Angelo Cotugno, consigliere comunale PD: “Ognuno è libero di scegliere da che parte stare”.
Nell’ultimo consiglio comunale, del 20 maggio 2014, si sono discusse una serie di interrogazioni ed alcuni ordini del giorno. L’ultimo punto all’ordine del giorno riprendeva la discussione sulla relazione che la commissione speciale, istituita dal consiglio comunale, ha presentato al consiglio già un anno fa.
La relazione, agli atti del consiglio, contiene una serie di osservazioni sulle modalità con cui si è applicata la Legge 106 (piano casa2) nel Comune di Matera, ovvero mette in evidenza alcuni casi che potrebbero non essere gli unici sui quali è stata espropriata la titolarità a decidere del consiglio comunale.
Su quest’ultimo punto il capo gruppo del PD ha posto una pregiudiziale ai sensi dell’articolo 55 del regolamento del Consiglio Comunale per non discutere dell’argomento.
Il consiglio comunale, su sollecitazione della presidenza, ha votato a maggioranza a favore della pregiudiziale (20 voti favorevoli e 6 contrari) senza dare alcuna possibilità di discutere le stesse ragioni della pregiudiziale.
Credo che ancora una volta si sia persa l’occasione per fare chiarezza su uno dei temi più intricati e spinosi di questa amministrazione. Ancora una volta si e scelto di nascondere la testa sotto fa sabbia rimandando un confronto utile a chiarire. Dopo un anno di rinvii,proprio quando la conferenza dei capi gruppo decide di riportare in consiglio l’argomento , interviene, ironia delta sorte, la sentenza del TAR di Basilicata che annulla un permesso a costruire (quello in Via Dante/via dei Bizantini della Cogem).
Di fronte a tale evidenza sarebbe molto semplice ammettere che avevano ragione coloro che, ed io fra questi, ritenevano opportuno, se non proprio indispensabile, portare in consiglio tutti gli interventi importanti, delicati e che richiedevano una variante urbanistica. Nonostante ciò, l’amministrazione persevera su una strada sbagliata : sceglie di non stare dalla parte delta chiarezza, sceglie le deroghe piuttosto che le regole, sceglie di stare con l’impresa e non con i cittadini, sceglie il consumo del suolo piuttosto che il suo recupero, sceglie di non voler
discutere.
Riguardo a tali vicende si rischia di lasciare una pesante eredità alla città e nulla a che vedere con il percorso di candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019. Ma questo e un altro tema.
Angelo Cotugno, consigliere comunale PD