Antonia Losacco, presidente FeNASP Basilicata, ha inviato una nota per sottolineare l’importanza delle cure di fisioterapia alle quale si è sottoposto il portiere della squadra di calcio italiana Buffon per tornare rapidamente a difendere la porta azzurra.
Da operatori di Centri di fisioterapia – ci sia consentito – ci godiamo un momento di notorietà adesso che tantissimi italiani hanno scoperto l’importanza delle cure di fisioterapia per consentire al portiere della squadra di calcio italiana Buffon di tornare rapidamente a difendere la porta azzurra. Vorremmo però approfittare dei riflettori accesi sulle nuove tecniche di cure notturne per la caviglia di Buffon per rimettere al centro dell’interesse dei cittadini e delle istituzioni il ruolo che svolgiamo, questa volta senza interviste e servizi da prima pagina, per tante persone che non hanno la notorietà del portiere azzurro. Per mutuare le parole di Marilyn Moffat presidente dell’associazione WCPT che riunisce le organizzazioni nazionali dei fisioterapisti, la cosa meravigliosa della fisioterapia è che può mettere in evidenza l’importanza di ogni aspetto dell’attività fisica e ogni aspetto dello stato di benessere umano dall’età pediatrica a quella geriatrica. Le strutture di fisioterapia pubbliche e quelle private accreditate al SSR, i fisioterapisti possono quindi aiutare la popolazione a mantenersi in buona salute e contribuire a migliorare anche le condizioni delle persone con malattie croniche. Ed è proprio sul terreno della tutela delle attività del settore fisioterapia-riabilitazione e degli operatori professionali che da sempre, si concentra l’impegno della FeNASP Basilicata: il rischio di finire preda di incompetenti e abusivi è più frequente di quanto si creda.
“Finalmente qualcuno che si occupi del nostro corpo!” Questa è una frase che ognuno vorrebbe pronunciare almeno una volta sena trascurare la prevenzione. A volte la vita quotidiana viene interrotta dalla comparsa di un dolore conseguente ad un trauma o a cause non ben precise. A parte i calciatori che ricorrono subito alle cure fisiatriche, sembra impossibile correlare questo piccolo disturbo al proprio lavoro, perché lo si fa da anni e non si ha mai avuto niente. Intanto il sintomo prosegue nella sua graduale e costante crescita, senza che nessuno pensi che in realtà sia necessario rimuoverlo. Però niente se ne va come è venuto! Comincia una spiacevole esperienza, la quotidianità è limitata da un disturbo e tutte le attività che normalmente si svolge automaticamente adesso hanno bisogno di essere riprogrammate perché sono limitate da dolore e/o rigidità. Accompagnare il paziente fino al completo raggiungimento del suo benessere è da sempre la nostra prerogativa fondamentale, per questa ragione da noi team di professionisti sono impegnati ad offrire la migliore esperienza di cura. Uno staff completo, scelto non solo per competenza ed esperienza, ma anche per la passione che nutre per il lavoro e la capacità di instaurare una relazione con il paziente che va al di là del semplice rapporto ambulatoriale. Un approccio e una metodologia finalizzati a dare delle risposte concrete a quanti sentono la necessità di mantenersi in forma e di migliorare la qualità della vita. Vorremmo poterlo fare meglio se solo le istituzioni ce lo permettessero. Purtroppo le questioni che affliggono il comparto sono tante a cominciare da un modello di erogazione vecchio, sottopagato e non al passo con i tempi da preferire invece, un sistema moderno ed efficiente che superi la distinzione tra servizi e strutture di riabilitazione, un sistema virtuoso che merita il più convinto sostegno. Ma noi non rinunciamo alla passione e all’innovazione delle cure, ad elevare la qualità professionale dei nostri fisioterapisti, alle più avanzate tecniche e apparecchiature perché per noi Giovanni e Lucia “valgono” quanto Buffon.