Altamura. Freddato con due colpi di pistola. E’ la sorte spettata a Francesco Cammisa, pregiudicato altamurano di ventinove anni, ucciso in casa davanti agli occhi sbigottiti della moglie e del figlioletto.
L’uomo, in stato di sorveglianza speciale, con precedenti penali nel campo degli stupefacenti, abitava in piazza generale Alberto Dalla Chiesa, una zona periferica del paese.
Nella serata di lunedì 16 giugno verso le 21.30, qualcuno bussa alla porta di casa. Pochi secondi ed un uomo dal volto coperto raggiunge la vittima, stesa sul letto ad armeggiare con il proprio portatile. Gli punta all’addome una pistola calibro 7.65, dalla quale partono due proiettili, sufficienti ad uccidere. Poi scappa, inseguito dalla moglie disperata da cui si divincola sulla rampa delle scale. Forse ad attenderlo fuori un complice.
Sulla vicenda sono appuntate le attenzioni del Comando Provinciale di Bari e della Compagnia dei Carabinieri di Altamura, coordinata dal capitano Nicola Abbasciano, mentre la titolarità delle indagini è affidata al pubblico ministero della Procura della Repubblica Marcello Barbanente.
Roberto Berloco