Un’altra mostra d’arte da non perdere nella galleria d’arte Albanese in via XX Settembre 25 a Matera. Si chama Paraland ed è l’esposizione di 25 opere realizzate dall’artista inglese Matthew John Atkinson. All’inaugurazione ha partecipato nel pomeriggio anche il sindaco di Matera Salvatore Adduce, che ha ricevuto in omaggio dall’artista una delle sue pitture.A soli 29 anni Matthew John Atkinson è stato inserito nella lista dei 100 artisti sui quali investire da Modern Painters, una tra le più rinomate riviste di settore. Nato nel 1985 a Gravesend, nel Kent, una regione dell’Inghilterra del Sud, a pochi chilometri da Londra, Matthew John Atkinson va ad impreziosire il “palmares” artistico della galleria d’arte Albanese. Dopo aver esposto nel 2008 a Bari in occasione della Biennale dei giovani artisti del Mediterraneo, Matthew John Atkinson ritorna a distanza di 6 anni nel Sud Italia e si lascia “sorprendere” dalla città dei Sassi. L’artista inglese si è laureato presso la Loughborough University nel 2007 e già durante il suo percorso di studi manifesta la sua passione per i dipinti. In “Paraland” predominano le tinte scure ed è lo stesso artista a spiegare le ragioni di questa scelta: “I colori scuri mi permettono di trasmettere con forza il messaggio che voglio lanciare attraverso le opere. Mi piace dipingere ritratti dell’umanità, per instaurare un dialogo tra la natura e l’uomo. Nei quadri cerco di rappresentare la trasformazione della condizione umana attraverso la natura. Ecco perchè quando penso di dipingere un lago chi osserva quel quadro non deve fermarsi all’oggetto rappresentato ma deve provare ad immaginare che messaggio voglio trasmettere”.
L’opera di Matthew John Atkinson supera infatti il significato di un entroterra etereo per diventare un dipinto nostalgici, stranamente costruito e ambiguo, che esplora la realtà morale degli esseri umani. L’artista sfida lo spettatore a riflettere e avviare un dialogo sull’empatia e vulnerabilità universale delle sue opere. Ecco perchè il giovane Atkinson è considerato un pittore la cui opera ha una potenza sconvolgente unita ad un uso irrequieto della sua abilità pittorica.
Nei suoi lavori possiamo trovare tracce dei vari Richter, Polke e Doig, la sua tecnica di lavorazione è struggente e fa emergere nei suoi lavori un messaggio ultraterreno e di speranza. Da quando ha lasciato la Loughborough University (2007), Atkinson ha maturato esperienza vitali attraverso residenze in Francia al Triangle di Marsiglia (2008) e Londra, al Florence Trust (2008-2009), dove ha ricevuto la Fenton Arts borsa di studio. Il suo lavoro ha ricevuto un costante interesse con varie mostre collettive in tutta Europa tra cui Uamo Festival di Monaco di Baviera (2008), Bright Lights of London Painting, Tilburg (2010), Exposition de Groupe, Bruxelles (2011). E ‘stato scelto per rappresentare il Regno Unito alla Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo in Puglia (2008). Inoltre, Atkinson è stato finalista per l’Arte Mercury Prize nel 2007 al Celeste Art Prize nel 2007 e il Marmite Art Prize III. E’ presente alle fiere d’arte internazionali tra cui Scope’ art fairs di Londra (2008) con la Saatchi Online e Scope Miami (2010) con la Waterhouse e Dodd, al ‘Show Off’ fiera d’arte a Parigi (2010) con la galleria Numéro Six Art Contemporain. Negli anni seguenti sono state inaugurate le sue mostre personali presso la Vigo Gallery, la Fold Gallery e la Flower Gallery entrambe di Londra fino alla prima personale in Italia presso la galleria NAM project di Milano. Matthew John Atkinson ha da poco ultimato la Turps Banana Residence di Londra ed è stato inserito dalla rivista Modern Painters nella lista dei 100 artisti da seguire.
L’evento organizzato in collaborazione con la galleria NAM project, è inserito all’interno del programma per supportare Matera città candidata a Capitale Europea della Cultura nel 2019.
La mostra resterà aperta presso la galleria d’arte Albanese a Matera in via XX Settembre 25 dal 26 maggio al 24 settembre 2014.
La fotogallery dell’inaugurazione della mostra di Matthew John Atkinson (foto www.sassilive.it)