Cresce tra gli imprenditori e i professionisti lucani l’esigenza di acquisire informazioni specialistiche sulla Proprietà Industriale e su come tutelare le proprie “invenzioni”. L’Ufficio Assistenza Brevettuale di Basilicata Innovazione continua il ciclo di incontri sul tema per dare risposta: è in programma infatti un doppio appuntamento, lunedì 12 e martedì 13 maggio, ore 16.30, rispettivamente presso le proprie sedi di Potenza (C.da Tora Centomani, 11) e di Matera (Via Don Minzoni, 10), un seminario sulla tutela del software, rivolto agli imprenditori e i professionisti lucani del settore ICT. L’incontro è organizzato con la collaborazione dell’AIDB – Associazione Italiana Documentalisti Brevettuali e vedrà la partecipazione della Camera di Commercio di Potenza, con cui si chiuderà a breve, assieme all’ente camerale di Matera, un accordo di collaborazione tra Basilicata Innovazione e l’ufficio “Marchi e Brevetti”. Il seminario ha l’obiettivo di scardinare convinzioni errate sul tema della tutela del software, concentrandosi su un concetto ben preciso: il software è tutelato dal diritto d’autore (legge n. 633 del 22 Aprile 1941) ed è brevettabile. A prendere la parola, l’ing. Marco Camolese, consulente in Proprietà Industriale, che, attraverso esempi pratici, entrerà nei dettagli del come e quando un software è brevettabile, ovvero quando può essere inteso come nuova soluzione tecnica, in grado di risolvere in maniera inventiva, e quindi non ovvia rispetto allo stato dell’arte, un problema tecnico. Quali sono le caratteristiche di un software brevettabile di cui, secondo la legge sul diritto d’autore, può essere protetto il codice sorgente (codice-linguaggio con cui è sviluppato). Si parlerà inoltre dei diritti morali e di utilizzazione economica riconosciuti all’autore del software, delle licenze esistenti in materia e che distinguono le varie tipologie del software: freeware (copiato ed utilizzato liberamente, previo consenso dell’autore sull’utilizzo del codice sorgente), shareware (si distingue dal precedente per limiti temporali o funzionali di utilizzo), pubblico dominio o libero (per i quali l’autore concede ogni diritto) e open source (con codice sorgente aperto, di cui è consentita la copia, la modifica e la vendita), spesso considerati “opere collettive” e, come tali, tutelabili ai sensi dell’art. 10 della legge sul diritto d’autore. E molto altro, anche grazie all’ampio spazio dedicato al dibattito e alle richieste di chiarimento. Per informazioni: Ufficio di Assistenza Brevettuale Raffaella De Stefano, raffaella.destefano@basilicatainnovazione.it – 0971.1800515 Maria Rosaria Santini, mariarosaria.santini@basilicatainnovazione.it – 0971.1800514
Mag 11