Pio Abiusi dell’Associazione Ambiente e Legalità commenta la visita dell’assessore Berlinguer in visita a Fenice.
Onestà vuole che il giudizio sulla visita che l’assessore Berlinguer al termodistruttore Fenice sia sospesa e siamo convinti che a giorni si capirà le reale intenzione dell’impresa, se accetterà l’AIA e lavorerà di conseguenza per adeguarsi alle prescrizioni oppure vi sarà l’ennesimo ricorso al TAR, volendo c’è sempre qualcosa alla quale opporsi. Le falde acquifere erano e restano inquinate nessuno ci mette mano, pur avendo il Consiglio di Stato riconosciuto valido il piano di bonifica indicato dall’Ispra. Il dubbio che l’inquinamento si fosse allargato oltre l’area del termodistruttore, semmai ci fosse, è ormai certezza. Il consorzio ASI sin dal Settembre del 2013 ha ricevuto risorse dalla Regione per indagini preliminari , siamo al preliminare, per la caratterizzazione delle acque di falda nell’ara di San Nicola di Melfi utilizzando i piezometri già esistenti. Il Presidente della giunta con sua determina ha autorizzato la realizzazione della rete di Piezometri in area di proprietà della Sata e richiesti dal Comune di Melfi. Si cerca di capire se Fenice ha inquinato o meno tutta l’area industriale e si può iniziare la pratica per ottenere la terza area SIN e dopo quella relativa all’area di Tito Scalo e della Val Basento potrebbe essere classificata tale anche l’area industriale di S.Nicola di Melfi.
Insomma si parla!!!
Nel frattempo la Snowstorm, azienda insediata nell’area, con sua nota del 22-3-12 ha comunicato che il sito di sua proprietà risulta essere inquinato, ha continuato le indagini ed è giunta alla conclusione che il sito è inquinato pur non avendo la stessa intrapreso alcuna attività produttiva, Basilicata terra di streghe, monachicchi e falde inquinate. Lo stabilimento Benteler della Magneti Marelli, confinante con Fenice, Snowstorm e Sata chiede nell’agosto del 2013 l’avvio delle procedure relative al D.Lgs 152/06 e cioè caratterizzazione e bonifica delle falde sotterranee,”potenzialmente contaminate”, la società ha acquistato l’opificio il 30-4-13. Il bello viene con la Sata, anche essa riscontra inquinamento e denuncia ma riceve l’intimidazione dagli uffici regionali a voler bonificare le falde in attesa che si trovi il responsabile. La Sata l’intimidazione non se la tiene ed intima, a sua volta, la Regione ad effettuare le bonifiche e chiede il risarcimento dei danni. Abbiamo detto in premessa che non ci affrettiamo a trarre conclusioni sulla visita compiuta dall’Ass. Berlinguer a Fenice ma le premesse non sembrano volgere al bel tempo. Quando si comincerà a fare seriamente con il Termovalorizzatore? Quando lo si chiamerà al risarcimento dei danni? Quando avverrà la bonifica? Non diciamo altro perchè in questa tele- novela che vede la Regione completamente impotente almeno da un lustro è già stato detto e fatto si tratta di agire e vorremmo dire velocemente ma è un termine questo che in Basilicata è desueto.
Pio Abiusi – Associazione Ambiente e Legalità