“Il patrimonio è qualcosa che ci riguarda da vicino, che attraversa la nostra quotidianità avvolgendola. Investe la sostanza stessa dei paesaggi urbani contemporanei, in special modo quelli mediterranei, entra nel flusso delle sue trasformazioni come parte attiva, è soggetto a continue ibridazioni di significato. Il paesaggio mediterraneo è, per eccellenza, il patrimonio. Meglio, è un insieme di patrimoni (città, aree archeologiche, arte), che a loro volta sono insiemi di idee, di valori, di strategie politiche e culturali a volte conflittuali. La sua presenza è importante per noi: stabilisce nessi fra luoghi e tempi differenti, si fa parte attiva delle trasformazioni, misura una distanza critica, fuori da un approccio nostalgico, ma anche lontano da una visione che lo ripropone come precedente esclusivamente estetico”*.
All’interno del programma “libri&città. l’università incontra la città”, mercoledì 11 giugno, a partire dalle ore 17:30 presso il Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola” in Via Ridola 24 a Matera, si confronteranno punti di vista diversi attorno alla nozione di patrimonio nel “mediterranean contexts”. Architetti, archeologi, antropologi, paesaggisti, geografi, urbanisti, rappresentanti di Istituzioni e cittadini discuteranno, senza la pretesa di esaurirne il dibattito, della possibilità che la natura o il paesaggio possano essere considerati patrimonio rileggendo il legame fondativo tra città, architettura e patrimonio, nel contemporaneo, alla presenza di Carmen Andriani e Ludovico Micara (docenti dell’Università degli Studi di Chieti-Pescara) autori di tre recenti importanti volumi: Il patrimonio e l’abitare* (a cura di C. Andriani, Donzelli Editore), Archeologie in mutazione (a cura di C. Andriani, L. Micara, Gangemi Editore) Tripoli medina mediterranea (a cura di Micara, Gangemi Editore).
Giu 11