11 luglio 2011: nuovo botta e risposta tra Cgil Matera e Consorzio Industriale. Dopo la nota inviata nel pomeriggio da Manuela Taratufolo non si è fatta attendere la replica del commissario del Consorzio Gaetano Santarsia. Riportiamo di seguito le due note.
LA REPLICA DEL CONSORZIO INDUSTRIALE ALLA NOTA RIPORTATA DI SEGUITO DELLA CGIL MATERA
Ritenevo che con la conferenza stampa di venerdi scorso relativa ad un atto di attività del Consorzio e alla illustrazione del Bilancio 2010, si fossero forniti anche rispetto alla vicenda delle 2 assunzioni tutti i chiarimenti richiesti. Ma vedo che così non è, e quindi ritengo utile ribadire e ampliare i concetti precedentemente espressi.
Preciso che si tratta di 2 assunzioni a tempo determinato, attraverso pubblico concorso, per far fronte ad una immediata e improcrastinabile esigenza dell’Ente chiamato a garantire servizi, progettazione e realizzazione di importanti opere pubbliche, per l’infrastrutturazione delle aree industriali, gia finanziate dalla Regione Basilicata, nonché fronteggiare il rilevante contenzioso amministrativo esistente che l’ ha visto spesso soccombere in giudizio oppure di avvalersi di costose consulenze esterne.
Ricordo che la mia figura non è quella di commissario liquidatore dell’Ente, tuttaltro il mio compito è quello di lavorare nella direzione tracciata dalla l.r.18/2010 di riforma dei Consorzi Industriali per una riorganizzazione e risanamento economico degli stessi.
Si ribadisce che le cifre in gioco sono di gran lunga più modeste di quelle fantasiose ipotizzate dal responsabile FP CGIL.
Si rammenta che il disavanzo di bilancio dipende da fatti straordinari (sentenze, onerosi premi di incentivo all’esodo, cartelle esattoriali per servizi usufruiti nell’ultimo decennio, stipendi del direttore generale etc) e non già dalla gestione di esercizio che risulta in attivo.
Si ricorda, infine che tutte le altre sigle sindacali hanno palesemente preso le distanze dalla presa di posizione della CGIL.
Mi auguro che anche con la CGIL possa ripartire un dialogo fatto di proficuo confronto e non di preconcetti e giudizi sommari.
Il commissario Ing. Gaetano Santarsia
Non si placa la polemica tra la Cgil e il Commissario del Consorzio Industriale di Matera. Manuela Taratufolo e Vito Maragno hanno inviato una nota in cui viene ribadito che “il contenuto della conferenza stampa tenuta dal Commissario del Consorzio industriale di Matera non fa altro che confermare tutti i dubbi che la FP CGIL aveva espresso pubblicamente in precedenza”.
Come sempre accade quando si intende eludere lo stare al merito delle questioni poste, quella conferenza stampa è stata semplicemente un modo per rendere ancora più nebulosa la vicenda delle due assunzioni da parte di un ente palesemente in deficit finanziario.
Il tema posto dalla FP CGIL era chiaro, semplice, ma, evidentemente, quando non si vuole rispondere ci si incammina per la strada delle non risposte o meglio per la strada degli effetti speciali con cui distrarre l’opinione pubblica dalla risposta che comunque la CGIL attende di ricevere: perché si sono vogliono assumere due ulteriori unità lavorative nonostante ci siano palesi difficoltà finanziare nell’ente ASI ?
Si resta insistenti poiché, come già detto, e senza stancarci lo ripetiamo, nell’incontro tenutosi tra il Consorzio industriale e le OO. SS. del 16 giugno scorso fu riferito che il disavanzo dell’Ente ammontava ad 800.000 euro. Alla luce di tanto, la FP CGIL richiese al predetto Ente copia del bilancio consuntivo 2010 e di quello preventivo 2011, di cui si resta ancora in speranzosa attesa.
Sempre in quella stessa occasione fu detto, altresì, che c’era l’intenzione di rivedere i carichi di lavoro e che sarebbero state attivate eventuali promozioni interne, anche attraverso l’istituto del corso/concorso.
Nulla, invece, fu dichiarato a proposito di nuove assunzioni che, tra l’altro, il CCNL prevede debbano essere oggetto di confronto sindacale.
Orbene, se l’Ente avesse espresso l’intenzione di porre in essere due nuove assunzioni, avremmo potuto osservare, in quella sede, quanto segue:
• ciò non rientra nei compiti di una gestione commissariale;
• sarebbe stato più opportuno attendere il compimento del processo di riforma e aspettare l’insediamento degli organismi previsti dalla riforma.
Inoltre, le perplessità in merito alla legittimità dei bandi permangono tutte, ad iniziare dall’art. 3 con il quale vengono attribuiti soli 30 punti ai titoli posseduti e ben 70 punti al colloquio.
Una sproporzione evidentemente inaudita. Se fossimo stati convocati per le assunzioni avremmo fatto presente anche questa sproporzione. In questo modo la tanto vantata trasparenza, sarebbe stata ancora più trasparente.
In ordine poi alla spesa, non resta che confermare le cifre già espresse, sebbene qualcuno abbia voluto fraintenderle: 220.000 euro è l’ammontare complessivo del costo dell’operazione delle due assunzioni, ovviamente in 3 anni, pari alla durata dei contratti.
Per tutto quanto sopra riportato, il Commissario resta, ad avviso della CGIL, sindacalmente inaffidabile.
Per concludere, delle doverose precisazioni vanno fatte in ordine alle non vere affermazioni, per le quali verranno adite le competenti autorità giudiziarie, riportate da alcuni organi di stampa, rispetto alla situazione lavorativa della coniuge del segretario della FP CGIL:
• la stessa non è mai stata dipendente del Consorzio industriale di Matera atteso che nell’estate del 2008 ha lavorato, con contratto della durata di soli 3 mesi, per conto di un’agenzia di lavoro interinale, alla sistemazione dell’inventario del suddetto Consorzio, sotto la Presidenza Minieri. Tanto solo per amore della verità e per invitare chi afferma il falso, o chi lo riporta, a verificare sempre la verità o il riscontro reale di quanto si dice o di quanto si riporta.
Da ultimo, per chi ha la memoria corta ed al fine di fugare ogni ulteriore malizioso dubbio, si vuole ricordare che la CGIL denunciò il Sindaco Minieri per comportamento antisindacale e che ogni volta che essa ritiene non condivisibili posizioni assunte da proprie controparti, essa non esita a farlo presente pubblicamente, nella sua piena libertà di esprimersi e di rendere noto il suo pensiero, senza permettere a nessuno di condizionarlo. Ciò accade nella normale dialettica politico-sindacale, quando gli scontri-confronti sono leali e rispettosi dei reciproci ruoli.
Purtroppo, e amaramente, occorre prendere atto che i tempi stanno cambiando anche a Matera e che quando non si sanno dare risposte politiche o di merito sulle questioni sindacali sollevate, si mette in moto la macchina del fango e si pratica il METODO BOFFO: la sistematica denigrazione dell’avversario. Un metodo che non onora chi lo ha pensato, chi lo pratica e chi lo sostiene.
E comunque resta inevasa, nonostante una pomposa conferenza stampa tenuta dal Commissario Santarsia, la ns. richiesta : perché, nonostante una situazione deficitaria, ammessa dallo stesso commissario, si vuole procedere all’assunzione di due ulteriori unità?
Sembra che rispondere a questa domanda sia complicato se poi si rifugge rispondendo con argomenti non pertinenti alla domanda stessa.
Invitiamo ancora una volta la regione Basilicata ad intervenire su questa imbarazzante vicenda dai contorni sempre meno chiari e che ci conferma di avere avuto ragione nella posizione che esprimemmo nel 2009 quando come CGIL organizzammo un convegno sul ruolo dei Consorzi: guardando al degrado industriale che regna sovrano nel materano, il ruolo del consorzio è stato fallimentare e oggi più che mai ne abbiamo una triste conferma.
Matera, 11 luglio 2011
Manuela Taratufolo, Segretario generale Cgil Matera
Vito Maragno – Segretario generale Fp CGIL
Il Consorzio Industriale ha inviato una nota a firma dell’ingegnere Gaetano Santarsia, commissario dell’Ente, per opportune precisazioni in seguito alla polemica scaturita dalla nota di Vito Maragno, segretario generale Fp CGIL. La riportiamo integralmente.
La legge regionale 18 del 2010 ha riformato radicalmente la struttura dei consorzi industriali, ravvisando, evidentemente, la forte esigenza di riorganizzazione e risanamento economico degli stessi.
Dal primo giugno 2010 ad oggi il Consorzio industriale ha dovuto affrontare una serie di criticità che rischiavano di compromettere pesantemente il funzionamento ed il ruolo del Consorzio stesso. Criticità relative a: mancate costituzioni in giudizio (delle quali ancora oggi sfuggono le ragioni) con sentenze dagli esiti molto pesanti, anche dal punto di vista economico; stipendi ed incentivi faraonici ad alcuni dirigenti, uso indiscriminato di mezzi e risorse dell’Ente, assunzioni senza concorso.
Non compete alla gestione commissariale del Consorzio entrare in polemica né con la precedente direzione generale né con chi coltivava e alimentava conflitti di interesse. Per queste ragioni mi limiterò a dare trasparenza al documento contabile e a ciò che esso, in maniera formale e incontrovertibile, mette in luce.
Ecco alcuni elementi che trovate nel bilancio:
1. oltre 1.800.000 euro per contenziosi legali che hanno visto l’Ente soccombente. In diversi
procedimenti il Consorzio, in maniera apparentemente inspiegabile, non si è nemmeno
costituito in giudizio,subendo in contumacia pesantissime sentenze: su questi episodi, non a
caso, ha posto la dovuta attenzione la Corte dei Conti.
2. Corresponsione di 260.000 euro quale incentivo all’esodo all’ex direttore generale del Consorzio, con l’applicazione del massimo di quanto previsto dal contratto nazionale.
3. accantonamenti per richieste di pagamento per prelievi idrici effettuati negli anni dal 2000 al 2010 per oltre 300.000 euro, pervenuti nel mese di maggio 2011.
4. prelievi eccezionali di acqua potabile a seguito di una copiosa perdita verificatasi agli inizi dell’anno e quantificabili in oltre 100.000 euro.
Tutti questi eventi si sono determinati in epoca anteriore all’insediamento del commissario, la cui nomina, ribadisco, è avvenuta in data 1 giugno 2010.
L’azione della gestione commissariale è stata rivolta, dal momento dell’insediamento, al concreto risanamento dell’Ente, tagliando sprechi, stipendi ed eliminando anomalie.
Alla luce delle sentenze che ci sono arrivate, ho proceduto ad una ricognizione presso i Tribunali di Potenza e Matera di altri eventuali procedimenti in itinere, senza costituzione in giudizio del Consorzio, e così siamo riusciti a recuperare 3 procedimenti che ci consentiranno un notevole risparmio per le casse dell’Ente.
Uno dei primi atti è stato quello di tagliare di circa 50.000 euro lo stipendio stellare del direttore generale, che ammontava a circa 160.000 euro l’anno: uno stipendio di gran lunga superiore a quello dei direttori generali della Regione Basilicata.
E’ stata inoltre sanata l’anomalia della figura di un direttore generale a tempo indeterminato – probabilmente l’unico caso di un Ente in Italia – riportando la durata dell’incarico a quella del Consiglio di amministrazione. Tale interpretazione è stata anche rafforzata da una sentenza del giudice del lavoro che ha rigettato il ricorso dell’ex direttore, e che gli ha addebitato anche le spese legali: per una volta, almeno, queste non sono state a carico del Consorzio!
E’ stato drasticamente ridotto l’uso dei mezzi dell’Ente, limitandolo all’espletamento dei compiti d’ufficio, mentre prima erano in uso H24 a amministratori e direttore del Consorzio.
I rimborsi spese per missioni del Commissario sono assimilati a quelli dei dirigenti, a titolo di esempio un pasto è rimborsato fino ad un massimo di 30 €, mentre fino al mio insediamento, per gli amministratori e direttori non era così.
Quanto ai concorsi che il Consorzio ha attivato per il reclutamento di due figure, una tecnica (ingegnere) e l’altra amministrativa (legale), si tratta di assunzioni a tempo determinato per 24 mesi,
ritenute essenziali per il funzionamento dell’Ente non dall’attuale gestione, bensì da quella precedente, con la differenza che oggi stiamo procedendo con il metodo dell’evidenza pubblica, mentre in passato, è questa è la notizia, l’Ente aveva avviato colloqui per l’assunzione di un ingegnere senza alcuna evidenza pubblica: su questo vi rivolgo un personale invito a chiedere al sindacalista della Cgil chi fosse quell’ingegnere.
La ricerca dell’ingegnere, in ogni caso, è da tempo richiesta dal Servizio Tecnico dell’Ente, che è cronicamente sottodimensionato rispetto alla rilevante mole di lavori che gestisce e, soprattutto, dovrà gestire in futuro, mentre, a causa del rilevante contenzioso che vede parte interessata il Consorzio, è necessario acquisire una professionalità interna anziché rivolgersi esclusivamente a professionisti esterni.
A tal proposito, una ulteriore precisazione: il costo di ciascun impiegato, così come in ogni altro Ente, ammonta a circa 30.000 euro oltre agli oneri contributivi. Per cui le cifre che sono circolate sono false e spropositate.
Vi consegno il bilancio del Consorzio industriale, affinché chiunque possa prenderne visione dal momento che compito della gestione commissariale è anche quello di agire nella massima trasparenza e fare in modo che, con i prossimi bilanci, l’Ente possa presentare, finalmente un volto diverso.
Per quanto riguarda l’attività svolta in questo anno di gestione commissariale, oltre agli impegni sul fronte del risanamento finanziario, gli sforzi si sono concentrati sulla necessità di poteziare la rete infrastrutturale a servizio delle aziende.
Aviosuperficie denominata “Pista Mattei”
Sono stati riavviati i lavori che riguardano l’installazione delle strumentazioni relativamente all’hangar, all’aerostazione e alla torre di controllo autorizzati alcuni mesi fa dalla Procura della Repubblica di Matera nell’ambito del cantiere che resta comunque comunque sottoposto a sequestro giudiziario.
Siamo in attesa – ad horas – della decisione del giudice delle indagini preliminari – relativa alla richiesta di completo dissequestro del cantiere su istanza formulata in tal senso dalla stessa Procura della Repubblica.
Evidentemente, un eventuale soluzione positiva della vicenda giudiziaria consentirà di completare in pochi mesi l’intera opera.
Metanizzazione di Iesce e La Martella
Il primo luglio scorso è stato pubblicato il bando per la gestione della rete di gas metano nell’agglomerato industriale di Iesce. I lavori relativi alla realizzazione della rete sono stati completati e collaudati.
Per quanto concerne La Martella, i lavori della rete interna sono anch’essi conclusi, ad eccezione del ripristino del manto stradale, ed è stata formalizzato l’istanza di allacciamento ad Italgas da un punto di consegna sito in prossimità di Ecopolis; in questo caso, è stata riformulato l’ipotesi progettuale che prevedeva originariamente un punto di approvvigionamento distante circa 7,5 km dall’area industriale, dimostratasi impraticabile. Una volta ottenuto il preventivo da Italgas, sarà possibile procedere con la massima celerità alla gara per la gestione della rete.
Pubblica illuminazione e video sorveglianza
Sono regolarmente in corso i lavori sia a Iesce che a La Martella, il cui completamento è previsto entro un paio di mesi.
Ampliamento del Centro di Geodesia Spaziale di Matera
Com’è noto, la Regione Basilicata ha delegato il Consorzio Industriale di Matera all’ampliamento del Centro per la realizzazione del Cidot (il centro elaborazione dati dell’Agenzia spaziale italiana) per un importo di 4 milioni di euro. A giorni sarà firmata la convenzione tra Regione Basilicata, Agenzia Spaziale Italiana e Consorzio Industriale che consentirà di avviare l’attività relativa ad un’opera ritenuta strategica per lo sviluppo del territorio.
Altre opere pubbliche
Altri finanziamenti sono in corso di definizione da parte dell’assessorato alle Attività produttive della Regione Basilicata per opere che ammonteranno a 8-9 milioni di euro per l’efficientamento energetico e la bonifica in Val Basento.
Ing. Gaetano Santarsia, commissario Consorzio Industriale della provincia di Matera.
Manuela Taratufolo, Segretario generale Cgil Matera, giudica “sconcertante la presa di posizione di sindacalisti autonomi e confederali apparsa sugli organi di stampa rispetto al comunicato stampa della FP CGIL di Matera”, già pubblicato anche dalla nostra redazione in questa pagina.
Ecco la posizione della Cgil Matera sulla vicenda che riguarda le due assuzioni del Consorzio Industriale della provincia di Matera.
Lo sconcerto deriva dalla pretestuosa interpretazione, oltre le righe, di quanto scritto nel comunicato che ha fatto sollevare infondate polemiche.
Nel suo comunicato stampa, la FP CGIL di Matera non si è dichiarata contraria alle assunzioni in tempi di crisi.
Ha sollevato una questione ben più elevata delle interpretazioni strumentali e di basso profilo cui si è pervenuto da parte di chi si è levato oggi a difensore d’ufficio del commissario Santarsia e della sua gestione del consorzio ASI.
La FP CGIL di Matera, non smarrendo il ruolo fondamentale di assumere posizioni che abbiano come fine la tutela dell’interesse generale e collettivo, e non certo dell’interesse personale o particolare come qualcuno tenta di fare passare, ha semplicemente fatto notare che, in tempi di crisi, in cui si nega l’assunzione o stabilizzazione di precari, in cui si operano tagli alle risorse umane nella sanità ove, ad es., necessitano più infermieri a cui però non si garantisce la stabilizzazione, dopo anni di contratti a tempo determinato, si procede in un ente che ha deficit comunicati per bocca dello stesso commissario, ad assunzioni ulteriori che di sicuro non contribuiranno a risanare le casse deficitarie di quell’ente ma lo appesantiranno ulteriormente, in tre anni, di circa 220.000 euro. Ai difensori di ufficio si fa rilevare infatti che la FP CGIL di Matera ha parlato in tali termini della cifra tanto contestata e che le risposte vanno date nel merito.
Evidentemente la carenza di argomentazioni per smontare la posizione legittima e di merito della FP CGIL di Matera è talmente elevata che le sigle sindacali oggi insorte a difesa del commissario Santarsia hanno avuto il cattivo gusto di scendere su biechi attacchi personali che dequalificano fortemente il loro ruolo e il mancato riconoscimento del fatto che finora è stata la FP CGIL di Matera ad occuparsi sindacalmente della questione relativa alla gestione del consorzio promuovendo incontri seminari su tale tema (da ultimo l’iniziativa del 19 maggio 2009) e svolgendo una contrattazione decentrata che ha portato risultati positivi nei confronti dei lavoratori a cui le altre sigle sindacali non hanno dato alcun contributo se non quello di aderire al lavoro svolto dalla FP CGIL di Matera.
La FP CGIL di Matera ha svolto, denunciando quanto asserito nel suo comunicato, il suo ruolo di sindacato che tiene al buon funzionamento della cosa pubblica e soprattutto all’uso oculato di risorse che sono pubbliche.
Le accuse personali mosse da chi dovrebbe svolgere la funzione di tutela dei lavoratori, e non dei datori, evidenziano la pochezza degli argomenti utilizzati ma soprattutto l’incapacità, o proprio l’intenzionale mancata volontà, a cogliere quanto nelle righe del comunicato stampa della FP CGIL di Matera fosse stato scritto, non a titolo personale, ma nell’interesse generale: i soldi pubblici non vanno sprecati; in tempi di crisi le risorse vanno utilizzate in modo da non realizzare buchi insanabili; nel gestire la cosa pubblica il fine primario deve essere la mancata esposizione degli enti che si gestiscono, soprattutto quando si tratta di una gestione commissariale, e la concertazione di spese che prima di essere deliberate devono essere attentamente vagliate.
Questo in sintesi l’obiettivo di quel comunicato che ha scatenato, evidentemente perché appropriato, reazioni fuori tema e molto misere di cui ci si meraviglia soprattutto se provenienti da sigle sindacali confederali di cui si è sempre avuto massimo rispetto nelle relazioni e mai ci si è abbassati al livello di attacchi personali.
Alla Regione ribadiamo la necessità di un intervento, non più rinviabile, su questa annosa vicenda che rappresenta uno schiaffo per tutti i precari e tutti quei lavoratori atipici che attendono da anni un lavoro stabile. Mentre a tali lavoratori si nega l’occupazione, c’è chi credendo di poter fare il “bello e cattivo tempo” si avventura a compiere assunzione in barba a deficit, sprechi e all’interesse pubblico che deve rimanere sempre primario nelle scelte da fare.
Ovviamente siccome non ci appartiene la cultura della denigrazione o dell’attacco personale, non entriamo nel merito di questioni miseramente denunciate e nemmeno veritiere nella maniera in cui sono state esposte.
Ci limitiamo a dire che la macchina del fango, spesso utilizzata come metodo da testate giornalistiche nazionali, è stata presa ad uso anche da parte di alcuni sindacalisti locali e di ciò ne siamo fortemente rammaricati e delusi.
Ci conforta, nel rafforzare la legittima denuncia della FP CGIL di Matera, la posizione assunta, sullo stesso tema, da esponenti politici regionali ai quali chiediamo di insistere acchè il Presidente De Filippo prenda in seria considerazione la trattazione di questa vicenda.
Matera, 8 luglio 2011
Manuela Taratufolo, Segretario generale Cgil Matera
CONSORZI INDUSTRIALI: BENEDETTO (IDV), ACCELERARE ITER RIFORMA
“Solo la riforma dei Consorzi Industriali di Potenza e Matera può dare una svolta alla gestione degli enti, superare i deficit accumulati negli anni perché non si ripetino più, evitando che a ripianare sia sempre Pantalone-Regione, dare risposte efficaci ad imprenditori e operai che in fondo chiedono solo di lavorare nelle stesse condizioni delle aree industriali del Nord del Paese dove infrastrutture e servizi sono gli elementi qualificanti della competitività e della produttività”. E’ quanto sostiene il presidente del Gruppo IdV in Consiglio Regionale Nicola Benedetto.
“Registriamo negli ultimi giorni la volontà della Giunta di procedere ad una accelerazione della riforma: l’annuncio dell’assessore alle Attività produttive Restaino di portare presto all’approvazione della Giunta gli statuti dei due Consorzi Industriali ha però bisogno di trasformarsi in un atto concreto. E verifico positivamente i pareri sull’idea progettuale di Restaino espressi da Confindustria, Confartigianato, Confcommercio, Cna, Confapi, Confcooperative e Legacoop Basilicata in occasione della recente riunione del Tavolo Operativo di Confronto permanente sul riassetto e sul risanamento dei Consorzi. Solo che su questioni così rilevanti quali la riperimetrazione delle aree industriali, sempre più necessaria ed urgente, la ridefinizione delle tariffe che come lamentano giustamente gli imprenditori allontanano gli investitori lucani ed extraregionali, il trasferimento delle reti e degli impianti funzionali all’uso civile della risorsa idrica – dice Benedetto – oltre che del tavolo con le parti sociali c’è bisogno anche di un confronto ed approfondimento ad un tavolo politico di maggioranza prima di diventare proposta definita e compiuta da portare in Commissione competente e in Consiglio Regionale. Le recenti polemiche riferite alla gestione commissariale dell’Asi di Matera sono del resto un nuovo esempio di come lasciare incancrenire i problemi produce una sorta di “guerra tutti contro tutti”, perdendo di vista il vero obiettivo del rilancio delle funzioni di promozione imprenditoriale e di attrazione di nuovi investimenti. E’ evidente – conclude il capogruppo di IdV – che il presupposto è il superamento dei commissari per ridare la gestione amministrativa e tecnica a professionalità adeguate a garantire i programmi di sviluppo, di reindustrializzazione in Val Basento e di nuova industrializzazione in altre aree regionali”.
Nicola Benedetto, consigliere regionale IDV
Vito Maragno, segretario generale Fp CGIL commenta la decisione del Consorzio Industriale di Matera, che si trova in una fase di gestione commissariale, di assumere due laureati.
Quando nell’ottobre 2010 abbiamo criticato la gestione commissariale del Consorzio Industriale di Matera ed abbiamo parlato di Meridional Style Management è perché paventavamo il rischio che il Commissario andasse oltre i suoi compiti che dovevano essere, cosi come prevedono tutte le gestioni commissariali: fare lo Statuto dell’Ente e procedere all’eventuale risanamento dell’Ente, laddove questo fosse stato necessario, come peraltro prevede la legge regionale di riforma dei Consorzi industriali.
Oggi dobbiamo prendere atto che tutte le nostre preoccupazioni sono diventate realtà. Adesso ci troviamo un Ente che prima della gestione commissariale chiudeva il proprio bilancio in attivo, mentre adesso chiude il bilancio in negativo (bilancio 2010) con un debito di oltre 800.000 euro. Nel contempo il Commissario invece di cercare di uscire da questa situazione ha la brillante idea di appesantire ulteriormente un bilancio già deficitario assumendo due laureati (che costerebbero quasi 220.000 euro) di cui non si capisce l’utilità atteso che il suddetto Ente a seguito della legge di riforma ha ridotto notevolmente i suoi compiti e funzioni.
Vogliamo ricordare al Commissario che i piani occupazionali, e quindi le assunzioni, cosi come prevede il CCNL, sono oggetto di confronto con il sindacato. Anzi, nell’incontro con il Commissario il 16 giugno non ci è stato detto alcunché circa nuove assunzioni. In verità, ci è stato detto l’esatto contrario. In quella occasione, il Commissario ci ha detto che l’Ente a seguito dell’approvazione dello Statuto, ed a seguito della ridefinizione e riduzione dei compiti e funzioni conseguenti alla legge di riforma, avrebbe redistribuito i carichi di lavoro tra i dipendenti. Se ci avesse detto le reali intenzioni, gli avremmo detto che:
• Non rientra in una gestione commissariale procedere a nuove assunzioni;
• A causa della situazione deficitaria in cui versa l’Ente occorreva procedere ad un contenimento della spesa. Come fa un buon padre di famiglia quando le risorse scarseggiano.
Alla luce di quanto detto, la FP CGIL ritiene oramai il Commissario del Consorzio un interlocutore sindacalmente inaffidabile ed in virtù di questo chiediamo al Presidente De Filippo e all’Assessore Restaino di intervenire per bloccare le suddette assunzioni facendo revocare i bandi (che prevedono tra l’altro ed in modo illegittimo per una valutazione pari a 100, 30 punti per i titoli e 70 per il colloquio), facendo presente, inoltre, che volendo fare una raffronto tra la spesa procapite per il personale regionale della Basilicata e quella della Lombardia, quella della Basilicata è di sei volte e mezzo superiore. Quindi, occorre lavorare per contenere la spesa e non per aumentarla. Tra l’altro, mentre c’è il blocco delle assunzioni in Sanità e non si possono assumere infermieri, è uno scandalo assistere allo spreco di risorse pubbliche da parte di un ente regionale soprattutto in un periodo in cui il Governo nazionale annuncia l’ennesima manovra finanziaria di lacrime e sangue.
Per questo la FP CGIL ritiene che le assunzioni decise dal Consorzio industriale di Matera siano a tutti gli effetti spesa improduttiva. Anzi, a dirla tutta anche la stessa spesa per pagare il Commissario è a tutti gli effetti spesa improduttiva e andrebbe tagliata.
Vito Maragno – Segretario generale Fp CGIL
Riceviamo e pubblichiamo la nota del delegato territoriale per la Basilicata di F.I.N.DI.C.I (FEDERAZIONE INTERSINDACALE NAZIONALE DIPENDENTI CONSORZI INDUSTRIALI)
Nicola Varuolo che replica alla presa di posizione del rappresentante Cgil-FP Vito Maragno in merito alle due assunzioni che intende effettuare il consorzio.
Si apprende, con stupore, della presa di posizione del rappresentante CGIL-FP Vito Maragno, in merito alle due assunzioni a termine che il Consorzio Industriale intende effettuare. Lo stupore è legittimo da parte nostra, se non altro perchè è la prima volta nella storia delle relazioni sindacali che il rappresentante di un sindacato si dichiara contrario a delle assunzioni, salvo dimenticare di essere stato favorevole alla assunzione presso lo stesso Consorzio di sua moglie per circa un anno e mezzo.
Dovrebbe guardarsi bene le spalle il sig. Maragno: con la crisi occupazionale che si sta attraversando, i laureati disoccupati potrebbero linciarlo.
Forse il Sig. Maragno non gradisce la trasparenza nelle assunzioni, dato che, per la prima volta, il Consorzio ha deciso di assumere mediante procedure selettive, anziché, come avvenuto in passato, per “chiamata diretta” ?
O forse le assunzioni non sono gradite al Sig. Maragno perché non è stata cooptata una certa commercialista che ha già lavorato al Consorzio, con assunzione senza concorso?
La scarsa credibilità della presa di posizione del rappresentante della CGIL-FP è dimostrata anche dall’incapacità di saper fare i conti: il costo annuo di ciascuna assunzione ammonta a circa € 30.000,00 e non già a € 100.000,00, così come pretestuosamente riferito dal Sig. Maragno, pure avvezzo a trattare le problematiche economiche del personale del Consorzio, avendo avuto sicuramente conoscenza dei circa € 250.000,00 regalati per un incentivo di messa in pensione e dello stipendio di circa € 160.000,00 dell’ex Direttore Generale del Consorzio.
Del tutto fuori luogo, inoltre, il tentativo del rappresentante della CGIL-FP di imputare al Commissario in carica la responsabilità del disavanzo di bilancio, tenuto conto che il disavanzo riscontrato è imputabile unicamente a operazioni gestionali riferibili ai precedenti Organi di amministrazione del Consorzio e ai competenti Dirigenti, che ne risponderanno nelle competenti sedi.
A questo punto il Sig. Maragno farebbe bene ad approfondire la conoscenza delle situazioni, preoccupandosi, nel contempo, di ricercare suggeritori più attendibili ed autorevoli, anche al fine di evitare inesorabili figuracce.
Delegato territoriale per la Basilicata di F.I.N.DI.C.I
Nicola Varuolo
CONSORZIO ASI MATERA: ROMANIELLO (SEL), COMMISSARIARE LA GESTIONE COMMISSARIALE
“La gestione commissariale del Consorzio dello Sviluppo Industriale di Matera va commissariata perché non risponde, secondo quanto previsto dalla legge di riforma dei consorzi industriali, ai compiti prioritari della predisposizione ed approvazione dello statuto e del risanamento finanziario dell’ente”: a sostenerlo è il capogruppo di SEL (Sinistra Ecologia e Libertà) in Consiglio Regionale Giannino Romaniello che ha presentato un’interrogazione al Presidente della Giunta De Filippo e all’Assessore alle Attività Produttive Restaino.
Romaniello in premessa evidenzia che “nonostante la gestione commissariale, il Consorzio dello Sviluppo Industriale di Matera ha un passivo di circa 800.000 euro; nonostante tale critica situazione, con delibarazione n. 28 del 23 giugno 2011, il Commissario del Consorzio ha indetto 2 procedure per avviso pubblico ai fini dell’assunzione a tempo determinato (due anni prorogabili), di 2 unità lavorative, per una spesa di 220.000 euro annui, senza per altro attivare il confronto con i sindacati previsto dal CCNL”. Di qui la richiesta di sapere: “se non si ritenga opportuno procedere alla revoca delle procedure di assunzione indicate nel bando; se non si ritenga utile procedere alla sostituzione dell’attuale Commissario del Consorzio dello Sviluppo Industriale di Matera, al fine di riportare l’obiettivo gestionale dello stesso al conseguimento di quanto previsto dalla legge, ed in particolare al risanamento dell’ente; quali sono le ragioni del ritardo della predisposizione ed approvazione degli statuti dei due consorzi industriali di Potenza e Matera, approvazione fondamentale per il superamento della gestione commissariale il cui prolungamento impedisce l’avvio di una nuova fase per il rilancio del ruolo e delle funzioni di enti fondamentali per la gestione dei servizi nelle aree industriali e il coinvolgimento degli attori principali quali gli imprenditori e le comunità locali”.
Alla redazione di SassiLive.it è giunta anche una nota sottoscritta da CISL FPS e UIL F.P.L. che riportiamo integralmente.
Gli sprechi e le inefficienze storiche nell’ambito della Pubblica amministrazione, finiscono addirittura per essere alimentati da posizioni fuorvianti e di parte come quelle prese dal Resp.le pro-tempore della CGIL F.P., rispetto al Consorzio Industriale di Matera ed alla sua situazione economico-finanziaria ed organizzativa.
Il comunicato dello stesso, non può essere in nessun modo condiviso, considerate le evidenti incongruenze di ordine generale ed il riferimento a dati finanziari molto lontani da quelli reali.
Le scriventi OO.SS., assolutamente scevre da posizioni pregiudiziali, constatano solamente che le relazioni sindacali al Consorzio Industriale siano, negli ultimi tempi e con l’avvento del Commissario, rispettose del ruolo delle parti, trasparenti, partecipative e soprattutto coinvolgenti tutte le sigle sindacali, non solo la CGIL, così come sostanzialmente accadeva con la precedente gestione.
Constatiamo altresì, come le assunzioni in discussione, cosi come notorio, discendono da acclarate necessità espresse reiteratamente dai settori interessati.
A dimostrazione di questo vi è il tentato avvio delle procedure di cui trattasi, già da parte della precedente gestione Consorziale; unica differenza, che invece di utilizzare bandi ad evidenza pubblica, in precedenza avevano pensato, come al solito, a procedure riservate e privatistiche rispetto alle quali ed a più riprese la CGIL è stata sempre silente.
A ulteriore puntualizzazione, chiariamo che il costo per queste assunzioni a tempo determinato per due anni, è di circa 30 mila Euro annui più oneri riflessi, così come da CCNL.e non si capisce come invece vengono rese note cifre assolutamente fantasiose ( 220 mila E. annuali).
Così come è scorretto e di parte addebitare il deficit di bilancio 2010 alla gestione Commissariale iniziata solamente a metà anno, quando da una lettura anche sommaria del bilancio, emergono incontrovertibilmente, elementi riconducibili alla gestione pre Commissariale, tra cui: E. 1.800.000,00, per contenziosi legali relativi procedure espropiative giunti a sentenze definitive, rispetto ai quali vi è in corso un’indagine della Corte dei Conti; richieste di pagamento per prelievi idrici effettuati negli anni dal 2000 al 2010 per oltre 300 mila Euro, ed altro ancora.
Non capiamo e neanche ci interessa farlo, le ragioni che hanno spinto il Resp.le pro-tempore della CGIL F.P. a simili incomprensibili esternazioni, quello che profondamente ci rammarica è constatare come nel pubblico, gli interessi di parte sistematicamente prevalgono su quelli generali ed a volte, addirittura con il malcelato sostegno di qualche “sindacalista”.
CISL FPS – Giuseppe Bollettino
UIL F.P.L. Franco Coppola