“Il rapporto della Banca d’Italia che analizza i dati del 2013 dell’economia lucana indicano chiaramente elementi significativi su cui è necessario lavorare”. Lo sostiene Leonardo Montemurro, presidente di Cna che aggiunge: “Le cifre del Prodotto interno lordo che è calato del 3,2% rispetto al 3,5% dell’anno precedente lanciano segnali di cauto ottimismo ma è sul valore del turismo che credo sia il caso di investire con serietà e strumenti adeguati. Non si può più commettere infatti l’errore avvenuto con i Piot (Pacchetti integrati di offerta turistica) che ancora oggi, a quattro anni, dalla loro diffusione, registrano imprese che non hanno ancora ottenuto i fondi previsti.
Se il nuovo metodo dovesse essere mutuato da quella esperienza fallimentare, la Regione Basilicata è giusto che chiuda i battenti – aggiunge Montemurro che sottolinea – il ruolo del turismo, che da Cenerentola è assunto ad un ruolo di primo piano per il peso economico, culturale e sociale che ricopre, anche grazie alle caratteristiche che compongono il suo territorio.
Una risorsa spendibile in tutta la regione con punte di eccellenza in alcune parti di essa che, comunque, possono e devono trainare anche i restanti territori.
Il Turismo va inserito in un ambito sempre più legato ai mercati e agli strumenti di promozione e valorizzazione, e merita, senza dubbio, di ottenere maggiore attenzione e risorse finanziarie adeguate ed esigibili in tempi certi, in un rapporto concreto e non più retorico con le istituzioni, pena l’ultimo dei fallimenti in ordine di tempo che avrebbe come primo e unico risultato concreto quello di affidare la sopravvivenza e il futuro della Basilicata unicamente alla risorsa petrolio, certa, certissima oggi ma dai risvolti futuri tutti ancora da appurare soprattutto per quanto concerne la salute dei cittadini lucani e la sostenibilità ambientale del territorio regionale, mari inclusi.