Ignazio Messina, segretario nazionale IDV, in una nota commenta gli arresti eccellenti e auspica che la legalità torni al centro della politica. Di seguito la nota integrale.
Hanno sacrosanti motivi di indignarsi quanti in questi giorni registrano la mancata indignazione della società civile di fronte alla nuova stagione di grandi scandali. Io penso invece, con un senso di grande allarme, che l’arresto di Scajola, di alcuni esponenti di Infrastrutture Lombarde e dell’Expo, ci fa tornare indietro, a piu’ di 20 anni fa, quando con l’inchiesta di ‘Mani Pulite’ si mettevano in luce gli intrecci e le ombre all’interno dei palazzi del potere.
Mi sono svegliato una mattina e non ho capito se ero nel 2014 o nel 1992. Siamo in piena tangentopoli, i nomi sono gli stessi: Gianstefano Frigerio arrestato per l’Expo insieme a Primo Greganti significa che il vizio non si perde. Scajola, così come non si è accorto che gli avevano pagato la casa, dirà che non si è accorto che Matacena era stato condannato con sentenza passata in giudicato per concorso esterno in associazione mafiosa. Non è un Paese normale il nostro dove ci troviamo dopo 15 anni ancora a parlare delle stesse cose con le stesse persone. La legge non è andata avanti, dopo gli arresti si è ripristinato lo stesso sistema di corruzione, siamo in piena Tangentopoli.
Ogni giorno dunque siamo bombardati da notizie di arresti e di indagini che coinvolgono anche nomi importanti, a spregio di una crisi che strozza i cittadini. Certamente arresti di questo tipo ci rincuorano perche’ significa che stiamo lavorando bene per spezzare segreti e cancellare macchie importanti di illegalita’, ma ci piacerebbe vivere in un’Italia in cui gli uomini e le donne siano incorruttibili e moralmente integri senza cedere. Invece siamo nel Paese in cui Berlusconi, condannato, fa comizi elettorali in tv e si dice ‘addolorato’ rispetto all’arresto. Se questi sono gli esempi, cosa possiamo aspettarci? Niente corone d’alloro per salvare nessuno e viva la giustizia. Italia dei Valori è dalla parte dei magistrati non come Grillo. Oggi Grillo fa il difensore dei magistrati, ma è lo stesso Grillo che ha detto ‘questi magistrati mi fanno paura?’. Le sentenze si possono anche discutere e noi lo facciamo, ma sempre con grande rispetto.
Noi di Italia dei Valori – che crediamo che l’antidoto migliore all’assuefazione dalle notizie di arresti eccellenti sia la mobilitazione dei cittadini – rafforziamo il nostro impegno sulla legalità continuando l’iniziativa intrapresa con la proposta di legge di iniziativa popolare su beni confiscati alla mafia. Lo facciamo nel giorno dell’anniversario dell’assassinio di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia il 9 maggio del 1978. I trent’anni per l’assegnazione della casa, confiscata a Badalamenti, al Centro Impastato, inoltre, devono far riflettere ed essere l’occasione per parlare di beni confiscati e della proposta di cui ci stiamo facendo portavoce per ribadire che, solo aggredendo il patrimonio mafioso con mezzi efficaci, si puo’ avviare un percorso sano e concreto per estirpare il fenomeno. E’ solo facendo chiarezza su quel periodo storico, sui responsabili che hanno animato quei decenni del nostro Paese, fino a portarlo all’attuale collasso, che potremo dire davvero di aver fatto qualcosa.
W la Trottola su tangenti Expo, Sergio Laterza: “Hanno appena cominciato a scoprire qualcosa, chissà cosa ne verrà fuori, li stanno portando tutti a San Vittore, il carcere di Milano è già stracolmo.
Nella speculazione edilizia fatta sull’Expo ho pensato che avrebbero fatto
bene anche ad ampliare San Vittore e l’ho portato in alto vista la vocazione di Milano a città internazionale con i grattacieli”.