Il congresso dei pensionati che non ti aspetti: nessuna lamentazione, tanta voglia di protagonismo e di essere “sereni”, un patto generazionale tra dirigenti sindacali. Il VI Congresso Regionale della Uilp – che ha eletto nuovo segretario Vincenzo Tortorelli, dodici anni di guida dei metalmeccanici Uil – è anche di più a partire dalla parola d’ordine prescelta l’hastag #staisereno. Nulla a che vedere con quello più celebre ideato da Renzi che ha letteralmente inondato twitter dopo le dimissioni di Enrico Letta da Premier. E attraverso Il messaggio è stato sfatato il vecchio stereotipo del pensionato lucano, per affermare un modello attivo e partecipe.
E’ stato il segretario generale nazionale Uilp Romano Bellissima a rinnovare la sollecitazione- in primo luogo alla Uil confederale – ma anche agli altri sindacati e alle istituzioni nazionali, regionali e locali di “maggiore peso” della terza-quarta età nelle scelte del futuro del Paese. Se Renzi ha ottenuto circa 10milioni di voti degli italiani e giustamente esalta il consenso democratico, i sindacati che nell’insieme raccolgono 12 milioni di tessere hanno pur diritto di sentirsi rappresentanza sociale e democratica. E a proposito del Governo Renzi il segretario nazionale dei pensionati Uil ha detto di “prendere in parola il Premier sull’impegno ad estendere il bonus degli 80 euro anche ai pensionati. E’ l’Istat – aggiunge Bellissima – a segnalare che i pensionati scivolano sempre più numerosi verso la povertà specie al Sud”.
Un Congresso con grandi novità a partire dal nuovo segretario e gruppo dirigente perché si concretizza il progetto di generazioni diverse di dirigenti sindacali che lavorano insieme per realizzare condizioni di migliore benessere sociale, favorendo lo scambio delle esperienze tra lavoratori attivi e pensionati. Un modo per affermare concretamente quel modello di sindacato dei cittadini che con orgoglio caratterizza la Uil rispetto agli altri sindacati.
La Uilp ovviamente non tralascia i temi tradizionali e attuali di tutela sociale e difesa dei diritti partendo dalla situazione in Basilicata che è segnata dall’emergenza povertà: da un lato 685 contribuenti (0,18%) con un imponibile superiore a 120mila euro lordi annui (130milioni di imponibile, pari allo 2,30% del totale), dall’altro 165.097 contribuenti che affollano la fascia da zero a 10mila euro (14,65%). E poi ci sono 2.082 contribuenti che hanno un imponibile pari a zero o negativo. In pratica il 28,59% dei lucani (contribuenti o meno) sopravvive con 419 euro al mese, molto meno della metà della soglia di povertà assoluta di una famiglia di quattro persone (due adulti tra 18 e 59 anni e due ragazzi da 11 a 17 anni). E poco cambia anche nel meno affollato scaglione superiore – da 10 a 15mila euro – dove il reddito imponibile medio mensile è di 1.027 euro, più o meno tra 200 e 250 euro in meno della soglia di povertà assoluta calcolata su una famiglia di quattro persone. Ciò significa comunque che oltre il 39% dei lucani è al di sotto della soglia assoluta di povertà. La Basilicata differisce parecchio dall’Italia. La parte della popolazione più debole è preponderante, la classe media – che altrove è il motore civile ed economico delle comunità – è compressa, la parte ricca è quasi inesistente.
Ma per tornare ai nuovi e vecchi bisogni dei pensionati l’Eurispes nel suo Rapporto Italia indica le tre principali paure degli italiani legate all’età: malattie, perdita di autonomia e solitudine. Secondo l’indagine, le malattie rappresentano il principale timore associato alla condizione anziana (48,7%). Al secondo posto, indicata in un caso su 5 (21,9%), si trova la paura di non essere più autonomi. Segue la paura della solitudine (10,5%), di sentirsi inutile (7,5%), di trovarsi in difficoltà economiche (6,1%).
Le donne in misura maggiore indicano come prima paura le malattie (51,5% contro 44,9%) e allo stesso tempo temono, più degli uomini, la solitudine negli anni della vecchiaia (15,3% contro 6,9%).
Ed è proprio da questa fotografia sulla condizione degli anziani che nasce il Progetto UILP Basilicata denominato “Sportello Ascolto” coordinato dalla psicologa Valentina Giglio che durante i lavori congressuali ha illustrato gli obiettivi: una maggiore consapevolezza riguardo alle variabili che consentono di invecchiare “bene”; un significativo incremento del senso di auto efficacia e direttamente autostima; maggiori livelli di soddisfazione di vita; prevenire la depressione e l’isolamento degli anziani; favorire il supporto sociale utilizzando le risorse a disposizione; preparare al pensionamento.
“La Uil – ha detto Tortorelli nell’articola relazione – intende far diventare la fase congressuale l’occasione per migliorare servizi ed adeguare la propria attività nei confronti dei lavoratori attivi e pensionati. Dunque una strategia che sappia rispondere ai nuovi ed emergenti bisogni degli anziani e che passa anche attraverso la cooperazione intergenerazionale. Dopo anni di direzione dei metalmeccanici – ha aggiunto – mi è stato chiesto di trasferire la mia esperienza nella categoria dei lavoratori non più attivi per dare il mio contributo alla nuova fase di rilancio della UILP. Lo faccio con grande passione accettando quella che per me è soprattutto una sfida personale di rinnovato impegno sindacale. Ho sempre ritenuto fondamentale che nella società – e ancor più nel sindacato – generazioni diverse lavorino insieme per realizzare condizioni di migliore benessere sociale, come ho sempre considerato importante la contaminazione di idee, lo scambio delle esperienze tra lavoratori attivi e pensionati. C’è bisogno che gruppi di dirigenti sindacali diversi per età ed esperienze si mettano al servizio dei nostri anziani, le categorie sociali più deboli.E’ anche questo un modo per affermare concretamente quel modello di sindacato dei cittadini che con orgoglio ci caratterizza rispetto agli altri sindacati”.
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