“Nutrirsi di legami per alimentare la propria esistenza e crescere in modo sano, scrivere per riappropriarsi della propria storia e condividerla per il bene di tutti”. Questo il tema dell’evento promosso e organizzato da Anthos società cooperativa sociale con sede a Marconia di Pisticci, con il patrocinio di Biblioteche Comunali Pisticci e Ordine degli psicologi di Basilicata. Sul tema si è espresso Antonello Chiacchio che ha narrato nel suo libro “Tra crescita personale ed evoluzione professionale” di recente pubblicazione la sua esperienza di terapeuta umanistico, professione per la quale occorrono spalle forti, derivanti da una esperienza di legame affettivo che ha potuto vivere grazie ad una famiglia generosa negli affetti a cominciare da don Enzino, suo padre, amato e stimato medico condotto in Nemoli e Lauria, cui è dedicata l’opera. Una puntuale presentazione è stata fatta da Giuseppe Fagnano, psicologo e psicoterapeuta che ha evidenziato, trovando il consenso dei partecipanti, come il papà dell’autore fosse “avanti” e usasse manifastare l’affetto con gesti e parole ma anche con abbracci come si coglie dallo scritto e dalle foto nel libro contenute. “Avanti” rispetto ai giovani papà di questi tempi, che portano i loro figli a passeggio, li baciano da svegli senza timore che cresceranno smidollati come si credeva fino a qualche decennio fa. Sempre il dr. Fagnano ha descritto la particolarità del rapporto paziente/terapeuta che necessita di fiducia e affidamento del primo e capacità di stare nella sofferenza del secondo. Tutti i relatori, a cominciare dalla scrivente, hanno evidenziato che il libro, semplice e sobrio come l’autore, è una sorta di manuale della psicologia moderna, fruibile dagli operatori del settore e da chiunque sia attento e desideroso di conoscersi meglio perché Antonello Chiacchio scrive a partire dalle sue conoscenze teoriche arricchite del lavoro quotidiano del terapeuta e lo fa da figlio ma anche da genitore, marito, compagno di gruppi spontanei. Un saluto apprezzato è stato rivolto dall’Ordine degli psicologi nella persona della garbata dott.ssa M. Rosaria Labecca, segretaria del Consiglio dell’Ordine degli psicologi di Basilicata.
Squisito il prof. Giuseppe Coniglio, che da storico ha fatto ripercorrere le tappe di una professione che nasce come specializzazione di laurea in materie umanistiche, con esame di lingua tedesca perché i testi erano nella lingua d’ origine, in tedesco appunto. Ha evidenziato il percorso della professione che ha trovato una sua specificità e fruibilità fino al libro presentato, un manuale, una antologia fruibile dai più. Testimone privilegiato del percorso della psicologia, Il prof Coniglio ha raccontatato di nascere psicologo ma la sua passione per la storia lo ha portato a diverse scelte professionali e di successo diremmo.
Il professore ha fatto un attento esame del contributo che la cooperativa sociale Anthos ha dato da 1998 ad oggi alla collettività del territorio comunale esprimendo sorpresa e disappunto per non vederne la giusta considerazione nel territorio stesso. Un’opera quella di Anthos in favore dei bambini e ragazzi in difficoltà, servizi, esperienze e vissuti narrati nel libro “quando dal tavolo nasce un fiore, quando le parole sono importanti quanto le storie che narrano”, dai suoi operatori. Una breve pausa ha consentito ai partecipanti di conoscersi, familiarizzare e rifocillarsi al bar dell’Iguana Cafe’ di Borgo s. Basilio, marina di Pisticci che ha ospitato l’evento consentendo una permanenza all’interno del locale comoda e ordinata.
La seconda parte della serata, con il pubblico ancora presente e partecipativo, è stata dedicata alle testimonianze di vita frutto ancora una volta dei legami che nutrono, dei legami che curano. La giovanissima Daniela Montano, con voce emozionata e idee molto chiare ha presentato lAssociazione Emanuele 11’72, nata l’indomani della tragica perdita di Emanuele un amico, uno del gruppo di giovani che condivideva diversi interessi:sport, lettura, musica. Ha testimoniata che la perdita non ha interrotto il legame e averlo coltivato fino ad allora ha permesso di continuare e fare le cose belle come il MAF organizzato anche quest’anno e il club del libro denominato l’esercito di carta, Daniela ne è la moderatrice e, sapremo da interventi liberi fatti alla fine da altri soci, contribuisce a sanare la tremenda solitudine in cui i giovani come gli adulti vivono.
Eleonora Cataldo, educatrice/animatrice, socia di Anthos ha riportato per la cooperativa, l’esperienza degli ultimi anni che ha visto la stessa occuparsi dei nuovi bisogni (nuovi perché negli ultimi anni riconosciuti), i disturbi del’apprendimento e dello spettro autistico. Ha presentato le nuove risposte: informatica, ortoterapia, pet terapy, cucino terapia, la meditazione di consapevolezza. La nuova veste dell’animazione di strada volta all’integrazione dei diversi popoli che vivono sul territorio comunale e nel territorio della Collina Materana in progetti rientranti in azioni di sostegno della Regione e del Comune. I servizi che la cooperativa svolge in favore dei minori sono prevalentemente a committenza pubblica:la comunità alloggio Lia, il Centro Diurno Elios, l’assistenza domiciliare, servizi socio-educativi che spesso incontrano la disabilità di cui è portatore l’utente. Varie anche le iniziative a tema rivolte ai privati come i percorsi benessere per gli adulti. La natura degli interventi, le scelte pedagogiche, gli strumenti operativi sono raccontati nell’iserto al libro. Il titolo dell’inserto racchiude l’intento: “educatori e genitori oggi:le parole per dirlo”.
E finalmente la parola al genitore, Grazia, ha raccontato la storia che riguarda la sua famiglia dalla nascita della loro secondogenita: attesa, amata. “Nulla è come ci aspettiamo” dice, e pur desiderando il meglio per il proprio figlio, la Vita riserva sorprese: la diagnosi prenatale è sindrome di down. Racconta, Grazia, il percorso di genitori, di mamma e di papà, spaventati , con sentimenti di sensi di colpa, che, gradualmente, in virtù del legame loro di genitori e di quello del giovanissimo fratello, la bimba “non è più una diagnosi” ma una bella bambina, affettuosa, che “la sa lunga”, è lei, F., con il suo cromosoma in più che se e possibile, è un valore aggiunto alla sua bellezza. Anche la testimonianza è contenuta nell’inserto.
Dulcis in fundo il vivace contributo di Carmen Centola, psicologa presso il servizio sociale del Comune di Pisticci, interlocutrice insieme alle assistenti sociali dei servizi che gestisce la cooperativa ma operante più in generale per i bisogni e le necessità di un territorio complesso come quello di Pisticci e Marconia. Specializzata in psicoterapia sistemica, Carmen evidenzia le difficoltà di gestire il bisogno e soprattutto la persona portatrice del bisogno in un servizio pubblico, ha delineato la specificità della relazione d’aiuto e le risposte possibili avvalendosi della rete che quotidianamente si costruisce con le realtà istiuzionali e con il terzo settore. Una panoramica dei nuovi bisogni che si evidenzia pure nel tipo di invio e nei progetti di intervento che il Servizio Sociale elabora con il personale educativo della cooperativa Anthos. Giocando con le lettere del suo nome, Carmen Centola ha tenuto desta l’attenzione dei partecipanti e ha delineato i valori che guidano il suo operato di psicologa nel Servizio Pubblico: ascolto autenticità amore ma anche condivisione rete restituzione (intesa come feed back, termine più usuale in psicologia ma nel suo nome manca la f! Ha ricevuto il ringraziamento della scrivente in qualità di coordinatrice dei servizi anthos che testimonia e apprezza l’impegno, la passione, le capacità di problem solving proprio utilizzando la rete, la capacità di dialogo, confronto e mediazione.
Ed è arrivato anche il momento di dare la parola al pubblico, ai partecipanti alla Tavola Rotonda. Sono stati generosi di apprezzamenti, hanno fatto domande sulla genitorialita’, hanno fatto inviti a “continuare il discorso”.
Per la organizzazione della serata si ringrazia Lucia Russo.
Mag 28