La marcia della Fedelissima fa tappa a Matera. Cerimonia in municipio L’Istituto nazionale del Nastro Azzurro, in occasione del 200° anniversario della costituzione della Benemerita ha organizzato “La marcia della Fedelissima” con la quale l’azzurro Michele Maddalena sta percorrendo tutta l’Italia per recarsi in visita nelle città che hanno dato i natali alle Medaglie d’Oro al valor militare all’Arma dei Carabinieri. La marcia farà tappa a Matera in onore del Maggiore Rocco Lazazzera a cui è intitolata la Caserma del Comando provinciale dei Carabinieri. La cerimonia si terrà giovedì 15 maggio, alle ore 17, nella sala Giunta “Nelson Mandela”, al sesto piano del municipio.
Nella ricorrenza del bicentenario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, la Presidenza Nazionale dell’ “Istituto del Nastro Azzurro” (associazione fra combattenti decorati al valor militare), accogliendo la proposta del maratoneta azzurro Michele Maddalena, classe 1940, di Formia, iscritto della Federazione Provinciale di Latina, ha inteso ricordare l’evento con una sorta di “pellegrinaggio”, attraverso i luoghi in cui i Carabinieri hanno scritto pagine di storia, visitando diversi centri natali di Carabinieri decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare, ed alcune delle località in cui i militari dell’Arma dei Carabinieri hanno subito il martirio, da Grenoble al Passo del Predii, dal Passo di Piazza a Teverola, dalle Fosse Ardeatine a Palidoro.
Michele Maddalena, non nuovo a queste iniziative, è partito dalla Sardegna lo scorso 10 aprile, e nel suo itinerario lucano giovedì 15 maggio alle 11:30 farà tappa a Miglionico, nei pressi del Monumento ai Caduti, e proseguirà a piedi verso Matera, ove giungerà alle ore 17:00 circa, passando per il Comando Provinciale Carabinieri e fermandosi presso il Municipio ove, nella sala “Nelson Mandela”, alla presenza del Sindaco, sarà commemorato l’illustre concittadino pluridecorato di tre guerre Maggiore Rocco Lazazzera, originario di Matera e caduto sul fronte greco, durante il secondo conflitto mondiale.
Rocco Lazazzera nacque nel 1898 a Pisticci (alcune fonti riportano erroneamente Calatafimi), visse a Matera, e morì a Klisura nel 1941.
Letterato, giornalista, combattè nella prima guerra mondiale, in Africa nel 1935 e in Albania nel 1941 e gli furono conferite medaglie di bronzo, croci di guerra, cinque medaglie d’argento e, infine, gli fu concessa alla memoria la medaglia d’oro al valor militare. Morì in combattimento il 14 aprile 1941, sul fronte greco-albanese, col grado di Maggiore dei Carabinieri. La sua salma fu tumulata nel Cimitero militare di Quota 371 (Barat).
Motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare
«Combattente di tre guerre, più volte decorato al valor militare, destinato ad un comando di grande unità impegnata in aspra campagna, si prodigava diuturnamente nel servizio dell’ Arma ed in altri di collegamento che volontariamente assumeva con le truppe, svolgendo opera preziosa di informazione, di incitamento e di fede. Trovatosi in prossimità di un battaglione che aveva perduto il suo comandante, ne assumeva spontaneamente il comando, e lo conduceva brillantemente all’attacco di un forte trinceramento, che raggiungeva per primo. Contrattaccato da forze preponderanti, era l’anima della fiera resistenza e malgrado le forti perdite, manteneva il possesso della posizione. In previsione della fase controffensiva della campagna, chiedeva insistentemente ed otteneva di costituire e comandare un battaglione d’assalto, di cui con opera vibrante di entusiasmo patriottico e di altissimo spirito militare, formava uno strumento saldissimo di sicura vittoria. Alla vigilia dell’azione, mentre a pochi passi dalle linee nemiche, studiava il terreno d’attacco, colpito gravemente in più parti del corpo, cadeva da prode. Conscio della prossima fine, mentre si preoccupava di far riparare dal fuoco nemico la pattuglia che lo seguiva, suggellava con nobili ed elevate parole una fulgida esistenza tutta dedita al dovere, all’onor militare, alla Patria.»