L’accordo per ampliare l’offerta formativa firmato dai due Rettori e presentato a Matera nel corso di una conferenza stampa.
Le Università della Basilicata e di Firenze collaboreranno per ampliare e qualificare i contenuti e le tematiche dell’offerta formativa dei corsi di laurea in Beni Culturali, favorendo la mobilità degli studenti, la promozione di scambi di esperienze, e i percorsi comuni di formazione: è quanto previsto in una convenzione firmata dai Rettori dei due Atenei, Mauro Fiorentino e Alberto Tesi, che in sostanza crea una “rete”, unica nel suo genere, tra le due Università.
L’obiettivo dell’accordo – presentato oggi a Matera nel corso di una conferenza stampa a cui ha partecipato, accanto al Rettore Fiorentino, il prof. Francesco Sportelli (coordinatore corso di laurea in Beni culturali e responsabile della programmazione e gestione della convenzione con Unifi), e il direttore del Dicem, Ferdinando Mirizzi -è di “incrementare e approfondire le relazioni tra le due Istituzioni sul settore dei patrimoni culturali, anche per ampliare le rispettive offerte formative”, favorendo gli interscambi di studenti, di professori e di ricercatori, seminari e stage nelle imprese e nelle due strutture, l’attivazione d’iniziative formative innovative e di eventi scientifici e di comunicazione, anche in collaborazione con altre istituzioni italiane e straniere e la collaborazione con aziende ed enti pubblici. La convenzione è destinata agli studenti iscritti al corso di laurea in Operatore dei beni culturali (Dicem-Matera) dal secondo anno in poi. Gli studenti potranno svolgere fino a due semestri nell’Università di Firenze e conseguire crediti formativi previsti dal curriculum, contando sul finanziamento da parte dell’Unibas. A questo si aggiunge l’occasione per favorire interscambi anche di docenti e ricercatori, visite e stage nelle imprese incontri di studio e seminari.
Per quanto riguarda l’offerta formativa, i due Atenei hanno previsto di attivare annualmente insegnamenti relativi a settori scientifico-disciplinari presenti nell’ordinamento di ciascun corso di laurea, utilizzando i docenti dell’università convenzionata.
“Si tratta – ha spiegato Fiorentino – di un importante accordo per i due Atenei, ma soprattutto per gli studenti e i ricercatori delle due Università, che avranno a disposizione la possibilità d’interscambi, e l’opportunità di ottenere, come straordinari laboratori a cielo aperto, due aree di grande valore storico e culturale: da un lato i gioielli di Firenze e della Toscana, e dall’altro l’unicità di spazi come quelli dei Sassi di Matera e dei tesori che la Basilicata offre, da Grumento a Metaponto”.
“Questa importante convenzione tra i due Atenei – ha precisato Tesi – riguarderà un’attività formativa congiunta destinata agli studenti di un corso di studi che può assolvere un ruolo di notevolissimo rilievo nella realtà culturale ed economica del nostro paese. L’accordo prevede anche il futuro coinvolgimento dei due Atenei in progetti di ricerca relativi al settore dei beni artistici, archeologici, archivistici, librari e costituisce anche una possibile risposta alla situazione della formazione universitaria che, a causa della riduzione dei finanziamenti, appare sempre più esposta a un processo di inevitabile depauperamento”. Il professor Mirizzi ha invece evidenziato la “carta” a disposizione degli studenti lucani, ai quali si aprono le porte “delle collaborazioni, e quindi degli Atenei, non solo italiani ma internazionali” nel percorso “studiato dal dipartimento, e che mira a creare un modello di rete unico in Italia, così come è primo, nel suo genere, questo accordo, e gli altri che stiamo organizzando in queste settimane”.
“Mettiamo a disposizione dei nostri studenti materani e di quelli fiorentini – ha detto il professor Francesco Sportelli, coordinatore corso di laurea in Beni culturali e responsabile della programmazione e gestione della convenzione con Unifi – due grandi patrimoni artistici e culturali, come quelli custoditi dalla Basilicata e dalla Toscana. Con il sostegno finanziario dell’Unibas i nostri studenti potranno seguire lezioni e fare esami per due semestri a Firenze. Sarà anche un’occasione per favorire interscambi di professori e ricercatori, stage nelle imprese, e collaborazioni con altre istituzioni italiane e straniere, contribuendo a rafforzare la rete di rapporti che l’Unibas sta costruendo in tutto il Paese”.