“Con preoccupazione apprendo della possibilità che per l’anno scolastico 2014-2015 si determini, nella scuola secondaria di primo grado “Nicola Festa” di Matera, una diminuzione del numero delle classi prime”. Lo afferma il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, a seguito di una legittima preoccupazione espressa dal dirigente scolastico Patrizia Di Franco. Infatti, pur in presenza di 97 iscrizioni, l’assegnazione dell’organico di diritto da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale consentirebbe la formazione di sole quattro classi, anziché cinque come richiesto dal Dirigente Scolastico. La riduzione si attuerebbe sulle classi a tempo prolungato che, in queste modo, passerebbero da due a una soltanto.
“Da quasi un decennio – continua il sindaco – nella scuola “Festa”, la presenza di due corsi a tempo prolungato assicura il rientro pomeridiano in ben quattro giorni a settimana, e questo rappresenta un caso unico nella città. L’avvio di una sola classe a tempo prolungato presso la scuola “Festa” comporterebbe una rinuncia da parte di alcuni alunni, tredici per la precisione, che si vedrebbero negata la possibilità di usufruire di questa opportunità formativa, preziosa dal punto di vista educativo, didattico e sociale.
Ma ancor di più preoccupa la mancata considerazione, da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale, della presenza di 3 alunni disabili e di 4 alunni con DSA certificati, per i quali è necessario l’inserimento in classi poco numerose, composte da massimo venti alunni, al fine di ottenere sugli stessi alunni i migliori risultati in termini di apprendimento e di inserimento socio-educativo, nel pieno rispetto del diritto allo studio. La riduzione dell’organico e, di conseguenza, del numero di classi prime, produrrà un sovraffollamento nelle stesse che poco tiene conto delle condizioni particolari degli alunni disabili, per i quali è anche previsto un insegnante di sostegno, e di quelli con DSA.
È dovere di questa amministrazione favorire in ogni modo l’istruzione e la formazione dei propri cittadini, tutelando prima di tutto i diritti dei più piccoli e dei più deboli. Ritengo pertanto che l’eventualità di ridurre il numero delle classi nella scuola “Festa” vada scongiurata in qualsiasi modo, per le negative ripercussioni che provocherebbe ai danni di un importante presidio scolastico della città di Matera. Auspico vivamente – conclude Adduce – che si possa intervenire affinché ciascun alunno di questa comunità veda pienamente riconosciuto il diritto alla scelta e all’istruzione”.