L’ambietalista Pio Abiusi a nome dell’Associazione Ambiente e Legalità torna ad occuparsi della gestione dei rifiuti in territorio lucano ed in particolare del tour che presto potrebbe coinvolgere anche la Puglia. Di seguito la nota integrale.
Questa volta il tour si allarga e coinvolge la Puglia?
La Provincia di Potenza ha raggiunto un suo equilibrio con la riapertura della discarica di Atella e gli ampliamenti in corso che interessano la discarica di Sant’Arcangelo e Venosa. Tanti altri interventi riguardano quella provincia come la realizzazione degli impianti di compostaggio sempre presso le due discariche appena citate. Nessun rifiuto andrà fuori da quella provincia ma di contro la situazione è tale che difficilmente potrà ospitare quello proveniente fosse anche della Provincia di Matera. Le discariche della Provincia di Matera, invece, sono in ginocchio e via via si sta avvicinando il tempo in cui saranno chiuse per esaurimento dei volumi autorizzati. Per tutte le discariche del materano sono in corso conferenze dei servizi per la caratterizzazione e la bonifica dei siti. Fa eccezione la discarica di La Martella per la quale non si muove foglia, è stata trasformata in un lago di percolato e la conferenza dei servizi per la caratterizzazione delle falde acquifere inquinate si sarebbe dovuta tenere già da un anno ma nulla accade . La prossima ordinanza presidenziale potrebbe prevedere che buona parte dei rifiuti prodotti in provincia di Matera vada in Puglia il che, poi, non è negativo perchè la Puglia è vicina. In sintesi la situazione è la seguente: le discariche sono esaurite ed inquinano, la Recisa di Pisticci dovrebbe ritornare operante in autunno dopo aver completato i lavori di ampliamento e messa in sicurezza ed è la discarica che sarà centrale quando partirà, semmai accadrà, la raccolta differenziata perchè è dotata di una piattaforma moderna utile a quel tipo di lavorazione. Il Piano dei Rifiuti Regionali che sarebbe dovuto essere pronto, dopo tanti rinvii, per il 30 giugno 2014 non lo è ma quegli 880 mila Euro, tanto costa il piano, ce li possiamo anche risparmiare. La Provincia di Matera attrezzò a suo tempo un piano per la modica cifra di 100 mila euro e ci possiamo anche accontentare. la Provincia di Potenza non ha un piano ma ha messo una pietra sopra l’inceneritore di S. Luca Branca e come detto sta lavorando sugli impianti di compostaggio che risulteranno, a regime, ridondanti per le quantità di umido da noi prodotto, altri impianti per la lavorazione di altri codici CER stanno nascendo come funghi nelle due province. Il MATTM ha messo a disposizione congrue risorse per far partire la raccolta differenziata in entrambe le province.
Cosa ostacola la partenza di una raccolta differenziata seria? Non si è capito. Che sia Conai o meno poco interessa, è importante che sia fatta una scelta la più economica possibile a parità di risultato. Tutto è fermo
Si creino i centri di trasferenza anche nel materano, si differenzino i rifiuti e li si inviino agli impianti specializzati per ciascun codice CER. Poco male se in Provincia di Matera non vi è un centro di compostaggio per l’umido ci si può avvalere di quello di Laterza che è a pochissimi chilometri dalla città capoluogo e, forse, non converrà farne uno proprio nella Val Basento che risulta distante.
E’ difficile fare tutto questo o ci sono altri interessi sottesi?
Pio Abiusi – Associazione Ambiente e Legalità