Con l’arrivo della stagione estiva sono numerose le opportunità per i giovani disoccupati lucani di trovare una boccata di ossigeno grazie al lavoro stagionale. Ristorazione, turismo, settore alberghiero, servizi alla persona e manifatturiero, questi i settori che riescono ogni stagione ad assicurare circa 22mila posti di lavoro stagionali. Il dato è di Assolavoro (Associazione nazionale delle Agenzie per il Lavoro) ma – avverte il Centro Studi Turistici Thalia che ha rielaborato su scala regionale il Rapporto Annuale del Ministero del Lavoro sulle Comunicazioni Obbligatorie – in Basilicata le offerte di lavoro nel settore alberghiero-ristorazione-servizi turistici sono scarse. Già nel 2013 – riferisce il Thalia – la variazione percentuale dei rapporti di lavoro attivati in Basilicata nello stesso settore ha registrato un calo del 14,1% rispetto all’anno precedente (2012). Altre caratteristiche sono la limitata diffusione dell’apprendistato e la precarietà: i lavoratori interessati da almeno un rapporto di lavoro per i servizi alberghiero-ristorazione-turismo raggiungono il 9,2% con un rapporto di lavoro medio attivato per lavoratore pari a 2,2. Questo significa che ad esempio per i camerieri è fortemente diffusa la pratica della chiamata a giornata, in occasione di matrimoni, eventi, fine settimana, o al massimo per le settimane di metà luglio e ferragosto con maggiore utenza. In media – secondo il Thalia – i disoccupati che riescono a trovare lavori stagionali in Basilicata in tre mesi mettono insieme una media di 35 giornate. Decisamente meglio per chi ha professionalità ed esperienza di cucina dove la media può anche raddoppiare. E allora ai nostri ragazzi (come a quelli meno giovani, under 35 anni che puntano, in tanti, sull’opportunità del lavoro stagionale) non resta che il “viaggio della speranza” nella riviera Romagnola o in altre zone turistiche del centro. Stiamo parlando di un’occupazione che comunque per molti riguarda la principale fonte annua di reddito e che non può quindi essere minimamente sottovalutata. Al centro della scena vi sono contratti di lavoro che arrivano almeno fino alle metà di settembre, mentre non è marginale neanche la quota di lavoro nero che nei mesi estivi si incrementa drasticamente. Tra le figure professionali più richieste a livello nazionale – secondo il Rapporto Assolavoro – quelle per gli addetti alla sorveglianza e al funzionamento delle attrazioni di parchi giochi, per tecnici del suono e delle luci, per operatori audiovisivi. Molto ricercate anche le figure professionali dei servizi socio assistenziali (residenze assistenziali e assistenza domiciliare in particolare), e dei servizi per il tempo libero e la cura della persona (servizi ricreativi per l’infanzia, centri fitness e benessere, servizi estetici e di bellezza). In aumento anche le richieste per pet-sitter. A farla da padrone, però – dice Assolavoro – sono gli annunci destinati a cuochi e aiuto-cuochi, camerieri, barman, bagnini, addetti alle vendite, addetti alle pulizie, guide turistiche, hostess, animatori, ballerini, addetti all’accoglienza e all’assistenza della clientela, receptionist. Tra le figure professionali richieste anche: ingegneri metalmeccanici, operai specializzati e tecnici. Conoscenza di almeno una lingua straniera, ottime capacità comunicative, minime esperienze lavorative pregresse, flessibilità e disponibilità a lavorare nei weekend, sono le caratteristiche più spesso ricercate dalle aziende. Non mancano richieste specifiche come la conoscenza dettagliata dei principali programmi di informatica, diploma tecnico a indirizzo elettrico o meccanico. I lavori estivi offrono l’opportunità ai più giovani di maturare significative esperienze professionali, in linea con una nuova idea di “lavoro”: un percorso fatto di tappe intermedie, tutte fondamentali per costruire la propria professionalità. Candidarsi è semplice, basta recarsi in una delle 2.500 filiali presenti su tutto il territorio nazionale delle Agenzie associate ad Assolavoro o visitare i siti di riferimento delle Agenzie per il Lavoro (elenco disponibile su www.assolavoro.eu). Per non rinunciare del tutto alle offerte di lavoro stagionale in Basilicata il Centro Studi Thalia infine invita le aziende di settore ad utilizzare la banca dati di professionalità dello stesso Centro tenuto conto di un livello ottimale di professionalità ed esperienze consolidate dei nostri giovani nel comparto alberghiero-ristorazione. Purtroppo da noi manca ancora un efficiente sistema che incroci domanda ed offerta con il risultato che tantissime professionalità lucane hanno come scelta obbligata (persino di cameriere) il lavoro stagionale fuori regione.