Pio Abiusi, a nome dell’Associazione Ambiente e Legalità, ha inviato una nota sulla vicenda Mulino Alvino-via Dante dopo il ricorso presentato dall’Amministrazione Comunale di Matera al Consiglio di Stato. Di seguito la nota integrale.
Adduce, al tramonto, con la complicità di SEL riscrive la Costituzione
La giunta comunale di Matera ricorre al Consiglio di Stato contro la sentenza che ha visto vincitori i cittadini. Accade che il dirigente all’urbanistica del Comune di Matera viene convinto e firma una sorta di permesso a costruire per la delocalizzazione dei volumi abbattuti di Mulino Alvino in area verde dove è stato costruito un casermone. In quel permesso ci sono delle prescrizioni , impunemente non rispettate. Il palazzo si deve fare e si fa a prescindere dalle prescrizioni! Nasce l’inghippo, non già dal consiglio comunale perchè salvo alcuni consiglieri tutti gli altri dormono sonni tranquilli, volutamente diciamo noi, ma dai cittadini che non ci stanno e ricorrono al TAR di Basilicata e tra le altre argomentazioni dicono: l’area sulla quale andate a costruire è area verde , così ha stabilito un piano regolatore regolarmente approvato , che sia lo stesso organo che è la rappresentanza diretta dei cittadini a cambiare la destinazione d’uso di quel suolo. La giunta comunale non ci sta e si difende di fronte al TAR, non possono saltare le regole di un gioco già definito in segrete stanze e poi, che vogliono questi straccioni non sanno che l’esercizio del potere è un’arte che solo pochi conoscono? Il Tar dice NO, i cittadini hanno ragione e l’organismo che democraticamente li rappresenta è il Consiglio Comunale, che sia quello organismo a definire la questione, quel permesso a costruire, pertanto, è nullo. Adduce e compagni , incluso il rappresentante della SEL in giunta e che riceve il tacito consenso del compagno di partito presente in consiglio ribattono che lo Stato sono loro, altro che cittadini e consigli d’Egitto e ricorrono al Consiglio di Stato contro quella iniqua sentenza emessa da chi non ha capito che a Matera comandano pochissime persone, come ai tempi degli antichi sovrani, ed i diritti dei cittadini, pur se riconosciuti con una sentenza del TAR, vanno messi da parte. E nessuno osi più aprir bocca sull’argomento. Non è uno scherzo è purtroppo verità, così Adduce e compagni calpestano i diritti e le voci dei cittadini e richiedono la LORO giustizia al Consiglio di Stato. Richiesta legittima, per carità, ma a danno della cittadinanza e dei cittadini ricorrenti, ai quali, è utile sottolinearlo ancora una volta, il TAR ha dato completamente ragione. Quel rappresentante SEL che vive aggrappato alla sua poltrona assessorile condivide appieno la posizione. Che vogliono questi cittadini riottosi , il diritto di far valere le loro ragioni? ma se hanno la libertà di applaudire a comando? Per punizione sovraccarichiamo le spese comunali anche della parcella dell’avvocato romano che va a difendere i nostri interessi. Forse c’è qualcosa che non funziona, che diranno mai i dirigenti di quel partito che si è appena espresso per una nuova Europa dei diritti attraverso la lista Tzipras, è questo il piede giusto con il quale intendono partire o è la rimozione in tronco di chi li rappresenta malamente, neppure eletto, qui a Matera?
Pio Abiusi, Associazione Ambiente e Legalità
Giovanni Caserta interviene sulla vicenda Mulino Alvino-via Dante dopo il messaggio inserito in questa notizia dall’utente Ezechiele.
Io non so chi sia Ezechiele; ma mi fa paura. Non so quanto lavoro arrivi alla sua famiglia dal palazzo costruito non rispettando la legge e i diritti altrui.. A meno che non sia tra i costruttori e sia costruttore egli stesso. Con la moralità non si mangia – dice Ezechiele. Se c’è una logica che valga anche per lui, dovremmo dire che si mangia con l’immoralità. Se Ezechiele contasse, lui il monumento lo farebbe a Matacena, a Dell’Utri, a Scaiola, mica a Falcone e Borsellino. A loro intitolerebbe le strade. Secondo lui, se c’è un’Italia senza lavoro, senza pane, in povertà, la colpa è di Napolitano e di papa Francesco. Devo anche dire che, se Ezechiele vuole attaccare non il costume ma le persone, farebbe bene ad uscire allo scoperto. Si saprebbe con chi e di chi si parla. Ma non lo fa perché lui ragiona come ragiona. Intanto aspetto che quegli architetti, che ieri esaltarono l’operazione Alvino, come grande opera di urbanistica che salvava la “storia” della “nostra bella città”, “la più antica del mondo”, mi vengano a dire
• di che stile è il palazzo in nuova costruzione;
• se si intona al contesto “storico” del quartiere;
• se loro lo tollererebbero davanti a casa loro.
Quanto a me, dichiaro che non sono stato mai bravo in disegno; ma dichiaro anche che un cubo di quel genere saprei disegnarlo in tre minuti. Lo giuro.
Io credo che voi, generazione di sessantottini, abbiate già fatto troppi danni. Avete questa concezione idealista della vita, ma non avete ancora capito che la vita reale è un altra. Ci avete rovinati, avete rovinato i vostri figli e continuate, imperterriti, a perseverare con i vostri ideali, senza pensare alle conseguenze. Avete distrutto l’Italia con il vostro assistenzialismo, con le vostre baby pensioni, con le vostre corruzioni e ancora non vi fermate. Siete riusciti a piazzare gente ai vertici e avete fatto le leggi per come vi era più comodo. La dovete smettere!!! Questo è l’ennesimo esempio del vostro scempio sociale, ma voi credete di essere i paladini della giustizia, i detentori della suprema verità. Ma non vi rendete conto che avete mandato per strada decine di famiglie. Per voi è più importante difendere una zona “verde” che di VERDE NON C’HA NIENTE!!! E’ facile parlare con la pancia piena, protetti da posti statali che vi siete accaparrati in periodi non sospetti, e che non mollate per nessun motivo al mondo. A voi non ve ne f… niente della gente, fate gli idealisti nel nome di quello che è stato e che VOI AVETE ROVINATO. Avete messo i vostri figli alla fame, e continuate con il vostro atteggiamento prosopopeico. Voi credete di essere nel giusto, addirittura i giusti, ma non avete capito un c…o. Io non voglio difendere i palazzinari, ma voglio difendere LA MIA FAMIGLIA. Io voglio difendere il mio posto di lavoro e non sei mica tu dott Abiusi a darmi da mangiare, non sei mica tu che crei posti di lavoro, ma tu sei tra quelli che si è accaparrato quello che lo Stato aveva da offrire. Smettila di fare il moralista, con la morale non si mangia. Tu ed i tuoi amichetti dovreste fare quello per cui siete pagati. Dovreste costruire, non distruggere. Ma mi rendo conto che è troppo difficile per un sessantottino.
Ciao Ezechiele2517, non ho strumentalizzato le tue parole, probabilmente hai solamente incentivato una cultura del “fare” piuttosto che del “disfare”, tipico della burocrazia che quotidianamente siamo costretti a subire in questo Paese, facendo un discorso generale piuttosto che nel caso specifico. Nel merito della questione è banale dire che se qualcuno ha commesso errori è giusto che paghi, e che i lavori non vengano ultimati, se qualcuno ha per errore concesso i dovuti permessi, penso debba pagare sia per la costruzione, ma anche per la rimozione dello stabile. Sarebbe giusto ma non accadrà, perchè se le amministrazioni sbagliano, non c’è problema, se a sbagliare sono i cittadini, la questione si fa assai dolorosa. Penso infine che chi si occupi di politica, di amministrazione, burocrazia o qualsiasi cosa sia, debba ben guardarsi da fare la morale dopo aver distrutto il futuro di milioni di giovani.
Mi permetta Professore, ma é anche banale sentirsi dire da esponenti dell’attuale governo cittadino, e non di opposizione che in via Dante avrebbe potuto farlo il comune un parco, o che il mulino poteva essere restaurato a carico dell’amministrazione. Ma quando mai? Quest’amministrazione si é legata solo ad eventi con alto rilievo mediatico. Un’amministrazione a dir poco grottesca. Con membri che siedono ancora con la maggioranza ma che sono cani sciolti. Piuttosto “sputtanano” i loro compagni invece di risolvere i problemi di una comunità ormai allo sbando. Gente che non ha le cosiddette per affrontare i problemi di petto, ma ha l’ambizione di puntare a posti di prestigio, pubblici peró, perché nel privato non andrebbero da nessuna parte. Saluti.
Ezechiele2517: chi è? Mica un internato? Può firmarsi con nome e cognome e tralasciare luogo e data di nascita e poi si discute, forse!
2517 potrebbe essere il numero di tessera del partito per farsi identificare da chi di competenza ma è un numero troppo alto.
Giovanni….sei sempre uno squisito signore.
Io non discuto con chi scrive credendo di stare su un piedistallo, ho solo commentato una lettera aperta. Perché dovrei dirle il mio nome, be certo da gente di una certa etá che di internet ne sa poco quanto niente e crede comunque di pisciare piú lungo di tutti, ci si dovrebbe aspettare di tutto. Io non scrivo articoli tendenziosi senza neanche conoscere i fatti. Ma capisco chi si é laureato in periodi non sospetti, quando il 6 politico é stato regalato a cani e porci. Io tessere di partito non ne ho e non sono neanche un internato. Ma a quanto pare vuole metterla sul piano dell’insulto. Non raccolgo la sua provocazione, peró le consiglio di usare uno strumento, si chiama google ed é un motore di ricerca, provi a scrivere li il mio nik, magari riesce a scoprire di cosa si tratta. Che tenerezza mi fa la gente di una certa età quando scopre determinate cose, come quando ad un bambino si regalano dei dolcetti. Saluti.
Pio aspetta che carburi il critico d’arte-burattinaio che scrive con lo pseudonimo di angelino. ti risponderà ammodo. ti comunico che sono guarito dalla logorrea e sto sereno. ad ogni modo poi vedremo se la corte dei conti interverrà su questo dispendio di risorse. solo per confermare la navigazione solipsistica del sindaco e della sua giunta con l’ausilio dei capi gruppo PD e SEL. l’assessore attak con la sua firma ha fatto perdere la faccia ai compagni che hanno sudato sette camicie per raggiungere la soglia del 4%. contenti loro che tacciono!!!!
sono tornato, ho avuto problemi al computer.
Fatemi capire una cosa.
Il comune ricorre al Consiglio di Stato e quindi si sostituisce al costruttore?
Il comune paga le spese legali per conto del costruttore?
il comune ricorre, come l’ha fatto anche al TAR a carico della comunità, per motivi di orgoglio, di onore e di presunzione, se no probabilmente farebbe una magra figura nei confronti del costruttore. L’imprenditore agisce per conto proprio.
Fessi, non avete capito che Comune, in questo caso dirigente di area tecnica, e costruttore sono la stessa cosa?
Il sindaco e gli assessori farebbero bene a dichiararsi parte civile e smascherare queste manovre che avvengono fuori dai loro uffici perchè altrimenti sono d’accordo anche loro con questo modo di fare. Ma la cosa più schifosa è questa mentalità imprenditoriale malata che per il profitto marcia sopra qualunque forma di legalità, tanto una volta alzato il palazzo mica lo possono buttare a terra, alla fine uscirà la carta e il palazzone si completerà. Vedete da quanti scheletri di palazzi siamo circondati a Matera. Stesse storie da 40 anni.
A questo punto si spera che la magistratura entri a fare pulizia come a Milano e Venezia se no che ce li abbiamo a fare sti giudici
Innanzitutto ringrazio il Prof. Caserta per aver dato comunque una risposta al mio
post e, considerando che c’ha scritto un’appendice all’articolo, ne sono lusingato,
visto il calibro della Persona.
Detto questo, mi dispiace che da una parte di una frase decontestualizzata (con la
moralità non si mangia) abbia costruito l’immagine di un personaggio “grigio”, con
metodi mafiosi e addirittura pericoloso, tanto da fargli paura. Be, io a questo non ci
sto.
Napolitano e Papa Francesco, sono due punti di riferimento, d’avanti ai quali io
mi genufletto e la mafia, IO, l’ho combattuta di persona, IO ho fatto parte dei
“Vespri Siciliani”, in prima fila, Lei invece?
Mi dispiace che si continui a prendere la questione della costruzione di via Dante
come esempio di malaffare.
Non è ancora chiaro il concetto che: IL COSTRUTTORE HA COSTRUITO CON LE CARTE IN
REGOLA, e quella NON E’ UNA COSTRUZIONE ABUSIVA, come tante ce ne sono a Matera! C’è stato un ricorso dei cittadini del posto che è ancora in fase di valutazione nei vari gradi di giudizio. Se c’è qualcuno che ha sbagliato, sicuramente, non è il costruttore, il quale, in qualche modo sarà sicuramente risarcito e lo pagheremo NOI. E’ vero, si sarebbe potuta fare una zona verde, si, ma su una base di tufo, zona che comunque da sempre è abbandonata a se stessa, per mille motivi. E che il mulino Alvino sarebbe potuto essere riqualificato dal comune. E’ vero, ma è proprio qui la differenza tra me e quelli che la pensano come Lei. Io sono realista, a Matera non si riesce neanche a realizzare un bagno dove arrivano i turisti, gente che fa girare la nostra economia, figuriamoci riqualificare zone e simboli, ma quando mai? Queste inadempienze non le volete proprio ammettere. Figuriamoci investire in quelli che sono i nostri simboli. E’ inutile che ci nascondiamo dietro falsi ideali e moralismi vari, gran parte dei politicanti del posto, sono persone inqualificate ed inefficaci, che pensano solo ai loro problemi ed ai loro business e non a quelli della comunità. E, se c’è qualche Buon Cristo che ci vuole mettere i soldi a proprio rischio, voi gli fate perdere tutto l’entusiasmo, con le vostre teorie che non stanno ne in cielo ne in terra. In fine, per quanto riguarda il lato architettonico, Le posso assicurare che, se avesse fatto attenzione ed avesse fatto un sopraluogo, si sarebbe accorto che la struttura non è cubica, ma è a forma di “U”, dove, all’interno, è previsto un bel giardino, quello che nessuno a Matera nel corso degli anni è riuscito a realizzare! Ma si dai, è inutile perderci altro tempo, lasciamo che sia, aspettiamo che l’opera dello Spirito Santo ci riqualifichi le zone di interesse comune,tanto, al massimo, cosa potrebbe succedere? Che determinate strutture simbolo della Nostra Storia crollino. anzi, avremmo altri argomenti di cui “s”parlare. Perchè prevenire Professor Caserta, meglio curare o eliminare. Saluti e, “stia sereno”, non mi sognerei mai di importunarla, ne lei e ne i suoi amichetti.
PS non lavoro in cantiere e non sono un costruttore, mi occupo di informatica.
Caro sig. Ezechiele…sono di classe 1971 ne vecchio ..ne giovane di fronte a questo cataclisma che stiamo attraversando tutti noi………….cittadini italiani !!!!…al di la di tutto..di presunti complotti politici, di ruberie, di tangenti..di favori..e di altro ancora… dove, in questi 50 anni ripeto..50 anni tristi di storia (del dopo guerra italiano)….siamo quì ancora oggi a farci la guerrra tra di noi..solo per portare a casa un proprio interesse personale…senza pensare più a ciò che il nostro bel paese è diventato in senso negativo…………almeno se questa palazzina-caserma in costruzione..poteva assumere architetonicamente una figura meno mostruosa che di quel casermone che si vede..per carità..un po di alta architettura..in fondo non guasterebbe…ecco poi il perchè di tutto questo…oggi si lavora solo per il dio affari e il dio denaro..senza tener conto di nient’altro…e questo mi dispiace molto…….al di la di chi ha torto o ragione……ma come dice un proverbio..la ragione è dei fessi!!!!!!!!!!!!!!….datevi una regolata voi tutti!!!!..grazie….
Tranquilli tutti, arriverà l’Avvocato a risolvere tutto.