Patto di stabilità, Pittella incontra il Ministro Lanzetta.
“Siamo una regione che ha risorse straordinarie rivenienti dalle estrazioni petrolifere che dovrebbero essere utilizzate per lo sviluppo”.
“La Basilicata ha fatto saltare il tappo di un vaso ormai colmo per tutti, ha rivitalizzato il dibattito attorno al tema del patto di stabilità interno, ha riacceso i riflettori e preteso un crono programma serrato. Ed è un risultato pienamente nostro, condiviso e sostenuto da tutte le regioni”. E’ quanto dichiara il presidente della Regione Pittella in merito all’incontro di oggi a Roma con il ministro degli affari regionali Maria Carmela Lanzetta.
“E’ una battaglia – continua Pittella – che diventa di tutti e di ciascuno. Condivisa in una proposta formulata oggi al Governo che vede tra i punti essenziali di revisione del patto un articolo che ci riguarda, quello sull’ “esclusione dal Patto di stabilità delle spese per investimento finanziate senza debito e con risorse autonome”. Perché le risorse idrocarburi, quelle rivenienti dalle estrazioni, sono risorse autonome.
L’esperienza lucana può fare quindi da apripista per il cambio necessario di un modello di gestione del patto stesso”.
Il presidente Pittella illustrato al ministro Lanzetta, i dettagli della situazione lucana.
“Siamo una regione che ha risorse straordinarie rivenienti dalle estrazioni petrolifere che dovrebbero essere utilizzate per lo sviluppo, che costituiscono una entrata aggiuntiva, e che invece sono di fatto assoggettate al patto. Ho rimarcato tutta l’anomalia della questione e detto chiaro che davanti ad una “morte” sicura, se non si correggerà il tiro, saremo pronti a tutto. Il Ministro – conclude Pittella – ha assicurato che si sta già lavorando per trovare soluzioni idonee. Soluzioni che riguarderebbero la rivisitazione dei vincoli relativi al patto per il 2015 ma che risolverebbero una sola parte del problema; perché l’agonia e la drammaticità finanziaria che investono le regioni italiane riguardano anche l’anno in corso ed un provvedimento di deroga è necessario quindi anche per il 2014. Il documento presentato oggi è in discussione e le prossime settimane – osserva Pittella – saranno decisive”.
Il “merito”, come dice lo stesso Presidente Pittella, di aver riacceso il dibattito sul tema del patto di stabilità è davvero una magra consolazione perchè la troppo frettolosa missione romana si è chiusa con il nulla di fatto. Le assicurazioni del Ministro agli Affari Regionali Lanzetta sull’impegno a trovare soluzioni nel 2015 non possono soddisfarci ed hanno comunque bisogno di atti concreti che per ora non ci sono. Era il caso di preparare meglio il confronto con il Governo che, forse, non a caso non ha voluto esporre il sottosegretario alla Presidenza Delrio. Dovrebbe essere anche questa una lezione per Pittella: un uomo solo non ce la può fare, né può pensare dopo aver deciso ogni cosa in perfetta solitudine di chiedere il sostegno degli altri specie dei partiti di opposizione, di convocare i parlamentari e di chiedere all’intera società lucana di schierarsi dalla sua parte.
I dirigenti della Coldiretti di Basilicata, riunitisi nel pomeriggio di ieri, hanno trattato oltre agli argomenti di carattere organizzativo, la posizione presa dal Presidente Pittella relativamente alla necessità di dover chiedere al Presidente del Consiglio la possibilità di tenere fuori dal Patto di stabilità le royalties del petrolio. Atto questo che pur sapendo potrebbe portare a delle sanzioni da parte del Governo, permetterebbe di liberare le risorse necessarie per evitare pesanti ripercussioni per l’economia della Basilicata. La Coldiretti lucana, oltre a condividere tale linea assunta dal Presidente Pittella, si rende disponibile in questo difficile momento congiunturale ad ogni possibile azione a sostegno.