“Grave e insostenibile è la situazione che si è venuta a creare presso l’ospedale di Policoro ove, da anni, il Pronto Soccorso Attivo che sostanzialmente è privo di medici necessari, Capi Sala e infermieri nel senso che le poche persone che vi operano non riescono a soddisfare le esigenze dell’area da servire. Ciò non significa che solo nel P.S. ma, altre analoghe e gravi carenze, si verificano in tutti i reparti, a partire dal reparto di medicina”.
E’ quanto denunciano il segretario generale dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e il segretario regionale alla Sanità, Michele De Rosa per i quali, “facile e propagandistico è sbandierare dalla direzione generale che l’Asm è in salute nel 2013, che il bilancio finanziario risulta in equilibrio con 116 mila euro di avanzo ma, risparmiare sulle esigenze, servizi e buona sanità sull’ammalato diventa altrettanto facile. Non vuole essere polemica – prosegue la nota – ma stringere su tutto diventa gioco da ragazzi. Basti pensare che si risparmia persino sul servizio refettorio dell’ammalato. Ciò che però non solo non è condivisibile ma assolutamente inaccettabile – proseguono i segretari Ugl -, è il silenzio assordante che caratterizza il rapporto tra Asm, ammalati e Organizzazioni Sindacali specialmente quando vengono operate scelte che la legge sottopone ai tavoli di confronto. Il blocco totale ed indifferenziato del turn over, con l’andata in pensione di decine di medici e dirigenti sta per portare al collasso interi reparti e servizi, ponendo in pregiudizio l’assistenza ai cittadini anche in settori estremamente critici quali pronti soccorso, rianimazione, unità intensiva cardiologica, ostetricia, chirurgia, diverse discipline di area medica, radiologia, etc.. Altro che Asm in salute, si va velocemente verso una “malasanità” imposta e certamente non voluta dai medici che anzi, combattono una dura battaglia quotidiana per garantite a tutti i costi la salute dei cittadini nel Materano. Accanto alla riduzione intollerabile del personale c’è, peraltro, l’assenza, sino ad oggi, di azioni efficaci di riorganizzazione e di risanamento aziendale. Per quanto riguarda l’Asm, l’Ugl è a conoscenza che già dal 15 marzo c.a., la segreteria regionale di ‘Cittadinanza Attiva’, ha inoltrato al Procuratore Regionale c/o la Sezione della Corte dei Conti della Basilicata, un esposto su diverse anomalie riscontrate nei presidi ospedalieri sotto gestione Asm tra cui, da oltre 3 anni nell’ospedale di Tinchi-Pisticci non vi sono più i reparti di degenza (Chirurgia, Medicina e Ostetricia-Ginecologia), operano solamente dei Poli Ambulatori; in seguito a tali modificazioni parte del personale medico è stato trasferito presso altri ospedali mentre altri sono stati collocati a riposo. Nonostante a Tinchi non vi sono più reparti, il personale infermieristico e ausiliario (OSS) e i Capi Sala sono rimasti nella struttura senza alcun compito utile da svolgere. Tutto ciò si verifica mentre negli ospedali della Asm vi è carenza di Capi Sala, di infermieri e personale ausiliare. Quanto sopra evidenziato, da un lato provoca difficoltà nel garantire assistenza negli ospedali con reparti di degenza e dall’altro, spreco di risorse pubbliche nel pagare personale inutilizzato. Il buon andamento dell’amministrazione e la cura del pubblico interesse avrebbe imposto il trasferimento del personale inutilizzato a Tinchi, pur nel rispetto dei diritti dei lavoratori, presso le strutture sanitarie dove avrebbe potuto e dovuto prestare la propria opera. All’Asm ricordiamo che tutto ciò non si è verificato. Facile sventolare che il bilancio finanziario risulta in equilibrio, l’Ugl Basilicata – concludono De Rosa e Tancredi – chiede agli organi preposti ai controlli di accertare se il mancato utilizzo del personale paramedico dei dismessi reparti dell’ospedale di Tinchi sia causa di danno erariale e se in caso positivo, di accertarne l’entità per l’addebitarlo ai responsabili che saranno individuati”.