Sabato 17 maggio 2014 il MUSMA. Museo della Scultura Contemporanea. Matera partecipa per il terzo anno consecutivo alla Notte europea dei musei, aprendo gratuitamente i suoi cancelli, dalle 20 alle 24, per una serata all’insegna di arte, musica e giochi di luce.
La Notte Europea dei Musei, giunta alla sua decima edizione, è stata ideata nel 2005 dal Ministero della Cultura francese perché si affermi sempre di più l’idea che i musei non sono luoghi per pochi, ma importanti spazi di “democratizzazione” e di condivisione, grazie alla loro proposta culturale ricca, variegata e sempre al passo con le rapide trasformazioni dei tempi moderni.
Scoperta, stupore e combinazioni di espressioni artistiche saranno le parole chiave della notte del MUSMA che si animerà grazie all’ormai consolidata collaborazione con MaterElettrica, ensemble della Scuola di Musica Elettronica – Scuola di Musica Applicata – Dipartimento Nuovi Linguaggi e Nuove Tecnologie del Conservatorio “E. Duni” di Matera e a una collaborazione tutta nuova con l’associazione culturale La Luna al Guinzaglio-Il Salone dei Rifiutati, che ha ideato “Museoscopio”, un’installazione di sette caleidoscopi che verranno collocati negli spazi del museo. La Luna al Guinzaglio, associazione culturale formatasi a Potenza nel 2003, è impegnata, sin dalla sua nascita, in mostre, allestimenti, laboratori, seminari, iniziative e percorsi di formazione tutti in linea con i valori della tutela ambientale, e con l’idea della necessità di esplorare il mondo attraverso lo stupore, la fantasia e la curiosità.
Dalle 20 alle 24 i visitatori avranno la possibilità di aggirarsi negli spazi della collezione permanente e della mostra temporanea dedicata a Maria Lai, l’artista, nata ad Ulassai nel 1919 e scomparsa nell’aprile del 2013, per la quale uno dei ruoli fondamentali dell’arte era proprio il coinvolgimento di chi all’arte si sente estraneo. Nelle sue opere usa la “panificazione” della terracotta, la tessitura, il cucito, tecniche artigianali del passato che nelle sue mani acquistano nuovi significati proiettandosi in una contemporaneità aperta al dialogo e a far comprendere che le ragioni dell’arte sono “cose tanto semplici che nessuno le capisce”. L’urgenza di comunicare di Maria Lai viene fuori in particolare negli interventi ambientali come Legarsi alla montagna, realizzato ad Ulassai nel 1981, in cui, partendo da una leggenda locale, l’artista, insieme ai suoi concittadini, ha unito una con l’altra tutte le case del paese e le case alla franosa montagna vicina, con 26 chilometri di nastro azzurro. Il video Legarsi alla montagna sarà proiettato dalle 20 alle 24 nella Biblioteca Scheiwiller del Museo.
I luoghi dell’arte a portata di mano, le carte ideate da Maria Lai per condurre tutti alla scoperta del mondo dell’arte saranno il fil rouge che accompagnerà i visitatori nei cortili, negli ipogei e nelle sale del Museo.
Ad amplificare le emozioni trasmesse dalle opere del MUSMA e dagli spazi del seicentesco Palazzo Pomarici ci penserà la musica con le performances live di MaterElettrica che eseguirà sia brani composti appositamente per l’occasione dagli studenti della Scuola di Musica Elettronica – Scuola di Musica Applicata – Dipartimento Nuovi Linguaggi e Nuove Tecnologie del Conservatorio “E.Duni” di Matera, sia brani tratti dal repertorio jazz e rock, arrangiati dagli allievi stessi. I giovani musicisti realizzeranno, inoltre, delle installazioni sonore per i caleidoscopi de La luna al guinzaglio. Il caleidoscopio con i suoi giochi di frammenti, di moltiplicazioni, di zolle di colore geometriche, è uno degli oggetti che da sempre suscita meraviglia ed è quindi uno strumento per scoprire il bello e aprirsi, così, al mondo. I “Museoscopi” presenti negli ipogei intendono amplificare il legame magico tra il contenitore e il contenuto, tra il museo e le sue opere.
Nel V ipogeo del Museo, sarà poi possibile rivedere “I saw” una delle performance realizzate da MaterElettrica e da Saul Saguatti/Basmati durante la IX Giornata del Contemporaneo.
Sculture che diventano note e note sculture, giochi di luce musicati, incastri di magie, forme d’arte che insieme circolano per il Museo e si confondono, animeranno quindi la notte del 17 maggio per aprire le porte della percezione, perché, come scriveva William Blake, “quando le porte della percezione sono spalancate, le cose appaiono all’uomo come veramente sono, infinite”.