“Il tasso di crescita in provincia di Matera delle imprese under 35, vicino al 10% annuo, con un peso delle stesse imprese giovanili che sfiora il 12% sul totale delle imprese, tra il più consistente tra le province italiane, è un incoraggiamento per i giovani a credere nell’autoimprenditoria come opportunità per superare la condizione di disoccupazione. Ma attenzione: le 2.575 imprese under 35 iscritte alla Cciaa di Matera hanno bisogno di sostegni per il credito, la consulenza nei settori del marketing e dei mercati, servizi di accompagnamento, altrimenti le difficoltà di reggere alla crisi potrebbero diventare insopportabili”. A sostenerlo, in una nota congiunta, il dirigente regionale di Italia dei Valori, nonché assessore provinciale di Matera (con delega ai Centri per l’Impiego) Michele Grieco e la segretaria regionale Maria Luisa Cantisani.
“Dopo la firma da parte della giunta regionale della convenzione con il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sul Programma ”Garanzia Giovani” ed avviare l’impiego di 17milioni di euro – aggiungono i dirigenti di IdV – è sempre più urgente adeguare i servizi di orientamento offerti dai Centri per l’Impiego della regione. L’European Youth Guarantee e’ un’opportunita’ importantissima non solo per le giovani generazioni in cerca di prima occupazione, ma per quanti hanno perso il lavoro e – continuano Grieco e Cantisani – se non si potenziano i servizi per l’impiego, che sono i centri operativi di tutto il sistema, si rischia di non dare alcuna possibilità agli sforzi che si stanno realizzando anche a livello regionale. Per questa ragione – ricorda l’assessore Grieco – ho sollecitato da tempo un’attenzione politico-istituzionale adeguata ad invertire la tendenza che fino ad oggi ha condizionato il buon funzionamento dei Centri per l’impiego e cominciare ad investire in strumenti e risorse umane. La Giunta Regionale inoltre è chiamata ad affrontare per tempo le ripercussioni del disegno di legge sulle Province, che non assegna con chiarezza le funzioni attualmente delegate alle politiche per l’impiego alle Province”.
Cantisani, sottolinea, in tema di lavoro, che “il progetto di IdV si chiama sbloccalavoro perché vogliamo sbloccare questa situazione di blocco istituzionale. Se fossero approvate le nostre proposte si metterebbe in modo l’economia del nostro Paese, che inesorabilmente è ferma, e le casse dello Stato potrebbero recuperare 100 miliardi di euro. Noi abbiamo delle proposte chiare e concrete ed indichiamo, infatti, da dove reperire le risorse finanziarie. Per esempio occorre vendere immediatamente i beni confiscati ai mafiosi. Si pensi che nelle casse dello Stato giacciono circa 80 miliardi di euro in titoli e beni immobili e non si capisce perché questo governo preferisca continuare a prendere denaro dalle tasche degli italiani, piuttosto che vendere i beni confiscati ai mafiosi. In secondo luogo è fondamentale promuovere una vera lotta all’evasione. Si pensi per esempio ai fondi portati illegalmente in Svizzera. Ancora, è urgentissimo intervenire con aiuti concreti alle PMI, soprattutto giovanili e femminili, del terzo settore, della cooperazione sociale, per incentivare con crediti d’imposta strutturali gli investimenti per la R&S e per il processo produttivo, incrementando così la produttività dell’impresa”.
Mag 12