La Coop sei anche tu? La spesa facciamola insieme n altro giorno: sabato 9 luglio, sciopero dei lavoratori dell’Ipercoop di Matera.
I componenti la RSU della Filcams CGIL dell’Ipercoop di Matera invitano i lavoratori e la clientela a manifestare il proprio dissenso nei confronti del percorso intrapreso dall’azienda nella trattativa per il rinnovo del CCNL, con testi inaccettabili relativi a : orario di lavoro, malattia, relazioni sindacali e mobilità aziendale.
Siamo consapevoli che la crisi dei consumi renda più complicato rinnovare il contratto nazionale, ma non è accettabile che si scarichi tutto il costo della crisi sulle lavoratrici e sui lavoratori.
Ci auguriamo che le ragioni della protesta possano essere recepite anche dai consumatori, affinchè la clientela possa essere solidale con le lavoratrici e i lavoratori di Coop Estense non andando a fare la spesa sabato 9 luglio.
Rinunciare a diritti e salario per quanti part-time e precari guadagnano 600 euro al mese appare un sacrificio troppo grande. Senza fare della facile demagogia ci chiediamo che sacrifici sono disponibili a fare i dirigenti di questo mondo della cooperazione?
La FILCAMS CGIL ha chiesto quindi alle associazioni delle imprese cooperative di modificare la loro impostazione, in quanto, se è reale la volontà espressa, di firmare un contratto unitario, deve tenere conto anche dei problemi che pone la Filcams a nome dei lavoratori che rappresenta.
Per questo è stata proclamata una mobilitazione a livello nazionale che coinvolgerà lavoratori e lavoratrici dell’Ipercoop di Matera, con 8 ore di sciopero da effettuarsi nella giornata di sabato 9 luglio, coinvolgendo e informando con un volantino la stessa clientela: la COOP sei anche TU… la spesa facciamola INSIEME un altro giorno.
I componenti la RSU della Filcams CGIL di Matera
La trattativa per il rinnovo del CCNL delle imprese cooperative è proseguita con testi inaccettabili relativi a orario di lavoro, malattia, cooperative minori, relazioni sindacali.
Pure in presenza di alcuni elementi positivi nel testo delle Relazioni Sindacali attraverso la reintrodotta contrattazione di secondo livello su organizzazione del lavoro, orari e turnazioni e ambiente, temi cancellati nel testo precedente.
Tuttavia resta ancora un corposo capitolo sulle deroghe agli istituti del CCNL per svariate casistiche, punto per noi estremamente negativo.
Riguardo all’orario di lavoro è stato presentato un testo in cui viene cancellato tutto il sistema di confronto previsto per le articolazioni degli orari (riposo settimanale e giornaliero, domeniche, flessibilità etc.) e pertanto risulta azzerata la possibilità per le RSA/RSU di fare accordi proprio su questi temi che riguardano le condizioni di lavoro.
Sono stati presentati interventi peggiorativi della parte economica per tutti i neo assunti attraverso: l’aumento dell’orario settimanale da 38 a 40 ore, la maturazione dei ROL in 4 anni, l’abbassamento di tutte le maggiorazioni e l’elevazione del divisore orario da 165 a 168.
Il testo presentato sulla malattia intacca il pagamento del 100% della carenza introducendo la possibilità di reinvestire i soldi risparmiati su altri benefici per i lavoratori, con una proposta addolcita rispetto al terziario privato. Contropartita che non compensa affatto la perdita di una conquista sociale così importante qual è il pagamento della malattia dal primo giorno.
Siamo fermamente convinti che il problema delle assenze non si risolve con queste scorciatoie, ma attraverso l’analisi di tutte le cause possibili che le determinano, compreso le condizioni di lavoro e pertanto bisogna attivare confronti a livello aziendale per trovare le adeguate soluzioni.
Sulle imprese cooperative minori tra le varie richieste, emergono due punti particolarmente negativi: l’allargamento della platea ai “negozi di vicinato” e l’elevazione dell’orario settimanale da 38 a 40 ore, con la perdita di 72 ore di ROL.
La FILCAMS CGIL a fronte di queste richieste ha dichiarato che non intende:
a) smantellare il sistema di contrattazione e confronti finalizzati ad intese, oggi previsti;
b) creare un contratto di “serie B” per i nuovi assunti;
c) perdere conquiste sociali come il trattamento di malattia;
d) introdurre un sistema di derogabilità che tende a vanificare il CCNL.
Si è consapevoli che questo rinnovo contrattuale si svolge in un contesto di crisi e di competitività di cui bisogna tenere conto, ma la soluzione non può essere quella di scaricare tutti gli oneri sui lavoratori, impoverendoli inoltre dei loro diritti e della dignità di svolgere il confronto, in un momento in cui il coinvolgimento delle RSA/RSU dovrebbe essere maggiore per trovare soluzioni condivise dei problemi.
La FILCAMS CGIL ha chiesto quindi alle associazioni delle imprese cooperative di modificare la loro impostazione, in quanto, se è reale la volontà espressa, di firmare un contratto unitario, deve tenere conto anche dei problemi che pone la Filcams a nome dei lavoratori che rappresenta.
La trattativa è molto difficile e proseguirà con un calendario già programmato e a sostegno della stessa è necessario il supporto dei lavoratori.
Per questo è stata proclamata una mobilitazione a livello nazionale che coinvolgerà lavoratori e lavoratrici dell’Ipercoop di Matera, con 8 ore di sciopero da effettuarsi nella giornata di sabato 9 luglio, con possibili disservizi, coinvolgendo e informando la stessa clientela.