per informarsi sull’unica istituzione dellaUE eletta direttamente, per rendersi conto di come gli organismi comunitari salvaguardano gli interessi finanziari dei cittadini, per capire, ad esempio, l’utilità della Corte di giustizia dell’Unione europea, cui spetta il compito di rivedere la legislazione emanata dalla istituzioni europee, garantire il rispetto dei trattati da parte degli Stati membri e interpretare il diritto dell’UE su richiesta dei tribunali nazionali, o scoprire le funzioni del Comitato delle regioni, che opera per fare in modo che la legislazione della UE tenga conto della prospettiva locale e regionale.
La Festa dell’Europa serve a ricordare ai cittadini europei la presenza di una figura importante nel contesto di una società sempre più tecnologica, ma anche tanto esposta alle intrusioni, che è il Garante europeo della protezione dei dati, che protegge le nostre informazioni personali .Insomma, informarsi per capire a chi possiamo rivolgerci in caso di problemi, personali o di una comunità intera. Penso così al Mediatore europeo, che indaga sulle denunce contro istituzioni, organi, uffici e agenzie UE e tratta le denunce da parte di cittadini, imprese le organizzazioni dell’Unione, contribuendo a scoprire casi di cattiva amministrazione, ovvero casi in cui istituzioni, organi, uffici e agenzieabbiano infranto la legge, non abbiano rispettato i principi della corretta amministrazione o abbiano violato i diritti umani.
La ricorrenza del 9 maggio propone nelle nostre città una serie di iniziative ed incontri dedicati all’Unione europea e ai suoi valori per favorire una cittadinanza europea più consapevole: bisogna approfittarne, è importante partecipare per conoscere. Dunque, identità e partecipazione, perché dobbiamo renderci conto che l’Europa non è solo quella inaccettabile delle banche e del monopolio dei gruppi di potere, ma anche altro.
Le regioni del Sud dell’Italia, i cittadini di quei territori, hanno estremo bisogno di essere al corrente di tutte le possibilità che la UE mette a disposizione per difendere i diritti singoli e associati. E ancora di più è importante la consapevolezza dei nostri diritti nelle areemeridionali maltrattate dalla criminalità, violentate dagli affari che ruotano attorno alla gestione dei rifiuti, offese dal cattivo governo della cosa pubblica e da una concezione politica ancora tanto sfacciatamente familistica.
Nel Sud dove si deve ancora chiedere al politico di turno per ottenere il lavoro e dove si muore perché l’ambiente viene “legalmente” avvelenato, il 9 maggio non può essere una data qualsiasi delcalendario, ma uno dei giorni che deve rivelarsi utile per opporci a chi ci tiene lontano dall’Europa delle opportunità e dello sviluppo vero e giusto.