Pio Abiusi per Associazione Ambiente e Legalità, torna ad occuparsi della modalità con cui sono stati gestiti i fondi Pisu a Matera e smaschera l’Amministrazione Comunale di Matera “che cerca di barattare una clamorosa sconfitta per una vittoria” dopo l’annuncio degli investimenti che saranno avviati con la cifra destinata dal GovernP nazionale alla città di Matera per il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC).
Di seguito la nota integrale.
Imbroglioni!
Che altro si può dire di una amministrazione che cerca di barattare una clamorosa sconfitta per una vittoria.
Era già noto, appena insediata la giunta Adduce, che i vecchi PISU, Fondi rivenienti dai POR 2000/2006, sarebbero stati una Caporetto e questo non solo per responsabilità dell’attuale amministrazione ma anche perchè, dalla vecchia giunta Buccico, fu nominato un dirigente per gestire detti fondi – il nostro Montemurro, si quello che oggi ha portato al disastro la discarica di La Martella- e che non era all’altezza del compito
Dei 32,4 Meuro di detti fondi, circa 14,5 furono reiscritti nelle “Risorse Liberate” ed alla scadenza e cioè al 30 settembre 2012 furono rendicontate,alcune in maniera fraudolenta, vedi Casino Padula per 1,7 Meuro. Fece eccezione la Riqualificazione e recupero funzionale del parco urbano di Serra Rifusa per 3,6 Meuro e per la quale siccome gli impegni giuridicamente rilevanti- il contratto per eseguire i lavori- non era ancora stato sottoscritto e che si sarebbe dovuto sottoscrivere entro il 31-12-2010; questo progetto occorreva completarlo entro 36 mesi e cioè entro il 31 -12-13. Erano previste eccezioni per causa di forza maggiore o contenziosi giuridici in essere. E’ successo per il parco fluviale del Basento di Potenza e per un importo 1,5 Meuro perchè stante l’assenza del segretario dell’autorità di bacino non era stato possibile ottenere il visto di detto ente sul progetto. Nel Novembre del 2009 partirono i PISUS a valere sui PO FERS 2007/2014 ed a Matera vennero assegnati 33 meuro. Nel 2012, Il governo nazionale decise di accelerare la spesa e tolse alle città parte delle somme precedentemente assegnate per gestirle direttamente. Le risorse relative ai progetti che risultano essere in ritardo nella realizzazione passarono a Roma e per Matera il trasferimento fu di 21 Meuro. Nell’autunno del 2013 quelle risorse vennero riassegnate alla città unitamente ad altre rivenienti dai PIOT per un totale di 24 Meuro, queste risorse si chiamarono Fondi di Coesione e Sviluppo.
Sono fondi assegnati a Matera ma il controllo è del Governo centrale tramite un RUP regionale, qualora nascano inghippi le risorse vengono dirottate altrove senza formalità alcuna, si decide di snellire la spesa- patto di stabilità permettendo- . Matera presenta le sue schede di cui alla millantata notizia di qualche giorno fa in cui si afferma che per 11 progetti l’apertura dei cantieri avverrà entro Luglio. Nulla di più falso, speriamo che nell’anno riusciamo a far partire 7 progetti per 3,5 Meuro ma è molto difficile. Bene! spiegato il quadro generale adesso soffermiamoci sul collegamento che si viene a creare tra “le Risorse Liberate” e il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) quelli attuali. I famosi 3,6 Meuro di Serra Rifusa sono persi e le Risorse Liberate scendono dai 14,5 iniziali a circa 11 Meuro. Al comune di Matera non resta che restituire la somma o far confluire quel progetto nelle disponibilità attuali il che significa che Matera deve rinunziare ad altri progetti esattamente per 3,6 Meuro. Fatta chiarezza adesso potremmo riprogettare quell’intervento alle mutate realtà territoriali, ricordiamo che quel intervento fu realizzato circa 20 anni fa e non è mai decollato. Nelle more il Comune restituisca 50 mila euro alla Regione che a suo tempo ha anticipato per un opera mai realizzata. Quando questi buffoni parleranno con serietà e competenza? Crediamo mai e men che meno adesso che siamo già in campagna elettorale ed è in atto un tentativo disperato di rielezione.
Pio Abiusi per Associazione Ambiente e Legalità